[Hackmeeting] Networked Disruption: il libro

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Author: T_Bazz
Date:  
To: hackmeeting
Subject: [Hackmeeting] Networked Disruption: il libro
Car@ tutti@,

vorrei annunciarvi che il mio libro: Networked Disruption: Rethinking
Oppositions in Art, Hacktivism and the Business of Social Networking (la
mia ricerca PhD) e' stato finalmente pubblicato!

Come di consueto per i miei libri, si trova sia online per il download
che in formato cartaceo, ed e' gia' acquistabile su amazon (com, europe
/ it).

Tutte le informazioni si trovano qui:
http://disruptiv.biz/networked-disruption-the-book/

L'edizione in inglese del libro e' liberamente scaricabile da:
http://disruptiv.biz/wp-content/uploads/2013/03/Networked-Disruption-web-version-15.03.2013.pdf

Oggi c'e' il lancio del libro a c-base, l'hacker lab di Berlino di cui
sono diventata membro la scorsa settimana
More info sul book launch qui (se vi collegate verso le otto e mezza al
sito di c-base ci vedete!):
http://www.transmediale.de/content/resource-004-networked-disruption

Presentero' il libro in Italia al Cantiere nel contesto del panel
"Anonymous e La Rete" a Milano il 5 aprile. Spero di vedere alcuni di
voi li!
http://www.cantiere.org/art-03968/cyber-resistance-3d-2013.html

Ho tradotto per voi in italiano la scheda di presentazione del libro che
si trova su disruptiv.biz. Fate tanti download e diffondete ...
Anzi, se qualcuno vuole aiutare a fare un Torrent saro' eternamente
grata perche' ieri ci sono stati un sacco di download e a un certo punto
il sito si e' bloccato!

Saluti!
T_Bazz

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Autore: Tatiana Bazzichelli, 2013
Titolo originale: Networked Disruption: Rethinking Oppositions in Art,
Hacktivism, and the Business of Social Networking

Pubblicato in inglese da: Digital Aesthetics Research Center Press
(Aarhus University, Danimarca, 2013).

Con l'avvento del paradigma tecno-­economico del Web 2.0 le nozioni di
attivismo artistico e hacking nella sfera della cultura digitale sono
entrate in discussione. Il libro Networked Disruption assume questa
sfida e discute una nuova prospettiva di critica politica e sociale.
L'analisi riflette sulle condizioni necessarie per generare pratiche
artistiche, politiche e hacker nel Web 2.0, e sulle modalita' di
trasferimento e cooptazione, attuata dal business dei social media,
delle pratiche artistiche di rete appartenenti alla prima scena della
cultura digitale.
Riflettendo criticamente sul concetto di attivismo artistico e hacker,
il libro apre un nuovo spazio contraddittorio per l'arte e il conflitto
politico: Networked Disruption (in italiano, utilizzando un termine
appartenente al linguaggio aziendale: Disruption = Turbativa). La
"turbativa" è un atto oppure un evento che tende a turbare il regolare
stato o svolgimento di qualcosa. La "turbativa di rete" si basa su
pratiche di disturbo, perturbazione e sconvolgimento del business della
rete, che lavorano su un duplice piano contraddittorio: la critica del
business e la sua reinvenzione.

##Focus del libro
Dopo la nascita del Web 2.0, il quadro critico delle pratiche artistiche
e hacker in rete si e' spostato dal configurare strategie di opposizione
all’attuare l'arte della perturbazione. Identificando le contraddizioni
emergenti nel quadro economico e politico del Web 2.0, l'obiettivo di
questo libro e' riflettere sullo stato delle pratiche attiviste e
hacker, cosi' come sullo stato delle pratiche artistiche, nella nuova
generazione dei social media (o cosiddette tecnologie Web 2.0). Fulcro
dell'analisi sono le interferenze tra la partecipazione in rete e
l'innovazione aziendale turbativa (o "disruptiva”, dal concetto di
business disruption e disruption innovation). Collegando pratiche
perturbanti di arte in rete e hacking fra la California (Bay Area e
Silicon Valley) e l'Europa, Tatiana Bazzichelli propone una
costellazione di progetti di social networking orientati a mettere in
discussione la nozione di conflitto ed egemonia, come la mail art,
Neoismo, la Chiesa del SubGenius, Luther Blissett, Anonymous, Anna
Adamolo, Les Liens Invisibles, il collettivo Telekommunisten, The
Suicide Club (San Francisco), La Società Cacofonica (The Cacophony
Society), il primo Burning Man Festival, l’hackerspace NoiseBridge, e
molti altri.

