Mercoledì 6 giugno dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale di 
genova, 523° ora in silenzio per la pace.
Incollo il volantino che verrà distribuito
Altre info su 
www.orainsilenzioperlapace.org
*_spese militari_*
*_Segnala gli sprechi, istruzioni per l’uso_*
*A//*/come aerei da guerra: *10 miliardi di euro* per novanta 
cacciabombardieri F-35 /
/e 5 miliardi per completare la flotta di novantasei caccia Eurofighter/
*B */come blindati: *1,6 miliardi* per duecentocinquanta carri Freccia/
*D*/come droni: *1,3 miliardi* per otto aerei senza pilota/
*E */come elicotteri da guerra: *4 miliardi* per cento elicotteri Nh-90/
*G */come guerra in Afghanistan: *800 milioni* all’anno/
*M */come manutenzione: *1,4 miliardi* all’anno per spese di esercizio 
mezzi e strutture/
/e formazione personale/
*N */come navi da guerra: *5 miliardi* per dieci fregate multiruolo 
‘Fremm’ e 1,5 miliardi/
/per due fregate ‘Orizzonte’/
*P */come programmi informatici militari: *12 miliardi* per il sistema 
digitale /
/dell’esercito ‘Nec’/
*S */come sommergibili: *1 miliardo* per due sottomarini U-212/
*U */come uomini: *9,4 miliardi* di euro all’anno di spese per gli 
stipendi del personale/
(fonte RESET ITALIA)
*_LA RICONVERSIONE CHE MANCA NEL DDL DIFESA_*
La presentazione in parlamento del disegno di legge sulla revisione 
della spesa militare, tutto fa fuor che le due cose che avrebbe dovuto 
mettere nero su bianco: definire chiaramente i tagli al bilancio delle 
Forze armate, che invece ne esce niente affatto ridotto ma semmai 
rafforzato,e definire quali obiettivi deve avere oggi un esercito 
"moderno". Ecco perché il dibattito sulle operazioni in corso e sui 
conflitti nei quali l'Italia è coinvolta dovrebbe rientrare a pieno 
titolo nella discussione parlamentare di questi giorni
Negli ultimi anni, mentre l'investimento nel settore civile afgano 
diminuiva costantemente, la spesa militare italiana in Afghanistan è 
costantemente aumentata arrivando a raddoppiarsi e passando *da un 
milione di euro al giorno a due.*
Il ritiro comunque ci sarà e genererà un risparmio cospicuo sul cui 
futuro nulla sappiamo. Questi fondi saranno reincamerati dal Tesoro?
Andranno a coprire la spesa logistica del ritiro o l'aumento del costo 
unitario per ogni singolo soldato che ancora si troverà in Afghanistan 
alla fine del 2014 o negli anni a venire (per la formazione 
dell'esercito afgano, si dice)? O andranno a finire nelle casse 
dell'esercito per rafforzarne la revisione?
Alla fine dell'anno scorso il network Afgana, la Rete italiana per il 
Disarmo e la Tavola della pace, hanno lanciato una campagna *per la 
riconversione di almeno il 30% del risparmio che si otterrà col ritiro 
dei militari dall'Afghanistan perché sia reinvestito in attività di 
cooperazione civile in quel Paese*
Vincolare il risparmio ottenuto col ritiro alla ricostruzione, è l'unico 
modo per dare dignità a un percorso oscuro generato dagli anni bui della 
guerra al terrore, un'emergenza costante che ha spesso sottratto ai 
parlamenti europei e alla società civile il diritto di interrogarsi 
prima di agire.
(fonte :”il manifesto”)