Author: felipe Date: To: critical mass Roma Subject: [cm-Roma] OT: G8 2001,
condanne ai manifestanti: cinque subito in carcere
In Cassazione pene tra i sei e i quattordici anni. Gli altri cinque
subiranno un nuovo processo dappello, ma solo sulla concessione delle
attenuanti. /dal corriere della sera)
13 luglio 2012 - 21:00
E arrivata poco dopo le 20 la sentenza della Cassazione nei confronti di
dieci manifestanti al G8 genovese accusati di devastazione e saccheggio. Già
stasera, undici anni dopo i fatti, finiranno in carcere in cinque, dove
dovranno scontare tra i 6 e i 14 anni di reclusione. Tre di loro hanno visto
ridursi di alcuni mesi la pena rispetto a quanto deciso in secondo grado, ma
poco cambia.
Restano liberi gli altri cinque, per cui la suprema corte, pur
riconoscendoli comunque colpevoli di devastazione e saccheggio, ha disposto
il rinvio ad un nuovo processo dappello, nel quale i giudici saranno
tuttavia chiamati a riesaminare il caso esclusivamente riguardo alla
concessione delle attenuanti.
Sono state ridotte dalla Cassazione le pene alla maggior parte dei no global
accusati di devastazioni e saccheggi nel corso delle manifestazioni anti G8
avvenute a Genova nel luglio 2001. Lo ha deciso la Prima Sezione Penale
della Cassazione, che ha confermato in toto, invece, la condanna d'appello
per soli due imputati. Tutti, però, sono stati riconosciuti responsabili del
reato di devastazione e saccheggio.
RINVIO - La Cassazione ha reso più miti 8 condanne ad altrettanti
manifestanti per le devastazioni avvenute il 20 e 21 luglio 2001 durante il
G8. Nel dettaglio, la prima sezione penale, dopo tre ore di camera di
consiglio ha annullato con rinvio la sentenza della Corte d'Appello di
Genova del 9 ottobre 2010 limitatamente alla mancata concessione delle
attenuanti generiche nei confronti di Carlo Arculeo (in appello 8 anni), per
Carlo Cuccomarino (8 anni) per Antonino Valguarnera (8 anni). Finotti a
dieci anni e nove mesi e Dario Ursino a sette anni.
IMPUTATI - Per questi cinque imputati, i giudici d'appello genovesi dovranno
riesaminare il caso esclusivamente sulla mancata concessione delle
attenuanti. La Cassazione, poi, ha diminuito la pena inflitta a Luca
Finotti, Marina Cugnaschi (dodici anni e tre mesi), Vincenzo Vecchi (tredici
anni e tre mesi) e Francesco Puglisi (quindici anni), annullando senza
rinvio la condanna esclusivamente per il reato di detenzione di bottiglie
incendiarie, che ha ritenuto assorbito nel resto delle contestazioni. Per
Puglisi, dunque, la pena è stata diminuita di un anno, per Finotti,
Cugnaschi e Vecchi di nove mesi ciascuno. Confermate, invece, le condanne
inflitte ad Alberto Funaro (dieci anni di reclusione) e Ines Morasca (sei
anni e sei mesi), i cui ricorsi sono stati rigettati.
ATTENUANTI - La Cassazione, pur diminuendo le pene, ha reso immediatamente
esecutive le condanne. Si apriranno le porte del carcere per Alberto Funaro,
Ines Morasca, Marina Cugnaschi, Vincenzo Vecchi e Francesco Puglisi.
Restano, invece, in libertà Carlo Arculeo, Carlo Cuccomarino, Luca Finotti
(al quale la suprema corte ha scontato la pena di nove mesi), Dario Ursino e
Antonino Valguarnera, per i quali i giudici di Piazza Cavour hanno disposto
un nuovo processo d'appello inerente la mancata concessione delle
attenuanti.