[nuovopci] Prova d’appello per Beppe Grillo e il M5S

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Author: \(nuovo\) Partito comunista italiano
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To: npci.inter
Subject: [nuovopci] Prova d’appello per Beppe Grillo e il M5S


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Comunicato CC 29/2013 - 9 luglio 2013


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Prova d'appello per Beppe Grillo e il M5S

COSA DIVENTERANNO
BEPPE GRILLO E IL M5S?

Il materialismo dialettico ci insegna che _ogni
cosa è_ _quello che è e anche quello che non è_ ma ha in sé i
presupposti per diventare e, in determinate condizioni, lo diventerà. Un
uovo fecondato se covato diventerà un pulcino. Un sasso per quanto
covato non diventerà un pulcino. Ma un uovo fecondato è tante altre cose
ancora: ingrediente per frittata, oggetto da gettare in faccia a Letta,
a Napolitano o a Berlusconi, modello per natura morta, ... e altro
ancora. E questo vale ancora di più per un uomo e per un organismo.


Cosa è un fatto, la sua effettiva natura, è il contesto che lo decide.
Una spinta è pur sempre una spinta, ma può essere il gesto con cui
salvate una persona che sta per essere investita o il gesto con cui
uccidete una persona che è sul ciglio di un burrone.

Dunque infine
Grillo sarà ricevuto da Napolitano, dal regista del colpo di Stato di
primavera che ha impedito il funzionamento del nuovo Parlamento dopo la
vittoria elettorale di Grillo e del M5S in febbraio e in aprile ha
partorito il già moribondo governo Letta-Napolitano-Berlusconi, che solo
l'accanimento terapeutico dell'ala europeista dei vertici della
Repubblica Pontificia e l'interesse di Berlusconi tengono ancora in
vita, mentre "il pilota automatico" di Mario Draghi riduce ancora più il
nostro paese a un cumulo di macerie.

Ovviamente noi non sappiamo cosa
Grillo dirà a Napolitano. Ci è chiaro invece dove Napolitano cercherà di
portare Grillo sulla scia del colpo di Stato che Grillo ha ingoiato il
20 aprile. Conosciamo bene la situazione. Napolitano farà a Grillo
proposte allettanti a condizione che integri il M5S nel teatrino della
politica della RP: che sarebbe da parte del M5S la rinuncia al ruolo
storico che può svolgere e al suo impegno con i suoi elettori.

La
situazione in cui si trova il nostro paese è semplice e chiari sono i
termini dello scontro tra le masse popolari e i vertici della RP
intrecciati con la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti
europei, americani e sionisti di cui sono parte importante
principalmente grazie al ruolo internazionale che svolge la Corte
Pontificia.

Un individuo non ha la forza e neanche un partito ha la
forza per far fronte da solo ai vertici della Repubblica Pontificia e
alla Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani
e sionisti, di cui i vertici della Repubblica Pontificia sono parte
integrante e la Corte Pontificia una delle colonne portanti. È possibile
far ingoiare ai vertici della Repubblica Pontificia il Governo di Blocco
Popolare [7], è possibile far fronte alla Comunità Internazionale dei
gruppi imperialisti europei, americani e sionisti, ma solo la marea
montante di OO e OP può fare questa e l'altra cosa. Chi si propone
questo obiettivo, deve far montare la marea delle OO e OP.

Bando alle
illusioni che un governo (o un'opposizione) senza la mobilitazione delle
masse popolari _organizzate_ a cambiare la propria condizione (il
sistema di relazioni sociali in cui svolgono la loro vita), abbia la
capacità e la forza necessarie per cambiare una società ricca di
relazioni e di risorse come l'attuale società dei paesi imperialisti.


Solo le masse popolari organizzate possono arrestare il corso
disastroso delle cose che la borghesia e il clero hanno impresso al
nostro paese, agli altri paesi imperialisti e ai paesi oppressi dal
sistema imperialista mondiale, all'intera umanità. Le masse popolari
organizzate sono in grado di far sorgere dalle macerie del mondo attuale
un nuovo mondo di progresso e di benessere instaurando il socialismo.


Il primo paese imperialista che romperà le catene del sistema
imperialista mondiale aprirà la strada e mostrerà la via anche alle
masse popolari degli altri paesi e si gioverà del loro appoggio e della
loro rivolta.

