Nello PapandreaLa
notifica dell'avviso di garanzia a Nadia Furnari per essere entrata
nella base US Navy di Contrada Ulmo il 9 agosto è il caso emblematico
dell'uso degli strumenti repressivi da parte di chi dovrebbe far
rispettare la legalità.
Ero presente e ricordo che dopo che le reti
erano state divelte in alcuni punti e centinaia di persone erano entrate
nella base, si aprì un negoziato con le forze dell'ordine all'esito del
quale venne consentito di comporre un corteo che sarebbe arrivato sino
alle antenne per consentirne la discesa da parte degli attivisti che le
avevano occupate la sera prima. Solo in tale fase Nadia Furnari entrò
nella base accompagnata dalle forze di polizia. Senza voler fare dei
distinguo che so che la stessa Nadia non accetterebbe, è paradossale
l'avviso di garanzia che le è stato notificato proprio perché lei entrò
dietro invito delle forze di polizia ed insieme a quelle per consentire
che si formasse quel corteo ordinato e pacifico che poi ha scortato
fuori dalla base gli attivisti discesi dalle antenne. Ma questo
paradosso rende con efficacia l'idea di quale fosse il vero intento
e... a questo punto, credere alla buona fede di chi dovrebbe far
rispettare le leggi... è arduo.
Ricordiamo che sul MUOS ci sono
gravissime responsabilità istituzionali, non ultima quella di aver
consentito la partecipazione ai lavori di una ditta priva di
certificazione antimafia che, anzi, veniva scortata dentro dalla forze
dell'ordine mentre gli attivisti che si opponevano sono stati denunciati
e multati !!!
Tocca a noi, ora denunciare illeciti ed inadempienze e far capire chi sta dalla parte del giusto.