Author: Arturo Di Corinto Date: To: hackmeeting Subject: Re: [Hackmeeting] Come demonizzare Tor con titoli terroristici:
Sesso, droga e armi la faccia cattiva del web
Ram--
io non la vedo così. Perchè leggo l'articolo in un contesto, sia della
linea editoriale di Repubblica che del giornalismo di Riccardo Luna.
> Dai Arturo. E` un tipico esempio di pessimo giornalismo.
> Ha chiaramente demonizzato lo strumento web, facendo allarmismo inutile.
Cominciamo dal titolo: "Sesso, droga e armi. la faccia cattiva del web".
Giò il titolo presuppone che ci sia una faccia buona del web. MI pare
evidente. Soprattutto per chi l'articolo lo legge online.
Poi racconta i due lati della mela sul *darkweb*: "non sappiamo dov'è,
perché è in quella sconfinata zona oscura della rete dove arrivano
solo i più esperti. I temerari. Gli amanti della libertà a costo della
vita. E i contrabbandieri di ogni tipo."
Su *Tor*: "Tor è uno strumento per diventare invisibili: lo puoi usare
per la libertà. Oppure per vendere cocaina e bombe"
> Allarmismo che purtroppo produce tante di quelle chiacchere dalle quali
> da sempre cerchiamo di difenderci, non perche` non esista il problema,
> ma perche` viene scritto male e quindi fa passare un concetto
> completamente sbagliato. Bisogna stare attenti a come si cerca di
> passare certi concetti quando si scrive di questi argomenti IMHO.
Scritto male? Forse. DI sicuro poteva essere scritto meglio.
E' passato un concetto sbagliato? Non secondo me per i motivi detti sopra.
Anzi, poichè viviamo un momento in cui tutti sono esperti di tutto e
Internet è diventata la panacea di tutti i problemi, dire che il
crimine esiste in strada come nel mondo digitale è una cosa utile
secondo me.
Inoltre io finora, a parte Vecna, non ho letto argomentazioni sul
perchè certi concetti espressi nell'articolo siano sbagliati, a parte
un generico giudizio per il quale Luna, l'uomo di Internet for Peace,
avrebbe "demonizzato" Internet.
Se me li dite mi fate un piacere.
> ram