Quindi sappiamo che cosa Beppe Grillo e il M5S devono
fare in questi giorni. Non tra qualche mese, in autunno, per rispondere,
allora sulla difensiva, all'iniziativa della banda Berlusconi o di
altri. Ma in questi giorni, di loro iniziativa, partendo subito
all'attacco contro i vertici della Repubblica Pontificia: per tener fede
ai propositi con cui hanno vinto le elezioni di febbraio, per
corrispondere ai motivi reali del loro successo elettorale, per
rafforzare la compagine (eterogenea su molte cose ma unita
dall'indignazione contro la putrefazione della RP e dalla protesta
contro gli effetti della crisi del capitalismo) dei loro elettori e dei
milioni di altri elettori delle masse popolari che non hanno votato per
il M5S ma hanno espresso in altre forme la stessa indignazione e la
stessa protesta, per fare diventare questa compagine eterogenea un
fattore politico costruttivo del futuro del nostro paese.

BEPPE GRILLO
E IL M5S DEVONO COSTITUIRE _SUBITO_ UN GOVERNO DI SALVEZZA NAZIONALE E
DARE _SUBITO_ IL VIA A LIVELLO LOCALE ALLA COSTITUZIONE DI COMITATI DI
SALVEZZA NAZIONALE.

Il GSN non sarebbe il Governo di Blocco Popolare.
Il GBP sarà il governo d'emergenza delle masse popolari organizzate (OO
e OP). Nascerà per decisione delle OO e OP che lo faranno ingoiare ai
vertici della RP come rimedio (provvisorio nella convinzione e speranza
di questi) all'ingovernabilità del paese prodotta dalla disobbedienza e
ribellione delle masse popolari organizzate a ogni governo emanazione
dei vertici della RP. La forza del GBP starà principalmente nelle OO e
OP che lo costituiranno, indirizzeranno la sua attività indicando caso
per caso i provvedimenti appropriati, lo appoggeranno e lo difenderanno
contro la reazione interna e internazionale.

Invece il GSN nasce oggi
per decisione NON delle OO e OP MA di quelli che lo compongono e ha il
compito di dare vigore e slancio alla mobilitazione delle masse popolari
contro la putrefazione della RP e gli effetti della crisi del
capitalismo (quindi tener fede al mandato che a febbraio gli elettori
hanno conferito a Grillo e al M5S, adempierlo nel modo che il colpo di
Stato ha dimostrato essere l'unico praticabile), di moltiplicare il
numero delle OO e OP, di estendere e rafforzare la loro iniziativa a
prendere direttamente in mano la vita economica e sociale del paese che
i vertici della RP hanno ridotto a un cumulo di macerie, di far emergere
con forza nelle OO e OP la determinazione a costituire un proprio
governo d'emergenza, il GBP e a farlo ingoiare ai vertici della RP.

Il
GSN si distingue dal GBP perché si fonda principalmente sulla volontà
delle organizzazioni e delle persone che lo costituiscono. Esse
ripongono la sorte dell'impresa che esse decidono, nel prestigio e
seguito di cui godono, nella bontà del loro obiettivo e nella
corrispondenza di questo con le necessità oggettive impellenti delle
masse popolari.

Dalla posizione che attualmente già occupano, Grillo e
il M5S sono in condizione di costituire subito anche da soli un efficace
Governo di Salvezza Nazionale e Comitati di Salvezza Nazionale a livello
locale. Ma è insito nella natura dell'impresa in cui si gettano che
devono fare appello anche alla parte più avanzata e responsabile dei
dirigenti dei sindacati di base e alternativi e della sinistra dei
sindacati di regime; agli esponenti democratici della società civile,
delle professioni liberali, delle Università e della stessa
Amministrazione Pubblica, delle Forze Armate, della stessa borghesia
industriale e del clero; ai sindaci e consiglieri delle amministrazioni
locali decisi a rompere con i vertici della Repubblica Pontificia; ai
portavoce della sinistra borghese non accecati dall'anticomunismo e dal
legalitarismo. La risposta che ognuno di questi darà oggi a un simile
appello di Beppe Grillo e del M5S sarà anche la verifica della sua
attitudine a far parte del GSN oggi e del GBP domani. La pratica delle
settimane scorse ha mostrato sia l'inconcludenza dell'azione
principalmente parlamentare sia la propensione di una parte degli altri
parlamentari e di altri organismi fuori dal Parlamento ad aderire alle
iniziative del M5S. Se Grillo e M5S procederanno con decisione alla
costituzione del GSN e dei CSN, molti altri si accoderanno e via via
daranno il meglio di sé.

Un GSN così costituito non è ancora il
governo effettivo del paese in senso pieno, ma è quello di cui le masse
popolari hanno oggi bisogno per arrivare a costituire in tempi
ragionevoli il governo effettivo del paese in senso pieno, il GBP.

Per
il solo fatto della sua costituzione, per la sua dichiarazione di guerra
senza tregua e senza conciliazione possibile al governo illegittimo e
illegale Letta-Napolitano-Berlusconi, con la sua esistenza, con la sua
propaganda e le relazioni che svilupperà, per le adesioni che
raccoglierà, per gli effetti che la sua costituzione, la sua esistenza e
la sua attività provocheranno nel campo nemico, un simile Governo di
Salvezza Nazionale darà un impulso potente alla moltiplicazione delle OO
e OP, all'elevamento del loro orientamento politico e allo sviluppo
della loro iniziativa: quindi alla costituzione del GBP.

LA
COSTITUZIONE DEL GSN È LA PROVA D’APPELLO PER BEPPE GRILLO E IL M5S.


Per un'illustrazione più argomentata della situazione politica,
riportiamo in appendice a questo Comunicato l'articolo _La situazione
politica e i nostri compiti_ pubblicato sul n. 44 di _La Voce_ [8] del
(nuovo)Partito comunista italiano che è appena uscito.

Noi comunisti e
ogni lavoratore cosciente dobbiamo favorire con vigore e iniziativa
questo sviluppo delle cose.

Avanti con forza e coraggio!

Il potere
dei vertici della Repubblica Pontificia è fragile, vacilla. Anche la
loro capacità di reprimere è compromessa!

La Comunità Internazionale
dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti arranca. In nessun
paese riesce a instaurare stabilmente un ordine compatibile con i suoi
interessi. Ammassa insensatamente denaro e armi e moltiplica operazioni
e strumenti di spionaggio e controllo che le scoppiano tra le mani.


Non è principalmente la loro forza che frena l'azione delle masse
popolari. È principalmente la mancanza di organizzazione, di un
orientamento e un obiettivo giusti, di una direzione autorevole. È
quello che dobbiamo costruire! Lo possiamo fare! Dipende da noi! Ogni
persona di buona volontà può dare il suo contributo a quest'opera!

Se
vuoi fare commenti proposte o critiche utilizza questo link [2]


_**************_

_Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI
senza essere individuati e messi sotto controllo dalla Polizia, una via
consiste nell'usare TOR [vedere _
http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html [9]_], aprire una casella
email con TOR e inviare da essa a una delle caselle del Partito i
messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica del Partito [vedere _
http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html [9]_]. _

APPENDICE

dal n.
44 [8] di _La Voce_ del (nuovo)Partito comunista italiano (luglio 2013)


LA SITUAZIONE POLITICA E I NOSTRI COMPITI

Le elezioni politiche del
24 e 25 febbraio hanno creato una situazione più favorevole per
l'attuazione del piano di lavoro del Partito, mirato alla costituzione
del Governo di Blocco Popolare (GBP) e alla marcia verso l'instaurazione
del socialismo.

Esse hanno confermato su grande scala che l'egemonia
dei vertici della Repubblica Pontificia (RP) sulle masse popolari
italiane è in caduta libera. Quindi essa può cadere ancora di più.
Dobbiamo favorire questo processo e farlo servire alla nostra opera.


Tutti i gruppi che nel passato hanno collaborato con i governi Prodi,
con i governi Berlusconi o con la giunta Monti-Napolitano alla
realizzazione del "programma comune" della borghesia imperialista, hanno
perso voti su grande scala. È un fatto molto importante perché
l'opinione sbagliata che la borghesia e il clero nonostante crimini e
crisi riescono ad abbindolare le masse popolari ("non c'è un vero
movimento di lotta", "le masse sono arretrate", "il berlusconismo è il
senso comune delle masse", ecc.) non è solo proclamata da opportunisti
incalliti a giustificazione della loro inerzia e collaborazione, ma è
diffusa anche tra compagni generosi ed onesti ed è un'opinione che ha
nel campo delle masse popolari un effetto disfattista e paralizzante. Il
freno all'azione delle masse popolari non è l'egemonia che la borghesia
e il clero manterrebbero su di esse. È la mancanza di una direzione
autorevole, di organizzazione e di un obiettivo giusto. È questo che
frena, in alcuni casi e momenti fin quasi a paralizzare.

Un fatto
quasi altrettanto importante della conferma suddetta è che una parte
delle masse popolari non solo ha rotto con l'egemonia dei vertici della
RP, ma ha votato la lista M5S (la lista più votata) e ha mandato in
Parlamento 163 senatori e deputati eletti sulla base dell'impegno a
mandare a casa tutti i gruppi che negli anni passati hanno appoggiato e
attuato il "programma comune" della borghesia imperialista. Il M5S e
Beppe Grillo hanno avuto il ruolo positivo di dar voce all'indignazione
delle masse popolari contro la putrefazione della Repubblica Pontificia
e alla protesta crescente delle masse popolari contro la crisi del
capitalismo. Tuttavia chi valuta il M5S per il programma che dichiara è
fuori strada. Il suo programma è inconsistente: è un assemblaggio
raffazzonato di misure di buon senso, al modo di tante piattaforme
rivendicative e moraleggianti di cui la sinistra borghese ci ha inondato
da molti anni in qua, da quando all'inizio degli anni '80 del secolo
scorso Enrico Berlinguer ed Eugenio Scalfari misero al centro
dell'attenzione la questione morale invece della lotta di classe e
dell'instaurazione del socialismo.

Il M5S aveva e ancora ha davanti a
sé due strade: o farsi macinare dai vertici della RP e diventare letame
per le loro manovre, o promuovere l'organizzazione delle masse popolari,
la costituzione di Organizzazioni Operaie e Popolari (OO e OP) e
sostenere la loro iniziativa fino alla costituzione di un loro governo
d'emergenza, il GBP. A questo fine essi devono costituirsi in Governo di
Salvezza Nazionale (GSN) e promuovere la costituzione a livello locale
di Comitati di Salvezza Nazionale (CSN). Finora i parlamentari del M5S
hanno dedicato le loro energie principalmente a misure disperate per far
funzionare il Parlamento della RP. Questa strada oltre che essere
contraria a ogni analisi realistica della natura della RP, porta il M5S
all'impotenza e alla disgregazione. Anche per questo, per istinto di
sopravvivenza, è ancora possibile che il M5S cambi strada e giochi un
ruolo positivo. Quindi fargli giocare un ruolo positivo resta uno dei
nostri obiettivi.

L'esito delle elezioni ha scompaginato il progetto
di chi le aveva promosse. Il risultato è stato il colpo di Stato di
aprile con la costituzione del governo Letta-Napolitano-Berlusconi.

In
autunno 2011 la banda Berlusconi era arrivata a un punto morto.
Berlusconi, come le organizzazioni criminali (OC) di cui è il portavoce
e come la Corte Pontificia, non ha un progetto di società da realizzare.
Per loro natura né le OC né la Corte Pontificia lo possono avere. Sono
per loro natura organizzazioni parassitarie: vivono sfruttando la
società che c'è, purché sia compatibile. E qualunque società borghese lo
è. La storia di alcune centinaia di anni lo mostra e conferma: chi non
"vede" il fenomeno o non ne capisce le ragioni, deve studiare meglio la
natura delle cose con il materialismo dialettico.

In autunno 2011
Berlusconi era arrivato a un punto morto perché aveva in mano
direttamente il governo del paese. Il governo della banda Berlusconi
applicava le direttive delle istituzioni UE (ricordare Sacconi,
Tremonti, ecc.) e il paese gli diventava ingovernabile. Ancora oggi gli
esponenti della sinistra borghese gridano "ci sono sì lotte qua e là, ma
non c'è un movimento di lotta. CGIL CISL UIL e PD per ora riescono a
controllare la situazione e ad evitare che le singole lotte si
colleghino" (_Ross@, il treno sta partendo_ di Federico Rucco -
_Contropiano_ 15 giugno 2013). Ma in realtà l'ostilità delle masse
popolari era tale che Berlusconi riusciva sempre meno ad adempiere a uno
dei compiti essenziali di ogni governo della Repubblica Pontificia:
tener sotto controllo le masse popolari il più possibile con le buone
(imbrogliando, dividendo, assoldando demagoghi, ecc. ecc.) ricorrendo
alla forza solo in pochi e ben calcolati casi. L'esito del referendum di
giugno 2011 e delle elezioni locali parlava in modo inequivocabile.
Parallelamente erano cresciuti i contrasti (in definitiva pro e contro
l'UE) nei vertici della RP (nella primavera 2013 portarono alle
dimissioni di Ratzinger e all'accesso diretto di un esponente della
Compagnia di Gesù al Pontificato) e i contrasti tra la borghesia
imperialista USA e la borghesia imperialista tedesca che capeggia l'UE.
Berlusconi è un avventuriero, non è legato a nessuna parte e a nessun
programma: il suo programma è il potere e i suoi interessi corporativi.
Quindi saltò sul carro americano che gli permetteva di disfarsi degli
obblighi UE e dell'ostilità delle masse popolari prodotta dalle angherie
imposte fino allora dal suo governo in nome dell'UE.

