Il 02-05-2013 01:38 codanera ha scritto:
> http://www.infoaut.org/index.php/blog/approfondimenti/item/7626-il-campo-di-battaglia-digitale
Molto simile a una roba uscita per DinamoPress qualche giorno fa.
Continuo a essere molto perplesso su alcune delle tesi espresse.
Per sintetizzare, basta riflettere sull'accostamento tra Indymedia 
(passato) e piccole testate con parte social/community (supernuovo).
Il problema è che l'italia non ha avuto la "new economy"?
...
Si confondono i piani, mi pare:
una redazione più o meno tradizionale (più o meno chiusa) che 
interagisce più o meno con una "comunità" cosa c'entra con l'open 
publishing e la produzioni di contenuti orizzontale? La "produzione di 
contenuti orizzontale" ora è solo quella atomizzata dei social network o 
possiamo immaginare qualcosa che favorisca il confronto, la discussione 
e quindi la creazione di una "comunità"? E' importante avere una 
"comunità digitale" o è meglio partire da un qualcosa di reale?
Mi pare, come minimo, un'analisi un po' superficiale.
Oh, comunque la nuova parolina chiave è "disintermediazione". 
Sapevatelo.
Jacopo (tubia87)
P.s.: che poi vorrei capire se indymedia è diventata archeologia ed 
entrata nel passato nel momento in cui qualcun* si è fatto il suo media 
di area ("siccome mi faccio il mio media, dichiaro indymedia passato"). 
Non sto discutendo dello stato di indymedia oggi eh.