Author: Eugenio Baronti Date: To: FORUM LUCCA, staff Subject: [Forumlucca] I: BENI COMUNI chi li difende? un appello di SEL
Viviamo un passaggio politico estremamente delicato e critico, i beni comuni
sono nel mirino del sistema economico finanziario dominante e la loro
privatizzazione è richiesta con insistenza da BCE e FMI. La democrazia è
considerata ormai incompatibile con questo sistema in crisi. Nella primavera
scorsa quasi 27 milioni di elettori italiani hanno chiesto con forza che i
beni comuni essenziali e vitali siano sottratti alla logica mercantile
perché non sono una merce qualsiasi e questo vale in primo luogo per il
servizio idrico integrato ma anche per tutti i servizi pubblici essenziali
compresa la gestione dei rifiuti.
Nella più completa disinformazione, e nellassenza di ogni confronto
democratico fra le forze politiche e sociali, la Regione Toscana sta
procedendo alla istituzione di un solo ATO regionale per il servizio idrico
e a tre grandi ATO per i rifiuti prevedendo un unico gestore dellintero
servizio dallo spazzamento, alla raccolta fino allo smaltimento finale con
una tariffa unica e con lingresso, per una quota non inferiore al 40%, di
un socio privato.
Sinistra Ecologia Libertà non ci sta perché costituire un unico gestore
presuppone un sistema unico industriale e gestionale standardizzato che vale
per tutti i comuni serviti e questo sarà possibile solo con il sistema
attuale tradizionale tutto automatizzato che raccoglie i rifiuti conferiti
in forma anonima nei cassonetti lungo la strada per portarli agli impianti.
Impianti funzionali ovviamente a questo modello di consumo e a questo
modello industriale: Inceneritori e discariche.
Dietro a questa impostazione cè lideologia liberista della crescita
infinita che domina questo nostro sistema di sviluppo, cè la convinzione,
e lauspicio, che i rifiuti non possono diminuire perché, se così fosse,
sarebbe un disastro a livello economico, vorrebbe dire entrare in una fase
lunga di recessione senza più margini di crescita dei consumi e, per un
modello produttivo e di sviluppo che si fonda sul consumismo sfrenato, sulla
cultura dellusa e getta, del più consumi, più si cresce, questa
prospettiva nemmeno viene presa in considerazione. Le politiche di
prevenzione e di riduzione dei rifiuti e le raccolte differenziate sono
considerate da lorsignori aggiuntive, al massimo integrative di un sistema
altro, un fastidioso tributo da pagare per fare contenti un po di
ambientalisti e sinistrorsi.
Noi diciamo che vogliamo fin da oggi iniziare una graduale fase di
transizione dallattuale sistema verso un nuovo sistema di gestione che si
fonda su uninsieme di buone pratiche virtuose di prevenzione, riduzione,
differenziazione dei rifiuti alla fonte, allo scopo di recuperare e
riciclare quanto più materia possibile per riportarla a nuova vita
attraverso un sistema impiantistico moderno e innovativo perché con questo
sistema si costruisce responsabilità sociale, si fa crescere il senso
civico, la partecipazione dei cittadini e si ottengono grandi benefici
ambientali, occupazionali ed economici.
Se scegliamo la raccolta differenziata porta a porta come il sistema di
raccolta verso il quale tendere, allora cè bisogno che la società di
gestione del servizio, sia il più vicino possibile ai suoi cittadini utenti,
conosca bene il territorio fin negli angoli più periferici e nascosti,
sappia progettare e gestire un sistema di raccolta tagliato su misura sulle
caratteristiche territoriali, rispettoso delle sue specificità.
Il sistema di raccolta attuale può essere un sistema standard uguale
ovunque, da Piombino alla Lunigiana alla lucchesia e per gestirlo basta una
sola azienda con un piano industriale unico e una attrezzatura tecnica
unica.
Il sistema di raccolta Porta a porta invece per funzionare e ottenere
consenso popolare non può essere assolutamente standardizzato e replicato
uguale dappertutto, non esiste un modello unico, esistono tanti modelli
diversi perché una cosa è fare il porta a porta in un centro storico
medievale, piuttosto che in una moderna periferia piena di grandi casermoni
e ad alta concentrazione abitativa, unaltra è organizzarlo in una zona
rurale, o montana o collinare, esisto probabilmente 111 modelli simili ma
diversi.
Eugenio Baronti
responsabile nazionale rifiuti Forum SEL Beta
Su queste problematiche fondamentali per la qualità della vita e del nostro
futuro invitiamo tutte le forze politiche e sociali i cittadini a
partecipare al confronto che inizieremo in forma pubblica :
ACQUA, TERRITORIO, ENERGIA, ARIA
BENI COMUNI CHI LE DIFENDE ?
VENERDI 18 NOVEMBRE
ORE 21,00 AI DIAVOLETTI
VIA STRADONE 302 CAMIGLIANO CAPANNORI
Ne discutiamo con:
Grazia Francescato coordinamento nazionale SEL
Piero Franceschini Vice Sindaco di Porcari
Luca Menesini Vice sindaco di Capannori
Alessandro Tambellini candidato Sindaco comune di Lucca
Eugenio Baronti responsabile nazionale rifiuti ForumSelBeta