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Negli ultimi giorni si è fatta particolarmente pesante la campagna sul voto
utile portata avanti da PD e SEL. Al di la delle ridicolaggini sul rischio che
vinca Berlusconi (nessun sondaggio lascia intravedere nemmeno lontanamente un
risultato simile) mi pare opportuno condividere tre riflessioni:
In
Primo luogo Berlusconi è stato resuscitato dal governo Monti e quindi dalla
scelta del PD di sostenerlo. Se si fosse andati al voto a novembre del 2011
quando lo chiedevamo noi, Berlusconi non avrebbe preso nemmeno i voti della sua
famiglia.
- Quando il PD ci
ha chiesto di non presentare le liste al Senato noi abbiamo chiesto che il PD
si impegnasse a non fare alleanze con Monti ma a guardare a sinistra per
determinare la prossima maggioranza. Il PD si è rifiutato perché – con ogni
evidenza – ha già l’accordo in tasca con Monti sul prossimo governo del paese.
Come dice Bersani, “anche se avremo il 51% ci comporteremo come se avessimo il
49%”. In pratica dopo aver resuscitato la destra populista il PD adesso sceglie
l’alleanza strategica con la destra tecnocratica: un vero disastro. La campagna
sul voto utile non è quindi finalizzata ad avere un diverso governo del paese
ma a distruggere la sinistra. Veltroni lo fece 5 anni fa facendo balenare la
possibilità di vittoria, Bersani cerca di farlo oggi facendo balenare la
possibilità della sconfitta: in malafede ieri come oggi.
- Occorre quindi
dire con chiarezza che non basta sconfiggere Berlusconi ma che è necessario
sconfiggere il berlusconismo e il neoliberismo. Detto in altri termini, a chi è
piaciuto Monti voti PD, chi ritiene che Monti sia stato una catastrofe, ha
bisogno di una sinistra degna di questo nome, di rivoluzione civile [...]