Author: Giulia Q Date: To: hackmeeting@inventati.org Subject: Re: [Hackmeeting]
trollano una femminista è reato efiniscono in galera: in italia sarebbero da barbara d"urso
> > te lo spiego con una metafora che puoi capire anche tu > > domani ti rubano la shell sul tuo vps e la usano per sostituire il tuo codice su github con un archivio delle tue clopfiction di my little pony, con allegati tuo nome, cognome, indirizzo, numero di telefono e la foto di quella volta che hai mangiato da mcdonalds con ex compagni delle scuole medie perché magari quella del terzo banco te la smollava
> > firmato con la tua chiave pgp
> ma questo non e' "trolling". questo e' "hacking".
si chiama doxxing (e vorrei dire "i giovani d'oggi" scuotendo la testa con gran scricchiolare d'artrite, ma il doxxing è un'onorata tradizione). ma soprattutto il finale a sorpresa con la confessione della mamma tra il caviale di lompo e i vol-au-vent alla fonduta voleva ricordare che anche il peggiore dei nerd è costretto a fidarsi di qualcuno, e pure se fa l'anonimo in rete qualcun altro può a-anonimizzarlo contro la sua volontà. delle minacce di morte o di stupro o della tua faccia fotoscioppata con lividi e tagli di fronte a una foto di casa tua (*) a te magari non frega niente, magari ti fa più paura il danno alla tua reputazione/privacy, ho tirato a indovinare un equivalente
NESSUNO E' AL SICURO, panico terrore tuoni vetri che si rompono e infanti che piangono
(*) NON esempi di fantasia
> Lele parlava di trolling in rete, come se ne vede a ton nel tuider,
> nella pagine fecciabuco pentagrillate, nei forconaggi distribuiti.
nell'articolo leggo di minacce di morte. quelle sono previste, dal codice penale? perché se non sono previste, <atitolopuramentedimostrativo>non mi dispiacerebbe se qualcuno ti facesse smettere di camminare</atitolopuramentedimostrativo>