[Sexyshock] Referendum, femminismi, beni comuni

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Author: bruta femcom
Date:  
To: sexyshock, brutafemcom
Subject: [Sexyshock] Referendum, femminismi, beni comuni
Bruta & the FemCom

siamo le FemCom
perché
siamo femministe
e vogliamo lottare per i beni comuni

ci chiediamo
che relazione c'è tra femminismo e beni comuni

pensandoci e ripensandoci
abbiamo elaborato un vademecum:
il vademecum delle FemCom
abbiamo messo per punti
quello che immaginiamo
un orizzonte comune per tutte
e per le forme della convivenza

è un eden terrestre
non un paradiso celeste
(per il quale rimandiamo al sito www.god.com)

la nostra idea di femminismo dei beni comuni
non è declinabile in termini essenzialisti
bensì come agire politico delle donne:
non pensiamo che ci sia una relazione privilegiata
tra "donne e Natura"

vogliamo proporre una nuova visione dei beni comuni
che apra uno spazio di discussione
sul nesso tra
produzione riproduzione relazione e autodeterminazione
questione antica

forse per questo il nostro nome guarda alla storia
dalla tirannicida Bruta ai Commoners

brutalmente vostre

http://feministcommoners.tumblr.com/
http://feministcommoners.tumblr.com/post/6347903480
http://feministcommoners.tumblr.com/post/6347898313







Il giorno 09 giugno 2011 14:01, <sexyshock-request@???> ha
scritto:

> Invia le richieste di iscrizione alla lista Sexyshock all'indirizzo
>        sexyshock@???

>
> Per iscriverti o cancellarti attraverso il web, visita
>        https://www.autistici.org/mailman/listinfo/sexyshock
> oppure, via email, manda un messaggio con oggetto `help' all'indirizzo
>        sexyshock-request@???

>
> Puoi contattare la persona che gestisce la lista all'indirizzo
>        sexyshock-owner@???

>
> Se rispondi a questo messaggio, per favore edita la linea dell'oggetto
> in modo che sia più utile di un semplice "Re: Contenuti del digest
> della lista Sexyshock..."
>
>
> Argomenti del Giorno:
>
>   1. Europride Roma 2011. Spezzone autodeterminato
>      (Restituta Castiello)
>   2. a gay girl in damascus? (astronauta)

>
>
> ----------------------------------------------------------------------
>
> Message: 1
> Date: Wed, 08 Jun 2011 16:12:28 +0200
> From: Restituta Castiello <rcastiello@???>
> To: Partecipa@???, al@???,
>        "progetto::Sexyshock:"@???:
>        <sexyshock@???>
> Subject: [Sexyshock] