Re: [Hackmeeting] JULIAN ASSANGE «Internet è il nemico»

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Author: P@sKy
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To: hackmeeting
Subject: Re: [Hackmeeting] JULIAN ASSANGE «Internet è il nemico»
Il 15/06/2013 11.52, Jaromil ha scritto:
> cmq, non so a cosa pensasse Benedetto quando ha scritto quel che ha
> scritto, forse mi capitera' di leggerlo, ma parliamoci chiaro che le
> operazioni editoriali su assange oggi lasciano un po' il tempo che
> trovano... grazie per la segnalazione


La parola "Stato" non è mai usata a sproposito come si vuol far
intendere in quanto "Stato" rappresenta i servi dello "Stato",
servi del potere e della repressione ed oppressione in ogni sua
forma da quella violenta oltre i confini della tortura (vedi G8,
Diaz e Bolzaneto) a quella sul "segreto di stato" usato per depistare
(vedi USTICA, Strage di Bologna, Piazza Fontana e così via...),
quindi se l'informazione è potere, l'informazione nell'unità di
tempo è controllo, decidere cosa pubblicare e cosa no in base ad
un fantomatico segreto di stato per tutelare i servi del potere
ed il potere stesso è il nemico del popolo, ora che dietro vi
siano "individui" (statali) è fuori dubbio ma è l'insieme globale
che impone di usare la parola "Stato" e non "statali" che a mio
avviso in questo contesto è lana caprina che lascia il tempo che
trova, di fatto sta che se non ci fossero state "talpe" all'interno
degli apparati repressivi ed oppressivi Assange o meno tutte i "leaks"
non erano tali, forse qualcuno di questi "statali" (e servi) sta
lentamente prendendo una "coscienza politica" e quindi fanculo la
NSA, fanculo tutto e tutti, pubblico ciò che mi passa tra le mani
per farsì che il mondo sappia dello schifo di controllo ed oppressione
che è in atto in ogni nazione e luogo per interessi economici e/o di
potere e controllo... magari qualche "servo" comincia a ribellarsi
e prendere coscienza di essere ingranaggio del meccanismo di repressione
ed oppressione e complice stesso dello schifo in cui viviamo, non lo so
dire, ma mi piace pensarlo così, non si vive di sola pagnotta, ma
bisogna stare in pace con la propria coscienza e scegliere sempre da
che parte stare se quella della repressione di Stato o quella della
verità e del popolo... o fai la guardia o fai il ladro questa ne è
l'ennesima dimostrazione....

La questione della privacy e del controllo ormai è del tutto ordinaria,
anche l'incremento della vendita di libri come 1984 di Orwell dimostra
come vi sia un certo interesse da parte della collettività, non so se
sia una presa di coscienza, vorrei tanto che lo fosse, ma intanto la
strada è segnata e qualcosa prima o poi dovrà muoversi se non le persone
almeno le coscienze...


--
P@sKy
Makkinista - Fuokista
Isole Nella Rete - http://www.ecn.org/