##Obiettivo e temi principali
L'obiettivo di questo libro e' ripensare il significato di pratiche
critiche e oppositive in arte, hacktivism e nel business del social
networking. Pratiche critiche di hacking e di arte in rete vengono
analizzate mediante logiche di mercato e di business, e non meramente
contro di esse. Evidenziando le interferenze reciproche tra la
partecipazione in rete e l'innovazione aziendale, questo libro esplora
la trasformazione in atto nella critica politica e tecnologica.
L'analisi pone le seguenti domande: il business dei social media sta
co-­‐optando la cultura dell’autogestione e dell’antagonismo? In che
modo pratiche hacker e artistiche possono perturbare le logiche di
business dei social media? È possibile rispondere criticamente alle
logiche capitalistiche senza essere semplicemente cooptato da esse
oppure attuando il rifiuto oppositivo? Il conflitto è possibile solo
attraverso l'opposizione?
La Network Disruption (Turbativa di rete) diventa una strategia a due
vie, un "feedback loop", una pratica per generare critica, e una
metodologia per creare innovazione. Attraverso il confronto fra pratiche
di social networking nel Nord America e in Europa, prima e dopo
l’avvento dei social media, Tatiana Bazzichelli propone una
costellazione di progetti di social networking che utilizzano la
strategia della “disruption” per immaginare nuove configurazioni
artistiche, politiche e tecnologiche.

##Una nuova prospettiva per la critica sociale e politica
Descrivendo il concetto di "business disruption" come pratica artistica,
l'analisi di Tatiana Bazzichelli diventa un'opportunità, sia per gli
accademici sia per gli attivisti, di immaginare nuovi territori
possibili di azione sociale e politica. Pratiche distribuite di
networking, strategie di perturbazione autonome e decentrate, diventano
uno strumento per ripensare il concetto di conflitto hacktivista e
artistico nell’ambito della critica politica contemporanea.
L'ipotesi di Bazzichelli e' che le interferenze reciproche tra arte,
hacktivism e il business del social network stanno cambiando il senso e
l’ambito della critica politica e tecnologica. Negli anni precedenti
alla creazione del Web 2.0, e ancora prima, dell'ascesa della cultura
digitale, artisti e hacker sono stati agenti attivi di innovazione di
mercato, e al tempo stesso, ne hanno minato le basi. Artisti e hacker
utilizzano tecniche perturbative di networking nell'ambito dei social
media, aprendo una prospettiva critica nei confronti del business e
generando spesso feedback imprevedibili e inattesi; le imprese
commerciali utilizzano la turbolenza e la disruption come una forma di
innovazione per creare nuovi mercati di rete, che spesso funzionano in
modo altrettanto imprevedibile. Bazzichelli propone il concetto di arte
"turbativa" come una forma d'intervento artistico nel settore del
business del Web 2.0. La nozione di disturbo diventa un mezzo per
descrivere le pratiche immanenti di hacker, artisti, networker e
imprenditori, analizzate attraverso studi di casi specifici.

