Ciao a tutti! ne ho parlato a qualcuno singolarmente ad Hackit..
del festival antifa di Mostar che si terrà dal 7 al 9 di settembre.
http://www.antifa-bih.org/
Dopo la guerra, la diffusione del nazionalismo in bosnia ha portato alla
marginalizzazione dei valori antifascisti attraverso la repressione
giornaliera di chi cerca spazi e pensieri liberati dai pregiudizi
religiosi, sessuali, geografici.
Questo festival rappresenta quindi un momento importante di incontro di
realtà antifascite e di condivisione di valori altri.
Negli ultimi due anni, il supporto da parte di gruppi antifa bosnici, e
non, è cresciuta, e sarebbe importante dare continuità alla nostra
partecipazione attiva nel sostenere il festival!
Cercano persone che vadano a fare seminari su GNU/Linux..
tecnicamente non mi han saputo dire nulla, su che cosa gli può
interessare di più o di meno...
Sicuro da bologna ci stiamo spostando con un workshow di serigrafia, uno
su Audacity ed uno sull'archiviazione dei dati..
Se qualcuno di voi è interessato a contribuire ben venga!!
L'unica clausola è che loro non possono dare rimborsi spese e quindi il
viaggio deve essere autofinanziato in italia.
Qua la mail che mi hanno mandato degli amici, che hanno già partecipato
alle due passate edizioni,
con la traduzione del manifesto del festival.. è un po lungo e pesante..
ma provateci :P
Dai!
chi può contribuire risponda al più presto!
così gli permettiamo di chiudere velocemente il programma e stampare i
manifesti!
Cri
Il 16/07/201
>>> Ciao giovani che state all'hm...
>>> ce l'ho fatta a cagare questa traduzione...
>>> ho aggiunto in fondo l'articolo che avevo scritto l'anno scorso come
>>> report alla 2 giorni...interessante per capire come si sono svole le
>>> atività ed il mood che vivevamo in quei giorni...continuo ad
>>> aggiungere che sti carusi a me prendono proprio bene e mi
>>> piacerebbe dargli una mano in qualunque modo concreto possibile... e
>>> penso che voi sarete circondati da gente stra in gamba che magari ha
>>> qualche idea da condividere cn loro
>>> lot of lov ragazz a presto
mafalda >>>
>>> Oggi il movimento Antifa in Bosnia ed Erzegovina esiste.
>>> Se storicamente questa città era culla del movimento di resistenza
>>> alle influenze xenofobe, nazionaliste e discriminatorie del
>>> fascismo, oggi esiste grazie ad un collettivo di giovani attivisti
>>> che, stanchi di fronteggiare quotidianamente momenti di ingiustizia
>>> e disuguaglianza, ha deciso di ricominciare a riflettere su come
>>> adottare determinate misure che influenzino la società circostante.
>>> Come gruppo organizzato l'Antifa BHI di oggi esiste solo da 2 anni,
>>> durante i quali comunque sono stati raggiunti notevoli risultati.
>>> Con ogni azione si è riusciti ad espandere il network di
>>> simpatizzanti, affezionati e attivisti, anche fra persone di
>>> differenti età, occupazione e profilo.
>>> Le primissime azioni del gruppo erano mirate a rimuovere dalle
>>> strade ogni forma di messaggio di odio, discriminazione culturale,
>>> religiosa e razziale, nella città di Mostar e nelle altre città
>>> della Bosnia.
>>> Durante le proteste dell'ultimo 1 ° maggio tenutesi a Sarajevo, si è
>>> riusciti ad ottenere una petizione per bandire tutte le
>>> organizzazioni fasciste sul territorio nazionale.
>>> Molti individui, organizzazioni e associazioni non governative hanno
>>> sostenuto la petizione, ma la mancanza di una organizzazione
>>> stabile, le discrepanze ideologiche fra i promotori della
>>> manifestazione ed il cambiamento del percorso di protesta, hanno
>>> portato il coordinamento Antifa a decidere di non partecipare alla
>>> manifestazione, la quale successivamente si rivelò un flop.
