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Author: \(nuovo\) Partito comunista italiano
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Subject: [nuovopci] Il M5S di Beppe Grillo è al bivio: odiventa Comitato di Salvezza Nazionale o scomparirà come l’IdV di Di Pietro


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Comunicato CC 24/2014 - 15 luglio 2014

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Per noi comunisti vale la linea: basarsi sulle proprie forze,
migliorarle ed avanzare!

Il M5S di Beppe Grillo è al bivio:
o diventa Comitato di Salvezza Nazionale
o scomparirà come l'IdV di Di Pietro

In questi giorni nel M5S si decide l'esito di uno scontro importante per
il percorso della rivoluzione socialista in Italia, anche se chi decide
non ne è affatto consapevole.

In questi ultimi anni abbiamo più volte detto che la costituzione del
M5S ad opera di Beppe Grillo e Roberto Casaleggio poteva essere per la
rivoluzione socialista nel nostro paese un accidente di grande
importanza, come lo era stato per la rivoluzione russa la processione di
più di 140 mila persone organizzata dal pope Gapon a Pietroburgo il 9
gennaio 1905 per chiedere allo zar di intervenire a migliorare la
miserabile condizione degli operai e finita in un massacro ad opera
delle truppe zariste ma che spianò la strada al Partito comunista russo
o come lo era stato l'arresto di Chang Kai-shek, capo del governo
cinese, compiuto il 12 dicembre 1936 dai suoi marescialli Chang
Hsueh-liang e Yang Hu-cheng (Incidente di Sian) per indurlo a desistere
dalla guerra contro il Partito Comunista Cinese e a mettersi invece alla
testa della resistenza di tutto il popolo cinese all'invasione
giapponese, arresto che facilitò la via del PCC alla vittoria del 1949.

In effetti con le elezioni del febbraio 2013 il M5S aveva assunto nel
sistema politico della Repubblica Pontificia (RP) un prestigio tale che
poteva far fare un balzo in avanti alla rivoluzione socialista
mettendosi praticamente e con iniziativa alla testa della resistenza
delle masse popolari alla crisi del capitalismo.

I vertici della Repubblica Pontificia erano (e sono) allo sbando.
Avevano (e hanno) abbandonato la pretesa di essere e lo sforzo di
dimostrarsi direzione responsabile del paese. Le loro autorità e il loro
governo sono ridotti ad agenzie di esazione ai danni della massa della
popolazione. Hanno dato il paese in pasto alla Comunità Internazionale
dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti che lo devasta e
lo saccheggia. Erano (e sono) profondamente divisi al loro interno da
conflitti insanabili. Avevano perso prestigio e autorità morale.

Forte dell'investitura ricevuta nelle elezioni di febbraio, il M5S
poteva e quindi doveva chiamare le masse popolari e in particolare gli
operai a organizzarsi per resistere alle autorità della Repubblica
Pontificia, a costituire in ogni azienda capitalista Organizzazioni
Operaie (OO) e in ogni azienda e servizio pubblici e in ogni zona
Organizzazioni Popolari (OP) che caso per caso, con azioni e misure
d'emergenza e con mezzi di fortuna, facessero fronte subito almeno agli
effetti più gravi della crisi del capitalismo (riduzione o chiusura di
aziende, eliminazione di servizi pubblici, sfratti, degrado delle
strutture materiali e sociali del paese), assumessero di fatto il ruolo
di autorità locali, si coordinassero tra loro e costituissero un proprio
governo d'emergenza, il Governo di Blocco Popolare [7] (GBP).

Il M5S poteva e doveva trasformarsi in Comitato di Salvezza nazionale
(CSN) che chiamava le masse popolati alla mobilitazione, a creare OO e
OP e a costituire il GBP. Lo smarrimento e i contrasti nei vertici della
RP, la crisi economica e politica del paese e i contrasti nel sistema di
relazioni internazionali erano (e sono) tali che i vertici della
Repubblica Pontificia non avrebbero potuto mettere in opera su grande
scala le loro forze di repressione né resistere in altra maniera a un
simile movimento. Avrebbero dovuto ingoiare l'amara pillola puntando su
una futura rivincita.

Nella lotta politica, se ti è confidato un potere, rispondi dell'uso che
ne fai. Giunto a un'altezza da cui puoi fare, rispondi di quello che fai
e non fai. Vale anche per il M5S.

Per più di un anno abbiamo assistito a denunce ed invettive da parte di
Beppe Grillo e del M5S, a manovre fuori ma soprattutto dentro il Palazzo
senza compiere alcun passo deciso sull'unica via di crescita per un
organismo che era diventato centro di aggregazione di gran parte
dell'opposizione popolare ai vertici della RP, alle istituzioni dell'UE
e alla Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti.

