Il 12/03/2012 17.25, Fabio Pietrosanti (naif) ha scritto:
> On 3/12/12 4:12 PM, Jaromil wrote:
>> > On Mon, 12 Mar 2012, Arturo Di Corinto wrote:
>> >
>>> >> che siparietto comico... mi sono ammazzato di risate....
>> >
>> > come disse Cantsin a Berlino un mese fa circa:
>> >
>> > Anonymous e' il nuovo Punk! :^D
> Sarà ma penso che il fenomeno anonymous stia danneggiando in modo
> irreparabile l'hacking, mescolando iniziative irresponsabili di
> anarcho-lulz con temi di stampo politico.
>
> In tutto questo la dichiarazione di intenti di operare per "la liberà di
> espressione e di comunicazione" diventa una barzelletta perchè il
> risultato è che l'hype generato alla fine della fiera:
>
> - si muove su driver di spettacolarizzazione di script-kiddie (il leak
> come defacemente dell'epoca dei social network)
>
> - stimola gli investimenti in strumenti giuridici e tecnologici per il
> tecno-controllo
>
> - crea ansia sui temi di security nelle masse che quindi avvallano le
> azioni di contrasto
>
> - raffina la collaborazione cross-border (riduce la sovranità di ogni
> nazionel del cyberspazio)
>
> In buona sostanza il risultato è diametralmente opposto a quello che
> sarebbe l'understanding dell'obiettivo proposto.
>
> E direi diametralmente opposto a chiunque abbia promosso o promuova
> tematiche di cultura libera vicina al mondo dell'hacking.
>
> Detto questo le iniziative anonymous spesso fanno sorridere, ma
> contestualizzate in una dimensione reale di quale è l'apporto alla
> crescita dello spazio digitale, penso che stiano creando dei danni
> irreperabili.
+1 ... completamente daccordo
*Federico Capoano*
Web Designer & Web Developer
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