>>> Con attività di vario genere, tra cui distribuire volantini,
>>> organizzare dibattiti pubblici, affiggere manifesti, si è cercato di
>>> portare l'attenzione su tutte le date storicamente significative
>>> per la resistenza della BiH. Esiste anche una "Antifa gazette" che
>>> viene distribuita costantemente ed è pensata per parlare ai
>>> cittadini di tutte le forme di moderno fascismo presenti sul
>>> territorio.
>>> Il luogo in cui gli attivisti si organizzano e coordinano, è un
>>> centro culturale auto-gestito, situato proprio sulla vecchia linea
>>> di fronte, dove durante l'ultima guerra si affrontavano le truppe
>>> bosniache e quelle croate . Il centro è intitolato a Kosta Abaševic,
>>> un poeta rivoluzionario macedone della fine del XIX e comprende una
>>> radio, una sala concerti e proiezioni, un free internet caffè, un
>>> info-shop (dove si possono scambiare libri di contro-cultura
>>> internazionale) e degli studi di montaggio video.
>>> Per il progetto AbrašMedia vengono prodotti programmi radiofonici,
>>> riviste video, interviste, report, documentari e cortometraggi, e si
>>> affrontano tematiche relative a gruppi socialmente ed economicamente
>>> più deboli e marginalizzati.
>>> Fra le recenti azioni dell' Antifa BiH vanno ricordate la
>>> manifestazioni del 9 maggio, commemorazione della vittoria
>>> dell'Antifa sul fascismo, che si sono tenute simultaneamente in
>>> diverse città proprio per rimarcare l'importanza di questa giornata.
>>> Grandi sforzi sono anche stati spesi per una campagna che mirava a
>>> cambiare alcuni dei nomi delle strade intitolate a criminali
>>> fascisti, quali Francetic Jure, Mile Budak, Vokic I Lorkovic.
>>> In questi due anni sono stati fatti molti tentativi per stabilire un
>>> dialogo tra i cittadini e il consiglio comunale, ma ciò che si è
>>> ricevuto in cambio sono state delle reazioni tiepide e la quasi
>>> totale mancanza di interesse per la cooperazione, in particolare
>>> sulla nostra proposta di rinominare la strada di Mile Budak in
>>> Hannah Arendt Street (tedesca, rivoluzionaria, filosofa politica e
>>> storica dei primi del 900). Ancora oggi, nonostante la mancanza di
>>> interesse da parte del comune la nostra campagna rimarrà attiva,
>>> grazie all'appoggio di certi media indipendenti, dei cittadini di
>>> Mostar e dei cittadini della BiH intera.
>>> Le nostre azioni future mireranno a promuovere idee antifasciste, di
>>> uguaglianza economica e sociale, a creare un network di solidarietà
>>> e collaborazione tra tutte le realtà antagoniste in
>>> Bosnia-Erzegovina, e a tutelare i fondamentali diritti umani e civili.
>>>
>>> Per diversi secoli la Bosnia Erzegovina e così Mostar, sono state
>>> popolate da popolazioni di differenti etnie e religioni. Quando nel
>>> 1941 l'Europa veniva devastata dall'imperare del fascismo a Mostar
>>> si organizza la resistenza armata agli invasori. In questi anni il
>>> movimento antifascista era forte, la popolazione, non interessata a
>>> separatismi nazionali e ideologici, lo appoggiava attivamente.
>>> Se la Bosnia Erzegovina veniva chiamata "little Yugoslavia", a causa
>>> della sua multiculturalità, Mostar veniva chiamata "lite Bosnia
>>> Erzegovina"
>>> Per capire ciò è necessario sapere che per secoli la Bosnia
>>> Erzegovina è stata culla di multiculturalità e pacifica convivenza
>>> di diverse religioni.