Le elezioni europee di maggio 2014 hanno dato un allarme al M5S e a
Beppe Grillo. I voti al M5S sono diminuiti: a maggio il M5S ha raccolto
il 66% dei voti raccolti in febbraio un anno prima (5.8 milioni di
contro a 8.7 milioni), benché tra le masse popolari sia aumentata
l'opposizione ai vertici della Repubblica Pontificia (6.7 milioni di
astenuti in più e 3.1 milioni di voti in meno alla coalizione dei
partiti delle Larghe Intese tra le politiche del 2013 e le europee del
2014) nonostante il cambio di guardia e di politica alla testa della
Corte Pontificia. Sono risultati che abbiamo ben interpretato nel
Comunicato CC 21 [8] del 27 maggio e nell'Avviso ai naviganti 43 [9] del
5 giugno e non insistiamo.

Hanno Beppe Grillo e il M5S raccolto il segnale d'allarme dato dalle
elezioni di maggio?

A quasi due mesi dalle elezioni europee non vi è segno che abbiano con
decisione imboccato l'unica via di successo per un centro di
aggregazione dell'opposizione ai vertici della RP, l'unica via che li
salverebbe dalla disgregazione e dall'omologazione nella Repubblica
Pontificia come forza ausiliaria.

Alcuni degli esponenti del M5S giurano che le manovre con Renzi e la sua
cricca sulle riforme istituzionali sono tattica per smascherare le
manovre dei vertici della RP. Ma l'opposizione ai vertici della RP è già
talmente vasta che solo la dimostrazione della capacità del M5S di
essere CSN può farla aumentare aggregandola ulteriormente attorno al
M5S. Perché l'opposizione cresca, non occorre smascherare ulteriormente
i vertici della RP e la loro politica criminale, sul piano interno e a
livello internazionale (Palestina e Ucraina lo mostrano proprio in
questi giorni). Perché l'opposizione cresca e si aggreghi su più larga
scala, occorre un centro di raccolta capace di trasformare l'opposizione
in una forza politica, in governo del paese. Se il M5S non dimostrerà di
esserne capace, è destinato a scomparire tra mosse, contromosse,
chiacchiere, lettere, delusioni e ripicche. La partita è ancora aperta
perché la crisi politica ed economica, la crisi generale è talmente
grave che presenta margini di manovra anche per l'opposizione. Ma non lo
resterà in eterno.

QUINDI NOI COMUNISTI COSA DOBBIAMO FARE?

Certo, dobbiamo esercitare tutta la pressione che abbiamo la forza e la
capacità di esercitare non solo sul M5S, ma anche sugli esponenti
autorevoli della società civile, delle amministrazioni locali, della
sinistra sindacale che con l'esempio e con gli argomenti possono in
qualche misura influenzare la decisione del M5S.

Ma principalmente dobbiamo impiegare tutte le forze di cui già
disponiamo e quelle che riusciamo a mobilitare (vedasi in proposito
l'Appello ai giovani del Comunicato CC 23 [10] del 6 luglio e l'Avviso
ai naviganti 44 [11] del 9 luglio), per promuovere la costituzione di OO
e OP, per orientarle a coordinarsi e a costituire il loro governo
d'emergenza, il GBP. Questa è la linea che dobbiamo perseguire e che
seguiamo: M5S era solo un evento accidentale che poteva e può facilitare
la nostra strada, accelerare la nostra marcia.

Alcuni compagni ci obiettano: guardate dove sono finiti Landini,
Cremaschi, ecc. Ora ci obietteranno: guardate come è finito il M5S. È
impossibile costituire il GBP.

Ma le loro obiezioni sono frutto di due errori fondamentali.

