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Subject: Il CSC - Cineteca Nazionale partecipa alla manifestazione su Eduardo De Filippo che si terrà al Teatro Valle il prossimo 30 marzo. La manifestazione proseguirà al cinema Trevi dal 1 al 5 aprile con una retrospettiva e incontri
Date: Thu, 27 Mar 2014 23:56:36 +0100
Centro Sperimentale di Cinematografia
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Cineteca Nazionale - Centro Sperimentale di Cinematografia
Il CSC - Cineteca Nazionale partecipa alla manifestazione su Eduardo De Filippo che si terrà al Teatro Valle il prossimo 30 marzo. La manifestazione proseguirà al cinema Trevi dal 1 al 5 aprile con una retrospettiva e incontriLa CN è partner di Università della Calabria CAMS Dipartimento di Studi Umanistici, Teatro Valle Occupato, Fondazione Eduardo De Filippo, Ripley’s Film. La giornata al Valle è curata da Roberto De Gaetano e Bruno Roberti.
Domenica 30 Marzo
2013
I Giorni e le Notti: L'Arte di Eduardo/Atto Terzo
Teatro Valle Occupato (h. 15-24.00)
Per Eduardo, di giorno e di
notte
Una no-stop
nel nome di Eduardo, a trent'anni dalla sua scomparsa, in quel
teatro Valle dove debuttò sulle scene bambino di quattro
anni, vestito da giapponesino, sulle spalle del padre Scarpetta,
nella parodia dell'operetta "La Geisha"( "Indossavo un minuscolo
kimono a fiori dai colori vivaci che avevo visto cucire da mia
madre qualche giorno prima. Improvvisamente mi sentii afferrare e
sollevare in alto, di faccia al pubblico, con la luce dei
riflettori che mi abbagliava e mi isolava dalla folla.
Chissà perché mi misi a battere le mani e il pubblico
mi rispose con un applauso fragoroso (…). Quella emozione,
quell'eccitamento, quella paura mista a gioia esultante…io
le provo ancora oggi, identiche, ad una prima rappresentazione,
quando entro in scena").
Un "Teatro
Bene Comune", il Valle oggi, pieno di quei giovani cui Eduardo
con passione dedicò le indimenticabili "lezioni
di drammaturgia"dei suoi ultimi anni, all'Università "La
Sapienza", e che saranno in questa occasione "raccontate" da
Ferruccio Marotti, grande studioso di teatro, che lo invitò,
lo affiancò, collaborò con lui e ne documentò
in video la preziosa testimonianza con il Teatro Ateneo. Una scelta
di quei video saranno proiettati e commentati, così come si
ascolterà la voce di Eduardo recitare i versi della sua
"Tempesta" tradotta da Shakespeare in napoletano secentesco.
Dal giorno
alla notte si alterneranno interventi di studiosi di teatro e
cinema (Antonella Ottai, Alessandro Cappabianca, Anna Barsotti,
Alessandro Canadè), letture e testimonianze (dal vivo e in
video) di attori e registi (da Marina Confalone a Marilù
Prati, da Davide Iodice a Francesco Saponaro, da Giovanna Giuliani
a Alfonso Santagata, da Pappi Corsicato a Pierpaolo Sepe, da Fusto
Paravidino a Lorenzo Glejesis, da Mario Martone e Iaia Forte, da
Sergio Solli ad Angelo Curti e molti altri…). Saranno
inoltre proiettati filmati eccezionali, tra cui : "Diario di
viaggio con fantami" di Pappi Corsicato prodotto da Esperia Film,
sulla messinscena eduardiana"Souls of Naples", tratta da "Questi
Fantasmi", con John Turturro, e la regia di Roman Paska, "Il Gallo
nel pollaio" di Enrico Guazzoni , film muto interpretato da
Vincenzo Scarpetta in copia restaurata con musiche dello stesso
Scarpetta, dalla Cineteca Nazionale in collaborazione con
Fondazione De Filippo, per gentile concessione di Ripley's Film
Srl. "Monologo" (sul Piano Marshall) e "Invito al voto",
straordinari corti d'epoca (1948) ritrovati e restaurati dalla
Cineteca Nazionale in collaborazione con Fondazione De Filippo. Nel
foyer del Valle Occupato saranno proiettate a ciclo continuo
immagini edoardiane e sarà allestita una mostra di locandine
e foto di Eduardo al Teatro Valle. La giornata è un "work in
progress" cui si aggiungeranno altri ospiti e sorprese
Programma
h. 14.30
Prologo: L'Arte della Commedia, Il Terzo Occhio, L'Artefice
Magico
Proiezione
Video (30')
h. 15.00
Presentazione :
Roberto De
Gaetano, Bruno Roberti(Università della Calabria, curatori
del progetto)
Rappresentanti
del Teatro Valle Occupato
Prima
Parte
h.
15.15/16.30
"-Qui la televisione- -Vi passo il frigorifero!" Eduardo e i Media
( Radio, Televisione, Cinema)
Interventi e
Visioni:
Antonella Ottai
(Università La Sapienza di Roma) La radio
Alessandro Cappabianca (critico
cinematografico) il cinema in sogno
Anna Barsotti (Università
di Pisa) La televisione
Alessandro Canadè
(Università della Calabria) I media in
scena
h.
16.30/19.30
La Sapienza di Eduardo
Ferruccio
Marotti racconta le Lezioni di Drammaturgia di Eduardo
Video:
Eduardo alla
Sapienza: Il primo anno di attività (1981)
Eduardo a
Montalcino: il punto di arrivo e il punto di partenza, l'ultima
recita (1983 )
Audio:
Nuje simmo fatte cu la stoffa
de li suonne: la voce di Eduardo
nellaTempesta (1983)
Intervallo
h.
20.00/21.30
Seconda
Parte
Io e Eduardo
Letture ( dal vivo e in video)
Marina Confalone Fortunato
Cerlino Angelo Curti Carullo/Minasi Iaia Forte Lorenzo
Glejesis Lorenzo Glejesis Giovanna Giuliani Davide Iodice Mario
Martone Fausto Paravidino Marilù Prati Alfonso Santagata
Francesco Saponaro Pierpaolo Sepe Sergio Solli
Testimonianze (in
video) Alessandro Haber, Lina Sastri, Paolo
Villaggio
h. 21.30
Film
Diario di Viaggio con
Fantasmi (2006, 50') di Pappi Corsicato. Con John
Turturro
Produzione:
Esperia Film
John Turturro,
alla ricerca delle proprie origini da New York a Napoli, mette in
scena la versione americana della famosa commedia di Eduardo De
Filippo. con: John Turturro.
Incontro con
Pappi Corsicato
h. 22.30
Film
Monologo (1949-1950)
Il
ritrovamento negli archivi della Cineteca Nazionale di Monologo
(1949-1950), cortometraggio inedito sul Piano Marshall interpretato
da Eduardo De Filippo, offre lo spunto per serie di riflessioni in
cui, sullo sfondo del secondo dopoguerra, si intrecciano vicende di
cinema e pratiche teatrali. La formula che De Filippo utilizza per
questa operazione è la stessa che aveva utilizzato in un
lavoro di qualche anno prima, Questi fantasmi!: affacciato al
balcone, parlando con un invisibile interlocutore, invece di
raccontare la preparazione ottimale del caffè napoletano,
spiega la ricetta dell'economia americana destinata all'Europa
servendosi di esempi molto concreti. Come la commedia, anche questo
monologo mostra qualche ambiguità, più di quelle che
la committenza potesse consentire, e a tutt'oggi non risulta che il
filmato sia mai stato effettivamente utilizzato.
Restauro del
Centro Sperimentale di Cinematografia/Cineteca Nazionale in
collaborazione con la Fondazione Eduardo De Filippo
Considerazioni di Eduardo .
Invito al Voto (1948)
Sempre dal
balcone di "Questi Fantasmi !" Eduardo commenta le prossime
votazioni elettorali, in un momento cruciale della storia italiana.
Corsi e ricorsi…
Restauro del
Centro Sperimentale di Cinematografia/Cineteca Nazionale in
collaborazione con la Fondazione Eduardo De Filippo
Il Gallo nel
pollaio (1916, 30') di Enrico
Guazzoni scritto e interpretato da Vincenzo Scarpetta brani
musicali composti da Vincenzo Scarpetta, messi a disposizione da
Mariolina Scarpetta
Per gentile
concessione di Ripley's Film
Copia
restaurata dalla Cineteca Nazionale in collaborazione con
Fondazione Eduardo De Filippo
Il film doveva
essere il primo episodio di una serie nata dalla collaborazione fra
Guazzoni e l'attore Vincenzo Scarpetta (figlio del noto
commediografo partenopeo Eduardo), annunciata fin dal 1914 ma che
poi sarà interrotta dopo il secondo film, "Scarpetta e
l'americana", girato nello stesso '15 ma che uscirà nel '18.