>>> Prtroppo nel 1990 i nazionalisti guadagnarono il controllo sul paese
>>> e la società cambiò immensamente. Le tre principali organizzazioni
>>> religiose ottennero potere cooperando con i partiti nazionalisti,
>>> conducendo la ogni dialogo a divenire un gioco di potere fra le
>>> diverse fazioni. Questo inevitabilmente portò alla guerra.
>>> Durante quest'ultima guerra Mostar ha pagato un prezzo altissimo. La
>>> città è stata distrutta quasi completamente dalle numerose battaglie
>>> che si sono susseguite nella zona centro della città e, ciò che
>>> aggravò tantissimo la situazione della già flagellata città,
>>> crivellata fino le ossa, smembrata, rasa al suolo, fu l'aver
>>> distrutto tutte le relazioni umane fra i vicini di casa
>>> Nel 1995, quando il trattato di pace fu firmato, tutte le barriere
>>> fisiche furono rimosse sulla carta, ma nel profondo Mostar rimase
>>> una città divisa.
>>> Il legame all'interno delle comunità religiose con i partiti
>>> nazionalisti divenne più forte che mai e la pulizia etnica e la
>>> cacciata della popolazione locale che iniziò durante la guerra,
>>> venne completata dopo che la guerra terminò.
>>> Tre oligarchie nazionaliste hanno sviluppato tre diversi sistemi
>>> educativi, i bambini di diverse nazionalità frequentano oggi diverse
>>> scuole e la tensione tra queste diverse nazionalità si avverte nel
>>> quotidiano, soprattutto all'interno della popolazione giovane.
>>> A Mostar l'ala destra della politica è piuttosto forte e lo dimostra
>>> il fatto che tre strade della città prendono il nome di fascisti
>>> condannati per crimini di guerra, come il comandante della
>>> famigerata legione nera, l'autore delle leggi razziali ed i ministri
>>> del governo nazista.
>>> Da quando è passata la guerra questo è il periodo più difficile; i
>>> nazionalisti della repubblica Serba chiedono una secessione, i
>>> nazionalisti croati di Mostar chiedono la formazione di uno stato
>>> loro su territori etnicamente puliti, mentre la popolazione
>>> musulmana è stata esposta alla propaganda di gruppi islamici
>>> estremisti; in fin dei conti la realtà politica della Bosnia si basa
>>> sull'idea di una nazione etnicamente ripulita dagli stranieri e da
>>> altre religioni.
>>> Secondo alcuni sondaggi pubblici, la gente ha fiducia nelle
>>> istituzioni religiose più che in quelle politiche e sociali.
>>> I giovani di Mostar e della Bosnia-Erzegovina sono quelli che pagano
>>> il prezzo più alto in tutto questo. Le indagini dimostrano che i
>>> giovani non hanno nessuna speranza di un futuro migliore. Nel 2012
>>> il numero di giovani tra i 15 e i 30 anni disoccupati è del 48%.
>>> Questo, unito alle mancanze dello Stato in qualunque forma di
>>> welfare, la violazione di tutti i diritti umani e civili, l'assenza
>>> totale di supporto a qualunque forma di manifestazione culturale
>>> alternativa, hanno portato a tassi più elevati criminali, atti di
>>> vandalismo, violenza crescente ed intolleranza interraziale.
>>>
>>> Dato che buona parte del governo di Mostar è pubblicamente orientata
>>> al fascismo è chiaro che non ci si può aspettare alcun dialogo e
>>> collaborazione con le autorità. Ecco che nasce la necessità per gli
>>> attivisti Antifa di relazionarsi e interagire in maniera sempre più
>>> orizzontale con la popolazione, sviluppando valori, attitudini,
>>> competenze nei diversi aspetti della vita comunitaria, cercando di
>>> interagire attivamente per promuovere una partecipazione attiva,
>>> autonoma, responsabile e critica alla socialità.
