Author: Marco Calamari Date: To: hackmeeting Subject: Re: [Hackmeeting] Repubblica.it
On Mon, 2011-06-27 at 10:53 +0200, tibi wrote: > Il 26/06/2011 17.38, Arturo Di Corinto ha scritto:
> > Stallman, hacker e indignati
> > "Società digitale, quanti rischi" A Firenze il 14esimo Hackmeeting italiano.
> > Con il filosofo del software libero
>
> ha ha ha, il filosofo? beh la mia personalissima impressione è che lui
> sia un testa di legno. Ha avuto una grande intuizione e l'ha resa
> concreta, e di questo gliene va dato merito. Per il resto è una delle
> persone meno intelligenti che io abbia mai intervistato.
La mia impressione e' che, dando per scontato le tue capacita'
di intervistatrice, tu abbia prima di lui intervistato solo
macigni, statue ed amebe.
Stallmann e' una tra le poche persone che abbia cambiato il mondo
dell'informatica solo in meglio negli ultimi vent'anni.
Torvalds, Gates, Jobs, Zuckenberg e gli altri lo hanno cambiato in
peggio, e quello di buono che hanno fatto e' comunque niente rispetto
a quello che ha fatto lui.
Pensi davvero che basti un'intuizione? Era uno dei migliori
programmatori del TMRC al MIT, ai tempi dei PDP
Solo un genio monomaniacale come lui poteva mantenere viva la
spinta delle licenze libere.
Ti sei mai soffermata a pensare cosa sarebbe il mondo
dell'informatica oggi se la GPL e la FSF non esistessero?
Se vogliamo vederla invece da un punto di vista umano, lui
certamente patisce le conseguenze del fatto di essere cosi,
e noi invece godiamo dei benefici che solo il suo caratteraccio
(vogliamo chiamarlo cosi'?) gli ha permesso di ottenere.
Lo hai percepito durante l'intervista all'uomo?
No, da quello che dici no.
Lo preferivi politically correct, femminista, biondo e con gli
occhi azzurri?
Perche' no? ma da questo fargliene una colpa .......