[NuovoLab] Gronda, alta tensione Tursi e Autostrade si dann…

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Author: Antonio Bruno
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Subject: [NuovoLab] Gronda, alta tensione Tursi e Autostrade si danno battaglia davanti ai giudici del Tar
LA GRONDA deve andare avanti nonostante i dubbi di Autostrade e il Comune di Genova è pronto a costituirsi in giudizio di fronte al Tar per difendere la necessità di convocare al più presto la conferenza dei servizi. Lo ha annunciato ieri in consiglio comunale il vicesindaco Stefano Bernini, rispondendo ad un’interrogazione presentata dal capogruppo di Sel Gianpiero Pastorino. Si sposterà così sui banchi dei giudici amministrativi lo scontro tra la società concessionaria, che dopo la valutazione di impatto ambientale positiva non sembra più così entusiasta all’idea di realizzare davvero il progetto, e palazzo Tursi, o meglio, quella parte della maggioranza di Tursi, Pd in testa, che sostiene il progetto in modo convinto.
Al centro del contenzioso c’è il ricorso al Tar presentato dalla Società Autostrade dopo che a gennaio, al termine di una procedura durata due anni, è stato pubblicato il decreto con la valutazione di impatto ambientale che contiene 43 prescrizioni, 40 dall’ambiente e 3 dal ministero dei beni culturali, alle quali il progetto deve adeguarsi. «Il ricorso presentato dalla Società Autostrade chiede due cose — ha spiegato in consiglio comunale Bernini — un’istanza di sospensiva del provvedimento e una richiesta di chiarimenti, visto che il decreto contiene alcune indicazioni contraddittorie fra le prescrizioni stesse e il parere della Regione allegato al decreto, in sostanza Autostrade chiede di sapere quali delle indicazioni sono da ritenersi valide in modo da evitare contestazioni. Questo chiarimento deve arrivare, ma non giustifica ulteriori dilazioni nel tem-
po, per questo riteniamo che debba essere respinta l’istanza di sospensiva in modo da andare al più presto alla convocazione della conferenza dei servizi e in quella sede si potranno definire tutti i dettagli delle procedure da seguire».
Da parte sua finora Autostrade non ha mai detto di non volere la gronda, anzi, ha smentito ufficialmente qualsiasi «presunto disimpegno sul progetto», ma è innegabile che gli atti lascino desumere quanto meno una scarsità di entusiasmo nei confronti della realizzazione dell’opera infrastrutturale più contestata in città. Il nuovo collegamento viario, un progetto da oltre tre
milioni di euro, con un tracciato che dovrebbe passare per l’89% in galleria, è stata definita proprio da Autostrade un’opera «utile, ma non indispensabile » alla luce dei carichi di traffico che a causa della crisi si sono notevolmente modificati nel corso degli ultimi anni.
E due volte ha dovuto essere rinviata la convocazione dell’osservatorio sulla gronda, proprio per la mancata disponibilità di Autostrade a partecipare. Alla fine la riunione dell’osservatorio c’è stata, ma dopo pochi giorni è arrivato anche il ricorso al Tar.
Per altro anche in Comune le posizioni non sono così univoche all’interno della maggioranza. Il sindaco Marco Doria non è mai stato fra i sostenitori entusiasti del progetto, nella stessa lista Doria ci sono consiglieri che difficilmente voterebbero a favore, e Sel e Federazione della Sinsitra restano fermamente contrarie all’opera. Convinto sostenitore del nuovo collegamento viario, giudicato essenziale per sostenere soprattutto il traffico merci, è invece il Pd, con in testa il vicesindaco Bernini, che ha anche la delega per le infrastrutture.
Lo stesso Bernini nelle scorse settimane ha avviato anche il tavolo di lavoro con l’ufficio espropri per organizzare gli incontri con i circa 60 proprietari di case, aziende e terreni interferiti dalla gronda. Obiettio è infatti affiancare i cittaini, come è stato fatto per il terzo valico, nel confronto per gestire i rapporto con la società Autostrade ed evitare di arrivare a contenziosi o conflitti come è accaduto invece in territorio piemontese per il terzo valico o peggio ancora per la Tav in Valsusa.

NADIA CAMPINI
genova.repubblica.it