La risposta fu
che la coalizione dei gruppi pro UE dei vertici della RP licenziarono
Berlusconi e al suo posto tramite Bagnasco e la CEI (convegno di Todi 17
ottobre 2011) costituirono e insediarono la Giunta Monti-Napolitano.
Bersani non venne neanche preso in considerazione perché, come hanno
confermato gli eventi successivi alle elezioni di febbraio 2013, non
può, non è abilitato a diventare capo del governo (forse non ha neanche
il Nulla Osta NATO necessario per questo posto). Berlusconi era dato per
morto, ma in realtà passo dopo passo ricompose le proprie forze
approfittando dell'impopolarità crescente della Giunta Monti-Napolitano
e dei contrasti crescenti tra i gruppi imperialisti americani e i gruppi
imperialisti europei e in generale dell'acuirsi dei contrasti nei
vertici della Repubblica Pontificia e nella Comunità Internazionale dei
gruppi imperialisti europei, americani e sionisti. Quando ritenne giunto
il suo momento, diede scacco matto alla Giunta Monti-Napolitano e
convinse Napolitano (la collaborazione tra i due risale agli anni '80,
quando Berlusconi manovrava e foraggiava Craxi e Napolitano era il
capofila della corrente dei miglioristi del PCI) a indire le elezioni di
febbraio, senza neanche un dibattito parlamentare e un voto di sfiducia.
Napolitano e i fautori della Giunta Monti-Napolitano accettarono di buon
grado, convinti di rafforzare con le elezioni la Giunta. Successe invece
un fatto probabilmente imprevisto (non solo la sinistra borghese, ma
anche la borghesia imperialista valuta male lo stato delle masse
popolari): sia il PD che la banda Berlusconi, per non parlare di Monti &
C che incautamente si erano presentati in proprio, perdettero alla
grande le elezioni che vennero vinte da Beppe Grillo e dal suo M5S. I
vertici della Repubblica Pontificia dovettero ricorrere a un colpo di
Stato palese: non diedero al partito che aveva vinto le elezioni
l'incarico di formare il governo, bloccarono il funzionamento del nuovo
Parlamento, combinarono la rielezione di Napolitano a Presidente della
Repubblica e costituirono il governo Letta-Napolitano-Berlusconi
sostenuto dall'intesa dei partiti che hanno perso le elezioni di
febbraio e diretto nella sostanza da Berlusconi che però non ci mette la
faccia: è al governo e fa anche opposizione.

Il colpo di Stato ha
messo prematuramente alla prova il M5S e Beppe Grillo. Di fronte al
colpo di Stato in un primo momento Beppe Grillo chiamò alla
mobilitazione di piazza. Da notare che nessuno dei vecchi gruppi di
autorevoli "oppositori" - Rete28Aprile, FIOM, USB, Federazione Cobas,
CUB, ALBA, Giulietto Chiesa, _il Fatto Quotidiano_, Stefano Rodotà,
Tonino Di Pietro, Paolo Ferrero, Luigi De Magistris, Antonio Ingroia,
ecc. ecc. - quegli stessi che gridano che le masse non lottano, che le
masse sono arretrate, che le masse sono berlusconiane, ecc. si associò a
Grillo. Difficilmente i golpisti avrebbero retto a una grande e
prolungata mobilitazione di piazza, anche perché posizioni contrarie al
colpo di Stato esistevano già negli stessi vertici della Repubblica
Pontificia e la mobilitazione di piazza le avrebbe rafforzate.