>>> Tutti i problemi che ci circondano, le quotidiane forme di
>>> repressione e discriminazione ci motivano a continuare con i nostri
>>> sforzi.
>>> Normalmente durante festival musicali e discussioni pubbliche è più
>>> semplice approcciare un dialogo con i giovani ed infatti per la
>>> terza edizione del Festival Antifa in Bosnia, il numero di giovani
>>> volontari di tutto il paese che desiderano collaborare alla
>>> realizzazione dell'evento è cresciuto molto.
>>>
>>> Quest'anno al festival si incontreranno giovani provenienti da
>>> Mostar, dalla Bosnia-Erzegovina e dall'intera regione per
>>> pianificare e migliorare il lavoro degli attivisti a livello
>>> nazionale ed internazionale attraverso dibattiti, scambi di idee e
>>> di esperienze, musica e workshop.
>>> Uno degli obiettivi fondamentali è quello di innescare il pensiero
>>> critico, lo spirito di comunità, l'attivismo, rompere i pregiudizi,
>>> dimostrare che non è necessario seguire le linee guida principali
>>> della società (religione, ostilità sociale, razziale e sessuale) e
>>> consideriamo dibattiti a tema, dibattiti che seguono proiezioni di
>>> film, così come i materiali informativi e workshop un buon modo per
>>> rggiungere il nostro obiettivo.
>>> Quest'anno il programma del festival prevede dibattiti, discussioni
>>> e concerti attraverso i quali verranno presentate diverse forme di
>>> attivismo e di coinvolgimento sociale. In questo, il ruolo degli
>>> attivisti internazionali è fondamentale.
>>> Gli obiettivi principali da raggiungere durante il terzo festival
>>> Antifa a Mostar sono:
>>> - promozione dello spirito di comunità
>>> - promozione dei valori dell'attivismo nella vostra vita
>>> - fortificare il senso di solidarietà da parte di tutta le rete di
>>> attivisti che ci circonda, nazionale ed internazionale e osservare
>>> diverse forme di aggregazione, comunicazione, collaborazione Antifa.
>>> Volantini, adesivi e cd interattivi saranno realizzati e distribuiti
>>> per promuovere tutte queste idee.
>>>
>>> La parte economica della realizzazione del Festival è un tasto
>>> dolentissimo, in quanto il consiglio comunale, come non supporta
>>> alcuna forma di cultura che si distacchi da valori filo-fascisti,
>>> non supporta questo evento.
>>> Il primo festival del 2010 è stato completamente finanziato con
>>> donazioni di attivisti locali, più un piccolissimo budget ottenuto
>>> con le attività del centro culturale Abrashevic. I risultati sono
>>> stati enormi se si pensa alle difficoltà che si è dovuti superare.
>>> Ribadiamo che la musica vanta una grande capacità di trasportare e
>>> formare le idee dei più giovani, ecco perché ci teniamo ad avere
>>> band piuttosto carismatiche del movimento, ma per ora anche i soli
>>> rimborsi a queste per viaggio e hosting, sono impensabili.
>>> Per i workshop e i dibattiti ci sono gli stessi problemi.
>>> Per il secondo festival abbiamo ricevuto molto sostegno da parte
>>> dell'organizzazione Antifa tedesca che hanno coperto molti dei costi.
>>> Quest'anno abbiamo stessi problemi della prima edizione.
>>> Quello che chiediamo a livello nazionale ed internazionale ai membri
>>> e agli attivisti di realtà antifasciste e di contribuire allo
>>> sviluppo di questo movimento nei territori della ex-Jugoslavia
>>> attraverso la partecipazione al festival, come curiosi, musicisti o
>>> come organizzatori di un tavolo di discussione, di un work shop o di
>>> una proiezione, incrementando i contenuti e le modalità di
>>> relazione. Ovviamente sono ben accetti, consigli, aiuti, idee e
>>> supporto economico.
