I NEONAZISTI DI LEALTA’ E AZIONE
 APRONO UNA SEDE IN VIA DANTE 5 A MONZA.
 
 L’apertura della sede monzese di Lealtà e Azione (preannunciato da un 
 improbabile video di lancio 
 
http://www.youtube.com/watch?v=xfliVqfRAAA&feature=player_embedded) 
 rende indispensabile fare un po’ di chiarezza su chi si nasconda dietro 
 a questa fantomatica associazione, il cui nome suona enigmatico e la cui 
 storia necessita di essere conosciuta a fondo, meritando i cinque minuti 
 necessari alla lettura di questo testo.
 
 Sul loro sito si presentano come una libera associazione di promozione 
 culturale e sociale che vuole costituire una comunità etica, al tempo 
 stesso politica, spirituale ed intellettuale, unendo uomini e donne in 
 una comunione di intenti, d’ideali e d’azione, che agiscono 
 volontariamente nella società con spirito Militante, ovvero con fede, 
 senso del sacrificio, disciplina e senza ricercare utili materiali o 
 profitti personali, perché animati da una concezione etica della vita 
 che si riassume nel rispetto dei Valori tradizionali, nel senso 
 dell’onore e nel rifiuto del compromesso sistematico.
 
 Un fiume di parole e retorica che cela una realtà ben nota a chi a 
 Milano (e non solo) già ha dovuto confrontarsi con questa “associazione” 
 e si è impegnato in un’opera di informazione circa l’identità e la 
 pericolosità degli individui che vi operano all’interno. La strategia 
 con cui questi soggetti provano a insinuarsi nel tessuto sociale e a 
 raccogliere consenso si basa sulla promozione sporadica di iniziative 
 contro la pedofilia o la droga, iniziative animaliste, etc… tematiche 
 attraverso le quali cercano una breccia per recuperare nuovi adepti per 
 l’associazione. In verità a Milano la loro sede di viale Brianza 20 
 (dagli associati definito “avamposto contro l’immigrazione e gli 
 zingari”) è stata inaugurata il 28 ottobre 2010 con una conferenza in 
 onore dell’ex generale belga delle SS Lèon Degrelle, condannato da un 
 tribunale del proprio Paese come criminale di guerra. Questo episodio 
 smaschera già da solo la matrice neonazista dell’associazione, ma 
 approfondendo l’inchiesta si percepisce molto meglio lo strettissimo 
 legame tra Lealtà e Azione e l’anima più violenta, razzista e pericolosa 
 della galassia della destra estrema e xenofoba internazionale: gli 
 Hammerskin (
http://www.hammerskins.net/).
 
 La setta neonazista degli Hammer è nata a livello internazionale a metà 
 degli anni Ottanta da una costola del Ku Klux Klan. Sul territorio 
 milanese, oltre ad avere aperto la sede di viale Brianza, gestisce la 
 Skinhouse  (
http://www.skinhouse.info/) a Bollate, punto di riferimento 
 dei militanti di Lealtà e Azione prima dell’apertura della loro sede 
 indipendente 
 (
http://destrapermilano.blogspot.com/2011/01/milano-lealta-e-azione.html). 
 Gli Hammerskin si considerano l’elité  del mondo neonazista, per la 
 loro “fedeltà ai valori” e “l’amore per le tradizioni”. Sono i più 
 decisi fautori della “supremazia della razza bianca”.  Simbolo, tatuato 
 sul corpo dopo un lungo percorso iniziatico, i due martelli in marcia 
 tratti dal film The Wall, in cui Alan Parker veste d’immagini le musiche 
 dei Pink Floyd. Ma gli Hammerskin ne rovesciano il senso e le 
 intenzioni: il loro doppio martello rappresenta la forza irresistibile 
 in marcia per abbattere i muri che proteggerebbero le minoranze etniche 
 e religiose che minano la Tradizione e la supremazia della Nazione 
 bianca. L’innumerevole elenco di aggressioni (anche mortali) di cui si 
 sono resi protagonisti in America e in Europa (inclusa Milano) è 
 facilmente reperibile sul web e non lascia spazio a fraintendimenti 
 (
http://www.osservatoriodemocratico.org/page.asp?ID=2970&Class_ID=1004).
 
 Per la cronaca, il Consiglio Regionale della Lombardia (che certamente 
 non fa dell’antifascismo una delle proprie principali bandiere) ha 
 votato ad aprile una mozione che richiede la revoca dell’assegnazione da 
 parte dell’ALER a Lealtà e Azione dei locali della sede milanese di 
 viale Brianza. Questa circostanza fa riflettere sulla pericolosità di 
 questo tipo di luoghi di aggregazione e degli ideali proposti (per i 
 quali, a marzo, a Magenta, l’amministrazione comunale ha negato 
 l’utilizzo delle sale pubbliche per lo svolgimento di iniziative 
 promosse da Lealtà e Azione).
 
 Anche a Monza metteremo in campo un percorso di sensibilizzazione (a 
 partire dal quartiere in cui hanno provato a insediarsi) finalizzato a 
 bloccare quanto prima le attività di uno spazio concesso a chi si ispira 
 all’ideologia nazista, condannata dalla Storia, e che a Monza non ha mai 
 trovato cittadinanza: invitiamo tutti a una mobilitarsi per un’immediata 
 chiusura della sede di Lealtà e Azione seguendo le iniziative che 
 saranno a breve messe in campo da chi rigetta il riemergere di ideali 
 fascisti e nazisti.
 
 A.N.P.I Monza sezione “Gianni Citterio”
 F.O.A. BOCCACCIO 003, Monza, boccaccio.noblogs.org  
 boccaccio@???
 PARTIGIANI IN OGNI QUARTIERE, Milano, poq.noblogs.org