http://piazzagrazianopredielis.noblogs.org/post/2012/09/06/20anni-di-criticalmass-criticalmassbikeparade/
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Vent’anni fa, l’ultimo venerdì di settembre 1992, un gruppo di
ciclisti di San Francisco invadono Market Street dando vita per la prima 
volta a una coincidenza organizzata, o convergenza occasionale,
o una pratica casuale, chiamata in seguito, per farla breve, Critical mass.
Nulla è più stato come prima. In tutto il mondo, più o meno una volta 
alla settimana, gruppi di persone hanno iniziato a riprendersi le strade 
in bicicletta, per vedere come potrebbe essere se tutti usassero due 
ruote invece di quattro, se tutti diventassero visionari e immaginassero 
libere circolazioni urbanistiche.
Ma le città, in questi vent’anni, hanno cercato di resistere a ogni 
cambiamento, indifferenti a ogni stimolo, sorde a ogni tentativo di 
miglioramento: speculazione edilizia, sottrazione del territorio, 
espansione commerciale ai danni di quella culturale sono sempre 
lì,nonostante il mondo, l’economia, la storia stiano andando da 
tutt’altra parte.
(Ci sono tra l’altro forti sospetti che stiano dalla parte dei ciclisti).
L’automobile appare sempre di più come l’insostenibile simbolo di un 
passato remoto, che nessuno vuole più. In compenso le due ruote appaiono 
come una soluzione a problemi annosi, come traffico e malattie da 
inquinamento, attacchi di cuore, cellulite e reddito.
Risultato: l’auto è in declino, la bici in boom.
Vent’anni sono abbastanza. La città deve trasformarsi, non può più 
aspettare. E non possono più aspettare i ciclisti: fieri di essere un 
modello per tutti, vorrebbero esserlo da vivi, senza essere prima 
falciati sulla strada.
E’ arrivato il momento il momento di liberare catene e bloster per 
dimostrare che il futuro sta dalla parte di chi ha sempre usato la 
propulsione a pedale, di chi reclama il diritto a una mobilità sicura e 
felicitaria, di chi conosce la matematica e i prezzi del petrolio, di ci 
pretende che la strada sia delle biciclette, dei corpi e delle menti che 
le guidano, prima che da auto inanimate.
San Francisco ha indetto una Critical mass interplanetaria per
celebrare i vent’anni.
Milano risponde, per impedire a tutti di dimenticarsi che la
bicicletta è in grado di ridare vita alle strade e alla gente, e per
pretendere che nulla abbia il diritto di toglierla. Per ricordare che se 
pedalare è una scelta, poterlo fare senza doversi
arrabbiare/ferire/spaccare è un diritto.
La nostra dovrà essere una partecipazione ciclonica perché Milano può e 
deve svegliarsi e cambiare.
sabato 29 settembre Critical mass Vent’anni sono abbastanza, ore 15.00 
piazza Graziano Predielis (già piazza Mercanti).