Scarpetta, oltre che l'attore protagonista, è probabilmente
anche l'autore del soggetto e della sceneggiatura che riprende la
tradizione teatrale della commedia leggera di gusto francese,
condita da propensioni al grottesco e dall'istrionismo di
Scarpetta.
Nel
Foyer:
Eduardo in…Immagine
Video
Foto e
Locandine di Eduardo al Valle
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Dal 25 al 27 marzo, al cinema Trevi, "Un film lungo 50 anni: Marina Piperno & Luigi Faccini"Il 25 marzo alle 21.15 incontro moderato da Piero Spila con Marina Piperno e Luigi Faccini. Poi, il 28 marzo, giornata dedicata a Don Andrea Gallo, curata da Faccini & Piperno.
Marina Piperno: giornalista,
produttrice cinematografica, organizzatrice di eventi culturali,
poetessa, editrice, e Luigi Faccini: critico cinematografico,
regista, fotografo, ricercatore e cantastorie, ideatore di eventi
culturali, scrittore, segnano da quarant'anni la storia del cinema
italiano, sperimentando linguaggi, innovandone le forme. La
rassegna è seguita, il 28 marzo, da una giornata dedicata a
Don Andrea Gallo, curata da Luigi Faccini & Marina
Piperno.
martedì 25
ore 17.00 Nella città
perduta di Sarzana di Luigi Faccini (1980, 123')
Il più sanguinoso episodio
di "guerra civile" che precedette la marcia su Roma e la presa del
potere mussoliniana... «Incalzante come un film americano. Il
clima in cui ebbero luogo gli scontri fra la teppaglia nera e i
difensori delle più elementari libertà è
restituito nella sua crudezza e senza manicheismi»
(Argentieri). «A me interessava rileggere una serie di fatti
storici sulla base di un'ipotesi politica: cooptazione del Partito
Socialista nell'area di governo, ipotesi ricorrente dall'inizio del
secolo e che risulta con evidenza assoluta sia dai libri di storia
che dai documenti rinvenuti» (Faccini).
ore 19.15 Garofano
rosso di Luigi Faccini (1976, 113')
Siracusa, 1924. Storia di una
educazione, non solo sentimentale, il film racconta la vicenda di
Alessio Mainardi (Miguel Bosè), uno studente che viene
dall'interno della Sicilia per frequentare il liceo. Entra in
contatto con i giovani fascisti che si ribellano, confusamente, ai
valori e alle gerarchie borghesi. Si innamora di una compagna di
scuola, Giovanna, dalla quale riceve in pegno un garofano rosso,
simbolo d'amore e filo conduttore della storia. «Film
elegante, nel quale il fascismo è visto come totale
alienazione...» (Moravia). «Non riuscii ad amare quel
libro del mio scrittore preferito. […]. Nella sceneggiatura
misi i "tradimenti" che mi venivano chiesti da un misterioso
Comitato Vittorini. Fu un'esperienza tremenda. Inseguire un
transfert per ucciderlo continuamente. Fu il Vittorini
di Conversazione in Sicilia ad aiutarmi»
(Faccini).
ore 21.15 Incontro
moderato da Piero Spila con Marina
Piperno e Luigi Faccini
a seguire Canto per il
sangue dimenticato di Luigi Faccini (1997, 85')
All'alba del 13 giugno 1944
tedeschi e fascisti della Repubblica Sociale accerchiano il
villaggio minerario della Niccioleta, sorprendendo nel sonno chi
tra poco si recherà al lavoro. Vengono rastrellati
centosessanta uomini, ottantatre dei quali verranno mitragliati e
uccisi. «Con Canto per il sangue dimenticato,
Faccini ha scoperchiato una fossa comune e ha fatto vergognare la
democrazia di come ha trattato la Resistenza»
(Bertelli).
Ingresso gratuito
mercoledì 26
ore 17.00 Inganni di
Luigi Faccini (1985, 96')
Dino Campana, per molti il poeta
più grande che l'Italia abbia avuto nel secolo scorso... Il
film inizia con la crisi del suo amore tempestoso per la scrittrice
Sibilla Aleramo. Siamo nel 1916. Due anni più tardi, povero,
amareggiato, rifiutato dalla famiglia e dalla società
letteraria del tempo, accetta il ricovero nel manicomio toscano di
Castel Pulci. «Un film "dentro2 Campana. Uno dei film
più originali degli anni '80» (Morandini).
«Moravia disse trattarsi di "un film campaniano". Mai
complimento fu più gradito» (Faccini).
ore 19.00 Donna
d'ombra di Luigi Faccini (1988, 91')
Mentre sta perfezionando una
coreografia ispirata all'Antigone, Carla (Anna Bonaiuto)
riceve la notizia della morte del padre. L'uomo più amato
l'ha abbandonata per sempre. Disperazione e confusione la spingono
a un viaggio senza meta, che diventa una ricognizione sugli affetti
e sui luoghi del suo passato. «Storia di una fuga e di una
ricerca. Film sulla perdita, sulla lontananza, sulla morte. Una
delle meditazioni sul senso della vita più intense ed alte
del decennio» (Brunetta). «Fu la morte del padre di
Marina, Simone, la sua improvvisa assenza, il vuoto che non sapemmo
colmare se non rimuovendo infantilmente l'accaduto, quello che mi
spinse ad immaginare un dolore e un cammino a ritroso. […].
Devo alla morte di Simone Piperno, amabile ed amato, il fiato
sentimentale che ha generato questo film»
(Faccini).
ore 21.00 Notte di
stelle di Luigi Faccini (1991, 89')
Luana ama il blues e l'America.
Canta malvolentieri il liscio in un'orchestrina scalcinata. Il film
inizia con gli schiaffi che il clarinettista le rifila. Sbarcata da
un treno, sale sul furgone di due stranamente assortiti
viaggiatori: Lucio, operatore sociale che impugna perennemente una
video 8, e Carlo, treccine rasta, graffitaro appena uscito di
galera. Lucio ha conosciuto Carlo in un Centro Sociale della cinta
periferica romana, coinvolgendolo nel progetto di un film su di un
"piccolo guerriero urbano" che si scontra con la violenza di un
quartiere appena nato. «Il canto aspro della
marginalità urbana. Equilibrata sapienza stilistica e
narrativa. Bravura dei tre interpreti principali. L'esplicito
richiamo a Pasolini non è casuale» (Micciché).
«Il mio impegno fu sporcare la scrittura. Non potevo imporre
bellurie alla brutalità quotidiana nella quale mi
muovevo» (Faccini).
giovedì 27
ore 17.00 Storia
di una donna amata e di un assassino gentile di Luigi
Faccini (2009, 218')
«Storia di una donna
amata e di un assassino gentile è un vero e proprio
viaggio al centro di una bella testa, di una bella mente. Immersa
nella casa di Lerici e in quella maremmana, nelle quali abita con
il regista che la filma, l'interroga e ascolta le sue storie
vissute, Marina è una donna reale, che scrive al computer,
invita e cucina, pulisce casa, dipinge, viaggia, e nello stesso
tempo è un sogno, il sogno del cinema come avrebbe potuto e
dovuto essere» (Alessandro Bernardi). «Il low budget
più estremo declinato con il respiro e l'ambizione del
kolossal. Insomma un film perfetto della linea Faccini&Piperno.
Un film dove tutto torna benissimo. Incredibilmente»
(Spila).
Durante l'intervallo tra primo e secondo tempo breve
presentazione con Piero Spila, Marina Piperno e Luigi
Faccini
ore 21.00 Giamaica di Luigi Faccini
(1998, 84')
Nella periferia di una
metropoli notturna, istoriata dai murales e dai graffiti delle
ultime generazioni giovanili, un ragazzo di colore muore bruciato
nell'incendio doloso del centro sociale che l'ospitava. Aveva
sognato un viaggio verso il reggae, la ganja e la tolleranza dei
rasta giamaicani... Chi sono i colpevoli dell'assassinio?
«Armonia multietnica che Faccini raggiunge mediando, con
calda ispirazione, tra il realismo di cronaca e lirica
visionarietà. Un'operazione civile intensa, sorretta da un
doppio equilibrio: umano e stilistico» (Rondi). «Avevo
conosciuto Auro Bruni quando doveva entrare nel gruppo "selvaggio"
di Notte di stelle. La sua morte scosse i suoi amici e
me. È per affetto e per rabbia che
girai Giamaica e perché di Auro non si
perdesse la memoria» (Faccini).
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