Mercoledì 9 maggio dalle 18 alle
        19 sui gradini del palazzo ducale di Genova, 519° ora in
        silenzio per la pace.
        Incollo il volantino  che verrà distribuito.
        Altre info su www.orainsilenzioperlapace.org 
      
    
    Lettera
            aperta al Presidente della Repubblica Giorgio
            Napolitano
     
    con l’approssimarsi del 2
          giugno I pacifisti e le
          pacifiste dell' "ora in silenzio per la pace" condividono e
          fanno
          propria questa lettera aperta,  proposta
          dal:. Centro per la Pace e la
        Nonviolenza “Rachel Corrie”
    La festa nazionale della
        Repubblica ricorda una data
        importante per l'Italia: il 2 giugno 1946. Quel giorno i
        cittadini e per la
        prima volta nella nostra storia le cittadine furono chiamati non
        solo a
        scegliere fra repubblica o monarchia, ma anche ad eleggere i
        componenti
        dell'Assemblea costituente che doveva redigere la nuova carta
        costituzionale.
    Ogni 2 giugno, quindi, quando
        celebriamo la Festa
        della Repubblica, festeggiamo anche le origini della nostra
        Costituzione
        repubblicana, i cui principi fondamentali, improntati alla
        libertà e
        all'uguaglianza, sono enunciati nei primi dodici articoli, in
        uno dei quali,
        l'undicesimo, si ripudia la guerra come strumento di offesa e
        come mezzo di
        risoluzione delle controversie internazionali.
    Perché, allora, dovremmo
        festeggiare la festa del 2
        giugno con le parate militari, la sfilata della armi, la mostra
        degli ordigni
        bellici? I militari celebrano già la loro festa il 4 novembre.
        La parata
        militare in occasione della Festa della Repubblica non è che una
        vacua
        esibizione di forza, imprime un marchio militarista e
        nazionalista su una
        Repubblica che ripudia la guerra, banalizza e svuota di senso i
        valori
        fondativi della Costituzione.
    Costituisce inoltre uno spreco
        insensato di denaro nel
        momento in cui si chiedono sacrifici soprattutto a chi meno è
        colpevole del
        disastro economico in cui ci troviamo.
    Noi crediamo che la Festa della
        Repubblica debba
        invece celebrare l’Italia che “ripudia la guerra”, l'Italia che
        riconosce i
        diritti inviolabili di tutti i cittadini, senza distinzione di
        sesso, di razza,
        di lingua, di religione, di opinioni politiche,di condizioni
        sociali e
        personali. L'origine stessa della nostra Costituzione, che come
        disse Piero
        Calamandrei, è da ricercarsi “dovunque è morto un Italiano per
        riscattare la
        libertà e la dignità», oltre ad essere per noi motivo di
        orgoglio, dovrebbe
        costituire anche uno stimolo a riprendere idealmente il
        testimone che ci hanno
        lasciato quegli Italiani morti per la libertà e la dignità. 
    La Festa della Repubblica dovrebbe
        per questo essere
        una giornata in cui le Italiane e gli Italiani riflettono sui
        principi
        fondamentali della Costituzione repubblicana e ne promuovono
        l'attuazione
        concreta, nella continuità con la bella politica, intesa come
        l'amministrazione
        della "polis" per il bene di tutti, di cui hanno dato prova i
        padri
        costituenti. 
    A Lei, Signor Presidente della
        Repubblica, chiediamo
        per questi motivi di abolire la parata militare del 2 giugno,
        nell'adesione al
        senso e ai principi autentici della Festa della Repubblica.
    Ovada, 2
        maggio 2012
    Centro per
        la Pace e la Nonviolenza “Rachel Corrie”
    Piazza Cereseto 7, 15076
        Ovada (Al)
    tel. 0143 835206
    
www.centropacecorrie.it  e-mail: segreteria@???