In primo luogo le loro conclusioni su M5S, su Cremaschi e perfino su
Landini sono affrettate. Sono il frutto dell'illusione che M5S,
Cremaschi, Landini, ecc. fossero la guida per la costruzione di un nuovo
sistema o almeno per l'uscita dalla crisi del capitalismo. Né M5S, né
Cremaschi, né Landini sono portatori di una soluzione al marasma della
generale del capitalismo. Solo l'instaurazione del socialismo,
transizione verso il comunismo, è l'avvio del nuovo mondo. Per la loro
concezione del mondo, per i rimedi che prospettano, per il metodo della
loro azione politica M5S, Cremaschi, Landini, ecc. sono elementi della
decomposizione del vecchio mondo più che portatori del nuovo mondo. La
scienza per costruire il nuovo mondo è la concezione comunista del
mondo, il marxismo-leninismo-maoismo. Solo chi fa propria questa scienza
e la usa, è in grado di guidare le masse popolari a costruire il nuovo
mondo. Nessuno di questi personaggi lo è. Ma tra il vecchio mondo e il
nuovo mondo non c'è un muro, benché siano assolutamente diversi. La
nuova casa si costruisce demolendo la vecchia e in parte usando anche i
materiali che ne risultano. Per curare occorrono medici, ma ambulanze e
infermieri possono facilitare l'accesso alle cure. Noi comunisti
dovevamo e dobbiamo sfruttare tutte le occasioni e i mezzi che la
situazione offre, per aprire la strada alla rinascita del movimento
comunista e all'instaurazione del socialismo. L'autorità di cui M5S,
Cremaschi, Landini e altri godono presso le masse popolari appartiene a
questo genere di cose. La nostra azione verso di loro non si basa sulla
concezione del mondo che professano e le proposte che fanno, sulle loro
idee e sulle promesse che fanno. Si basa sul fatto che la loro posizione
di esponenti dell'opposizione popolare ai vertici della Repubblica
Pontificia è destinata a estinguersi se non seguono la via che noi
indichiamo, perché è quella di cui le masse popolari hanno bisogno. Essi
non hanno futuro se non seguono la strada che noi indichiamo, perché è
la strada di cui le masse popolari hanno bisogno per liberarsi dal
capitalismo e dalla Repubblica Pontificia. Se non fanno quello che oggi
possono fare, il loro prestigio tra le masse popolari verrà meno man
mano che le masse popolari, sulla base della loro propria esperienza e
del nostro orientamento, si renderanno conto che quei personaggi non
forniscono una direzione adeguata.

Ma i nostri obiettori commettono un altro e più grave errore. Essi non
hanno fiducia che le masse popolari sono in grado di rovesciare la
Repubblica Pontificia e instaurare il socialismo. La prova è che non
indicano un'altra strada. C'è un'epidemia, dite che la cura che noi
proponiamo non è efficace: ma né l'avete applicata come si deve, né ne
proponete o cercate un'altra. Dite solo che la nostra strada è
impossibile, che non c'è niente da fare.

È comprensibile che dopo il fallimento del movimento comunista durante
la prima ondata della rivoluzione proletaria ci sia molta sfiducia. La
borghesia e il clero (e la sinistra borghese al loro seguito) alimentano
questa sfiducia in ogni modo. Essi scoraggiano in ogni modo
dall'imparare a fare la rivoluzione socialista. L'appello che abbiamo
lanciato ai giovani con il Comunicato CC 23 a studiare la scienza della
rivoluzione socialista e ad applicarla, per la sinistra borghese è fumo
negli occhi. Ma noi comunisti non dobbiamo cedere e non cediamo alla
sfiducia. La cura con cui la borghesia e il clero l'alimentano, è la
conferma che è un'arma per loro, fa parte del loro sistema di
intossicazione dei sentimenti e della coscienza delle masse popolari.

La rivoluzione socialista è possibile e necessaria: questo non è
dimostrato dai nostri successi, ma dalla comprensione della natura del
male che affligge l'umanità e dei mezzi di cui l'umanità dispone per
liberarsene. Cose che appunto fanno parte della scienza della
rivoluzione socialista, che esortiamo a studiare e che insegniamo a
tutti quelli che si avvicinano a noi con la volontà di imparare.

Certamente noi avanziamo lentamente, molto più lentamente di quanto
desideriamo. Ma siamo anche consapevoli che esercitare con maestria
un'arte è più difficile e richiede più tempo che impararne i principi.
Ma senza impararne i principi ci si agita a vuoto. Noi avanzeremo tanto
più rapidamente quanto più miglioreremo l'apprendimento e la pratica,
quanto più noi comunisti innalzeremo il nostro livello intellettuale e
morale, la nostra capacità di capire, la comprensione delle condizioni,
delle forme e dei risultati della lotta di classe e la nostra capacità
di spingerla in avanti, la nostra dedizione alla causa.

AVANTI QUINDI NELLA RINASCITA DEL MOVIMENTO COMUNISTA!

_*********_

_Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere
individuati e messi sotto controllo dalle Forze dell'Ordine borghese,
una via consiste nell'usare TOR [ vedere
_http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html [12]_ ], aprire una casella
email con TOR e inviare da essa a una delle caselle del Partito i
messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica del Partito [vedere
_http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html [12]_ ]._

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