Re: [Hackmeeting] "google plus" che? (spunto 3/3)

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Author: Anathema
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To: hackmeeting
Subject: Re: [Hackmeeting] "google plus" che? (spunto 3/3)
On 07/09/2011 11:46 PM, Elettrico wrote:
> parlate di FB come di una roba che durerà quanto il cristianesimo. ora,
> partendo dal presupposto che il cristianesimo durerà meno di quanto sia
> durato il pantheon degli dei egizi, secondo me non vi rendete conto che
> fb sparirà superato da qualcosa d'altro nel giro di qualche anno.
> le stesse polemiche c'erano con myspace, minchia troppo dobbiamo fare
> myspace alternativo, minchia murdoch bastardo ci ruba tutto, mo'
> myspace se lo filano in 4 che c'è fb.
> ma qualcuno di voi se lo ricorda geocities? al tempo c'erano quelli che
> dicevano che era una merda, era privato, meglio i serverini di provider
> più o meno compagni fatti nel sottotetto delle case ecc ecc...


Si`, questo e` vero, ma fino ad un certo punto. Gli strumenti precedenti
erano solo una vetrina "statica", dove gli utenti proprietari della
pagina condividevano roba e chi leggeva/seguiva era passivo: i contenuti
li creava uno e ne fruivano molti.
Con i social network invece la cosa e` differente: i contenuti li
producono molti e ne fuiscono molti, quindi anche senza sforzo la tua
bacheca e` piena di roba di altri ed il tuo spazio resta vivo. Questa e`
una cosa fondamentale, una roba che non cadra` tanto facilmente.

> cioè io vedo la storia che si ricicla, cambiano gli strumenti, ma c'è
> sempre l'onda di quello di punta, la polemica che è evil, tutti che lo
> usano perchè cmq sticazzi è più comodo, più facile e più veloce di
> quello che c'era prima e così via.


Sicuro sorgeranno altri social network, magari piu` fichi di FB, ma
abbatterlo (o fargli fa` la fine de myspace) lo vedo sempre difficile
per la viralita` con cui ti tira dentro (v. anche email di tn).
spodestarlo
> quoto in toto quello che ha scritto gizero, che si perde continuamente
> di vista, perchè non si può far finta di niente e dire che fb è merda:
> esso è uno strumento comunicativo "cattivo", ma che svolge
> perfettamente il compito per il quale è stato pensato, ovvero
> permettere alla gente di soddisfare la sua voglia di mettersi in
> vetrina, di essere voyeur o semplicemente di comunicare, facendo in
> contemporanea tanti soldi all'impresa che lo gestisce. fra qualche anno
> sarà qualcos'altro e amen.


Ma sta voglia, siamo sicuri che sia "reale" ? Cioe` quanto e` indotta e
quanto e` vera? Perche` io penso che se tale esigenza sia reale, allora
FB ha svoltato in quanto ha saputo analizzare questo bisogno ed ha
creato un prodotto eccellente, quindi da "cattivissimo" diventa solo "un
po` stronzo", perche` cmq permette di soddisfare un bisogno, che poi ci
lucra vabe niente e` gratis, lo sappiamo, ma ci sono cosi` tante
speculazioni e lucri nella vita vera che questo mi sembra accettabile.

Se invece tale bisogno non esisteva, o quanto meno non era cosi`
accentuato, allora FB e` IL MALE in quanto ha indotto il bisogno di
comunicare, di farsi sentire/vedere, di condividere la propria
vita/idee/sarcazzi con gli altri, come se fosse una droga, rendendo
tutti dipendenti e schiavi. E ci guadagna pure ventuordiciliemila
dollari, l'infame.

> tra l'altro sfatiamo anche questo mito dell'uso consapevole: ci mettono
> 4 secondi a raccogliere informazioni e fare un data mining che scopre
> chi sa dietro all'account "pippo franco" per cui l'uso consapevole è
> solo una scelta: il gioco vale la candela? ognuno per sé ha la
> risposta. per esempio io e asbesto siamo su fb con nome e cognome e
> nick, tanto non sarebbe passato molto tempo prima che le cose venissero
> collegate...


Quoto in toto.

> il punto chiave è che ci controllano come cazzo gli pare incrociando
> mille dati, e che fb è solo un pezzetto di questi dati, e che se non
> c'è fb c'è qualcosa d'altro, identificare fb come il nemico e
> addirittura salutare come qualcosa di migliore g+ (su cui ho già
> l'account ovviamente) è delirante:


Certo che FB e` un pezzetto, ma noi dobbiamo cercare di contrastare, nel
nostro piccolo e nell'individualita`, anche le piccole cose: perche` e`
nelle piccole cose e nel quotidiano che si combatte, che piano piano si
costruisce qualcosa di piu` grande e piu` duraturo.

>
> insomma, è carino discutere di fb, ma la privacy, la raccolta dati ed
> il loro uso credo siano argomenti da trattare a tutto tondo, e 20 nerd
> che usano un tool per pubblicare su fb status steganografati con
> importanti messaggi secondo me fanno solo qualcosa di inutile, perchè
> non apporta niente e perchè a questo punto non ha senso utilizzare fb.


Infatti.

> diversamente ha un senso utilizzare fb per diffondere idee sulla
> privacy, anche contro fb stesso, con un account collettivo (ripeto,
> luther blissett per esempio lo è) o no, ma diffondendo in maniera
> semplice e chiara il messaggio attraverso gli strumenti stessi che ci
> sono, oppure decidere di non usarli.

Si` ma cosi` si ricade nella solita storia: sei contro uno strumento e
lo usi? Io lo vedo ipocrisia.

Decidere di non usarli? Credo sia la scelta di parecchi di noi.
Insomma, se uno entra in FB secondo me non ha proprio senza fare
propaganda contro-FB, si rischia di cadere nel ridicolo.

Se entri in FB e` perche` hai valutato il compromesso: comunicazione vs
privacy, visibilita` vs anonimato, a prescindere da nomi finti e vita
finta, che sta storia dei faker regge ma fino ad un certo punto, visto
che FB ti spinge quasi inconsapevolmente a trasporre la tua vita reale
li`, in digitale.


--
Anathema

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