>>>
>>> Chiunque intenda mostrare solidarietà al terzo festival Antifa BiH è
>>> pregato di xontattarci a questa mail: kontakt@???
>>>
>>>
>>>
>>> report 2 festival antifa BHI
>>> http://emiliaromagna.indymedia.org/node/11098
>>>
>>> Kosta Abraševic era un poeta macedone della fine del secolo XIX di
>>> padre serbo e madre greca. La sua poesia divenne molto apprezzata
>>> fra le classi operaie e proletarie dell’ex-Jugoslavia per i
>>> contenuti rivoluzionari e socialisti in lotta contro le classi
>>> dirigenti e privilegiate.
>>> Dal poeta, che morì alla giovane età di 19 anni, prendono il nome
>>> diverse associazioni artistico-culturali della Serbia e
>>> Bosnia-Herzegovina tra le quali l’OKC Abraševic di Mostar, centro
>>> culturale giovanile e sede di incontri di realtà politiche non
>>> governative che promuovono arti e attività rivolte allo sviluppo
>>> dell’integrazione interculturale.
>>> Dopo essere rimasto chiuso per quasi 10 anni il centro, situato
>>> esattamente sulla linea del fronte su cui fino a 16 anni fa si
>>> battevano soldati croati e bosniaci, venne restituito alla città nel
>>> 2003 grazie all’impegno di gruppi non governativi e associazioni
>>> giovanili indipendenti che inizialmente ruotavano attorno al MIF
>>> (Mostar Intercultural Festival).
>>> Dopo 12 ore di viaggio attraverso la bellissima costa croata,
>>> colorata da svariati ritratti di famosi fascisti nazionali
>>> responsabili di massacri etnici ed ora abitanti del carcere
>>> internazionale di Den Haag, arriviamo finalmente a Mostar, la città
>>> conosciuta per i bombardamenti degli eserciti croati contro quelli
>>> musulmani ed il ponte che segna la divisione, sempre attuale, tra
>>> due etnie.
>>> Anno dopo anno i segni della guerra vengono lavati via da
>>> un’imperante capitalismo ed apertura verso l’occidente del consumo e
>>> delle multinazionali che, però, non sa trovare rimedio ad un tasso
>>> di disoccupazione pari al 60%. Qui, mentre le facciate dei palazzi
>>> vengono ricostruite, fiorisce la corruzione, la miseria e
>>> proliferano idee nazionaliste. Qui, mentre la città si riavvicina al
>>> suo fasto antico, vengono demoliti multiculturalismo e pacifica
>>> connivenza di tre religioni, un tempo simbolo dello splendore di
>>> questa terra.
>>> Su questo tappeto intrecciato di contrasti alcuni abitanti della
>>> città formano una resistenza culturale e l’OKC Abraševic pare una
>>> piccola isola di libertà, come nella serie a fumetti il villaggio
>>> gallico di Asterix e Obelix.
>>> In Bosnia ogni momento è buono per gustare della Pita agli spinaci
>>> servita con jogurt o turca caffa (caffè turco) e già dai primi
>>> momenti a tavola con un amico che vive a Mostar da dopo la guerra,
>>> emerge la difficile situazione per i giovani del posto. Indossare la
>>> maglietta Antifa o dimostrarsi attivi contro le discriminazioni
>>> etniche qui può essere difficoltoso, può causare problemi ed essere
>>> gay apertamente può costare parecchio.
>>> Quest’anno a Mostar si commemorano i 70 anni della resistenza
>>> antifascista. Nel 1941 la città contava una popolazione di 18.000
>>> abitanti e di questi, 6000 aderirono al movimento e si unirono per
>>> la rivolta. Diversamente da ogni altro posto anche le classi più
>>> danarose facevano parte del movimento antifascista e si occupavano
>>> di nascondere partigiani, munizioni, armi, comprare medicine e
>>> invitare i cittadini alla mobilitazione partigiana raggiungendo casa
>>> dopo casa.
