[NuovoLab] 579° ora in silenzio per la apce

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Author: norma
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To: forumgenova@inventati.org, Fori sociali
Subject: [NuovoLab] 579° ora in silenzio per la apce






mercoledì 24  aprile dalle 18 alle
        19 sui gradini del palazzo ducale di genova, 579° ora in
        silenzio per la pace.

        Incollo il volantino che verrà distribuito.

        Altre info su 
www.orainsilenzioperlapace.org


Tutti/e


                assieme contro le spese
 
militari? - SÌ,
                - per il bene del paese


Il recente
            rapporto annuale del Sipri (prestigioso istituto di ricerca
            svedese sul disarmo)- sulla spesa militare mondiale ci
            consegna un quadro sconfortante: nel 2012 si sono spesi nel
            mondo 
1753 miliardi
              di dollari
per le armi. Nello stesso tempo spendiamo a
            livello globale circa 60 miliardi per la cooperazione allo
            sviluppo e la lotta alla fame nel mondo (cioè il 3,4% di
            quanto si spende per le armi) e circa 12 miliardi per la
            lotta all'Aids (l'equivalente di 3 giorni di spesa
            militare).


La crisi avanza,
            ma la spesa militare non si ferma. Non solo negli U.S.A
            (oltre 682 miliardi) o in Cina (+175% negli ultimi 10 anni),

anche in Italia:
              spendiamo ogni giorno 70 milioni per le armi e oltre 26
              miliardi ogni anno. 


In un momento di
            crisi così grave bisogna intervenire subito per ridurre la
            spesa militare, cambiare il modello di difesa e porre fine
            all'interventismo militare. Si tratta di costruire da subito
            una mobilitazione unitaria nella società e nel parlamento
            per porre tre temi fondamentali: quello di una politica
            estera di pace, quello di una riconversione civile
            dell'economia militare e quello di una revisione del modello
            di difesa contrastando l'ispirazione ed i contenuti della
            legge delega di Di Paola. Bisogna ridurre di almeno 1/3 gli
            organici delle Forze Armate, azzerare l'acquisizione e la
            produzione dei cacciabombardieri F35, ritirare i nostri
            soldati da tutte le missioni militari di guerra a favore di
            un radicalmente nuovo modello di difesa - sufficiente -
            ispirato ai valori costituzionali del ripudio della guerra e
            del contributo del paese alla costruzione della pace.


È immorale
            costruire cacciabombardieri e lasciare senza indennità i
            cassintegrati o spendere 70 milioni al giorno per le Forze
            Armate e lasciare 140 scuole in zona sismica a rischio di
            crollo quando con l'equivalente di quel giorno di spesa
            militare potrebbero essere rimesse a posto. E sarà pure una
            spesa modesta (sempre di qualche milione di euro si tratta),
            ma rifare tra un mese e mezzo la parata militare del 2
            giugno sarebbe una scelta sbagliata e inopportuna. La nostra
            Repubblica (primo articolo della Costituzione) è fondata sul
            lavoro. In un momento in cui l'assenza di lavoro è il dramma
            di questi mesi, celebrare la festa del 2 giugno (spendendo
            un po' di soldi) con i carri armati e le frecce tricolori
            non è accettabile. Non è il momento dei trionfalismi
            patriottardi, ma di occuparsi dei lavoratori, dei
            disoccupati, dei precari.


Tratto da
              articolo di Giulio Marcon il manifesto