La
polizia e i carabinieri presero invece posizione: "consigliarono" a
Grillo di lasciar perdere. Certamente minacciarono di arrestarlo, forse
anche di ucciderlo: cosa quest'ultima che difficilmente avrebbero
attuato perché troppi erano negli stessi vertici della Repubblica
Pontificia i contrari ad una esecuzione sia pure mascherata. Lo
avrebbero arrestato? Forse sì, ma l'arresto avrebbe fatto la fortuna di
Grillo che sarebbe ancora più diventato il portavoce dell'indignazione e
della protesta popolare. La storia delle persecuzione della Carovana del
(n)PCI mostra bene che gli arresti _intimidatori_ rafforzano quelli che
non si lasciano intimidire. Cosa che nei vertici della Repubblica
Pontificia certamente molti sanno, per cui probabilmente l'arresto non
avrebbe avuto neanche luogo. Ma Grillo ha ceduto al bluff e il 20 aprile
ha fatto marcia indietro. A quel punto i fautori del colpo di Stato
hanno avuto via libera: sapevano di non aver nulla da temere dalla
piazza. Anche le posizioni contrarie al colpo di Stato nei vertici della
Repubblica Pontificia sono risultate indebolite dalla retromarcia di
Grillo.

M5S e Beppe Grillo hanno perso la prima occasione e non hanno
superato la prima prova. Ora sono all'esame di riparazione. Margini per
recuperare ci sono, a livello nazionale e a livello delle
Amministrazioni Locali. Ma occorre che Beppe Grillo e il M5S la
finiscano con il legalitarismo e il moralismo e si decidano a giocare la
partita reale, sul terreno della lotta di classe. Almeno con la stessa
spregiudicatezza con cui la giocano Berlusconi e la sua banda. Stante la
crisi del capitalismo la lotta di classe diventa sempre più acuta e "il
vento soffia anche quando l'albero vorrebbe un po' di quiete".

Il
governo Letta-Napolitano-Berlusconi è il pilota automatico UE
preconizzato da Mario Draghi. È alle prese con gli stessi compiti che
spettavano alla Giunta Monti-Napolitano, ma la spina è nelle mani di
Berlusconi che ogni giorno assicura che non la staccherà. Questo è lo
stato delle cose ai vertici della Repubblica Pontificia, nel campo della
borghesia imperialista.

Quali sono i nostri compiti? Essi sono gli
stessi che avevamo identificato e fissato prima delle elezioni e del
colpo di Stato, con il grande vantaggio che ora però possiamo e dobbiamo
giocare anche la carta Beppe Grillo e il M5S. Ai tre vivai (o serbatoi)
della "seconda gamba" su cui contavamo per accelerare il movimento della
costituzione del GBP, si è aggiunto il M5S. Esso ha sue proprie
caratteristiche che lo distinguono dai tre vivai (serbatoi). Più le
comprendiamo, più efficace sarà il nostro lavoro.

Quanto alla "prima
gamba" il nostro lavoro continua ad essere quello di creare le _tre più
una_ condizioni per la costituzione del GBP. In particolare moltiplicare
il numero, elevare il livello e rafforzare le OO e OP. A proposito di
queste, è importante distinguere le OO e OP costituite nelle aziende
capitaliste e nella Pubblica Amministrazione, dalle OO e OP costituite
sul territorio, dai lavoratori precari, dai disoccupati, dalle masse
popolari non aggregate in aziende. Il Comunicato CC 26 - 16 giugno 2013
[10] diffuso in occasione dell'Assemblea di Firenze del 22 giugno
(promossa come continuazione dell'Assemblea di Grottaminarda (AV) del 6
aprile e ad esecuzione dei compiti da questa decisi) illustra i compiti
delle prime e delle seconde. Alle "mille iniziative di base" per creare
nuovi posti di lavoro, riaprire le fabbriche chiuse, difendere e
ampliare le Aziende Partecipate delle Amministrazioni Locali, costruire
ACE (ALE), far valere l'imponibile di manodopera nella Pubblica
Amministrazione e nelle aziende capitaliste, ecc. dedichiamo un apposito
articolo in questo numero della rivista.

La chiave del successo di
tutto questo nostro lavoro è la costituzione di Comitati di Partito
clandestini e la maggiore assimilazione del materialismo dialettico da
parte di tutto il Partito. L'opera dei CdP fecondata dal legame con
tutto il partito e dall'iniziativa dispiegata da ciascuno grazie
all'assimilazione del materialismo dialettico per capire e trasformare
la sua realtà particolare, è garanzia del vittorioso cammino della GPR
fino all'instaurazione del socialismo.

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http://www.nuovopci.it/voce/comunicati/com2013/com29-13/Com.CC_29_13.07.09-Grillo-LaVoce_44.doc
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[8]
http://www.nuovopci.it/voce/voce44/indvo44.html
[9]
http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html
[10]
http://www.nuovopci.it/voce/comunicati/com2013/com.13.06.16.htm