Re: [Hackmeeting] RiseUp Is Not for Activists

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Author: P@sKy
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To: hackmeeting
Subject: Re: [Hackmeeting] RiseUp Is Not for Activists
Il 03/12/2013 11.28, bomboclat@??? ha scritto:
> mi paiono la solita ripetizione dei perche' tecnici, come
> se fossero sconosciuti.


Condivido in pieno,
inoltre questa è una "storia vecchia" sin dai primi tempi delle
BBS di movimento in cui si è sempre sostenuto che oltre che essere
per il diritto alla comunicazione ed alla libera circolazione delle
informazioni restiamo sempre un tassello all'interno di una struttura
controllata dai governi di qualsiasi tipo (una bella darknet) e che
tocca sempre dotarsi di attrezzi nuovi e aggiornati per staccarsi
dalla società del controllo attuale e che non ci basta il
cyber-spazio, che resta comunque uno strumento di comunicazione, e
che poi bisognerà per forza di cose staccarsi da sta cazzo di
tastiera e scendere in strada perchè quello è il terreno naturale
di scontro con la "società del controllo" per qualsiasi rivolta o
rivoluzione.

Siamo sempre per l'autodeterminazione di persone e popoli senza
nessuna delega e per l'autofinanziamento, ma di questi tempi dove
il popolo deve far quadrare la colazione con il pranzo stiamo un
bel pò alle strette anche con tutte le campagne di autofinanziamento
ed è del tutto comprensibile, quindi facciamo quel che possiamo in
base agli strumenti e mezzi che abbiamo nella consapevolezza che
dobbiamo stare sempre "un passo avanti" ai nostri rispettivi
controllori e servi come il laziale che abbiaia alla luna.

Inoltre per la questione del sequestro del server di isole dell'anno
scorso, visto che l'ho seguita personalmente credo di saperne molto
di più del coglione di Nadim Kobeissi che non ne sa una minkia e
spara stronzate per avere una qualche visibilità (come il nostro
troll laziale), non sa come sono andate le cose, come non sa che dopo
che dopo che sono stati chiesti i file di log e come sempre gli
abbiamo risposto che non ne abbiamo dopo un pò di tempo è avvenuto
il sequestro perchè secondo loro così riuscivano a risalire all'autore
delle email anonime dinamitarde all'università di pittsburg, alla
sua riconsegna oltre ad aver documentato con il video quel server è
stato letteralmente piallato e sostituito dal sottoscritto con un
"backup" affidabile di un paio di giorni prima del sequestro e che
comunque tutto il filesystem era, ed è, cryptato, abbiamo sempre
detto che gli utenti sono responsabili dei loro dati, che devono
cambiare le password con frequenza settimanale e che non devono
lasciare sul server dati "sensibili" in quanto siamo sempre sotto
la lente dei "controllori" e ne siamo perfettamente consapevoli cosa
di cui ne andiamo "baldi e fieri", se non lo fanno è un loro problema
intanto noi a livello tecnico e culturale continuiamo a sostenere
e fare alcune cose sia a livello tecnico che politico per tutelare
i dati e la privacy, poi capisco anche che nell'era di FB ormai
l'idiozia è sovrana e quindi come sempre ognuno poi è responsabile
delle sue stronzate.


--

P@sKy

Makkinista - Fuokista

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