##Una sfida teorica e metodologica
Questo libro analizza varie pratiche artistiche attraverso la logica
della perturbazione invece che quella del conflitto. Il concetto di
business, diventato oggi comune nella vita quotidiana e nel linguaggio,
e' tutt'altro che scontato, e merita una critica più profonda.
Un'analisi di come il concetto di being busy ("essere occupato", nella
cultura protestante) si ricollega al discorso della "disruption" nel
panorama politico ed estetico e' necessario. Molti attivisti di solito
preferiscono non misurarsi con il concetto di "business", confinandolo
nel dominio delle logiche del mercato commerciale. Questo libro dimostra
come gli artisti‐critici della logica di business utilizzano invece tale
tattica consapevolmente, appropriandosi degli "appropriatori", e
cooptando la cooptazione. La proposta di Tatiana Bazzichelli offre nuove
prospettive per superare l’apparente situazione di stallo dialettico che
caratterizza in questo periodo il processo d’innovazione / sussunzione.
Collegando pratiche perturbative di arte in rete e di hacking fra la
California e l'Europa, l'autrice offre una visione originale delle
dinamiche tecno-‐sociali e dei processi materiali che caratterizzano le
pratiche di arte e attivismo in esame. I progetti sono contestualizzati
in un contesto teorico ricco, e attraverso pratiche storiche e
contemporanee. Il concetto dell'"arte del business perturbante" include
suggerimenti per generare future strategie analizzando consapevolmente
pratiche artistiche nel panorama dell’economia della rete e dei social
media.

##Teoria e Pratica
Questo libro adotta un approccio comparativo, non solo concettualmente
(ricercando le interferenze reciproche tra i modelli di attivismo e di
business), ma anche a livello metodologico, descrivendo pratiche
eterogenee di hacker, artisti, networker, attivisti e imprenditori,
coinvolti da anni nell’arte di fare rete. Il punto di vista teorico di
questa ricerca e' strettamente connesso con l'atto di costituire una
parte integrante del soggetto di ricerca (essendo l’autrice coinvolta
nella scena di net art e hacking sin dagli anni Novanta). La stesura del
testo e' avvenuta attuando un reciproco scambio con i soggetti
protagonisti, attraverso conversazioni e interviste, e partecipando
direttamente in alcuni dei progetti descritti nel libro. Il metodo si
basa sulla riformulazione di un approccio di ricerca che si sviluppa in
condivisione con le soggettività di ricerca, piuttosto che sull’oggetto
della ricerca stesso. Il risultato è una costellazione metodologica di
pratiche di rete e di networking, atte a realizzare ‐ e a mettere in
discussione - il modello della "ricerca sul campo" stesso.

Per maggiori informazioni, consultare il sito del libro (in inglese):
http://disruptiv.biz/networked-­‐disruption-­‐the-­‐book/

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Tatiana Bazzichelli
Tatiana Bazzichelli e' ricercatrice, networker e curatrice nella sfera
dell’hacktivismo e della net culture. Ricercatrice Postdoc presso
l'Università Leuphana di Luneburg, ha conseguito un PhD in Media Studies
nella Facolta' di Arte e Comunicazione dell’Università di Aarhus in
Danimarca. E' parte del team curatoriale del festival transmediale di
Berlino, dove si occupa di sviluppare il programma "reSource transmedial
culture berlin", progetto di networking e ricerca all’interno del
festival (www.transmediale.de/resource). Presso Aarhus University ha
sviluppato una ricerca sulle intersezioni tra arte, cultura hacker ed
economia di rete, focalizzandosi sulle pratiche artistiche "disruptive"
come strumento per generare una critica estetica e socio politica. La
ricerca è stata pubblicata con il titolo di Networked Disruption (DARC
Press, Aarhus University, 2013). Nel 2009 è stata Visiting Scholar
presso la Stanford University in California, impegnata nella ricerca
sull’hacker culture e i modelli di business di rottura all’interno della
Silicon Valley. Sin dagli anni Novanta è attiva nella comunità hacker
italiana ed è fondatrice del progetto AHA:Activism
Hacking-­Artivism (www.ecn.org/aha), che ha vinto la Honorary Mention
per le digital communities all’Ars Electronica (2007). Ha pubblicato il
libro Networking: La rete come arte (Costa & nolan, 2006).
www.networkingart.eu
www.disruptiv.biz