>>> Grande importanza per il movimento assunse anche la squadra di
>>> calcio della città, composta da socialisti e operai ed in grado di
>>> coinvolgere un gran numero di appassionati. Molti dei suoi tifosi,
>>> nel 1936, combattevano in Spagna con le Brigate Internazionali e nel
>>> 1939 durante una partita di calcio fra il club di Mostar ed un altro
>>> di operai montenegrini i giocatori e i tifosi si organizzarono in
>>> una protesta contro il re iugoslavo e moltissimi, dopo gli scontri,
>>> finirono arrestati. Nel 1941, anno dell’insurrezione antifascista,
>>> 77 di questi giocatori morirono come partigiani.
>>> Oggi la popolazione è ancora in larga parte antifascista, ma non può
>>> liberamente manifestarlo perché se nella II guerra mondiale l’Ustaća
>>> perse contro i partigiani, nell’ultima guerra accadde il contrario.
>>> Oggi lo spirito dominante nella società balcana è basato sul
>>> fondamentalismo religioso ed il nazionalismo e chi vuole lavorare
>>> deve dimostrare una specifica appartenenza politica. “Come fanno i
>>> partiti politici a vincere le elezioni?” ci chiede Robi invitandoci
>>> a riflettere, “nessun partito ha un vero programma eppure si
>>> scambiano favori fra i partiti politici e i leader aziendali: voti
>>> per lavoro. Quando chiede lavoro la gente sa esattamente a quale
>>> partito deve dimostrare di appartenere”.
>>> La due giorni antifascista della città di Mostar, che anche
>>> quest’anno si tiene all’OKC Abraševic diviene luogo di incontri,
>>> proiezioni e discussioni storico-filosofico- politiche in un
>>> contesto intellettuale ed estremamente internazionale. Sono presenti
>>> infatti al meeting rappresentanti di tutti i balcani: croati di
>>> Pula, Rieka, Zagreb, serbi di Novisad, Belgrado e Zrenjanin,
>>> bosniaci di Sarajevo, Bihać, Jablanica, Vakuf assieme a tedeschi di
>>> Berlino (ALB-Antifaschistische Linke Berlin), belgi, messicani,
>>> italiani e austriaci.
>>> Uno dei laboratori del festival, tenuto da attivisti del Circolo
>>> Anarchico Berneri e dello Spazio Pubblico Autogestito XM24 di
>>> Bologna riguarda la serigrafia. Va ricordato che i partigiani che
>>> tenevano questa parte di Bosnia sotto controllo riuscirono a
>>> nascondere fino alla fine della seconda guerra mondiale una
>>> stamperia di giornali periodici e volantini che poi segretamente
>>> entravano nelle case di quasi ogni cittadino.
>>> Ulteriore contributo italiano al festival viene dai collettivi di
>>> mediattivisti indipendenti Teleimmagini e Insutv i quali hanno
>>> presentato i loro ultimi progetti, realizzati in relazione
>>> all’eccezionale afflusso di cittadini appartenenti ai paesi del Nord
>>> Africa e allo stato di emergenza umanitaria decretato dal Governo
>>> Italiano il 12 febbraio 2011.
>>> Anarchici, comunisti, socialisti, marxisti, leninisti, autonomi,
>>> anarco-vegan, tifosi antifascisti insieme per trovare un
>>> denominatore comune e sviluppare un metodo per combattere il
>>> fascismo, nazionalismo e fondamentalismo e chiaramente per
>>> connettersi meglio, diffondere informazione ed ispirare i più
>>> giovani dell’ex Yugoslavia, oggi pochissimo coinvolti nella vita
>>> politica perché alienati dai processi di ricostruzione
>>> L’evento si conclude sulle note di frastornante musica punk di band
>>> croate serbe e bosniache le quali, assieme a tutti i partecipanti
>>> hanno contribuito a mettere i semi della resistenza in un paese che
>>> al momento pare molto lontano dalla speranza di una vita in libertà.
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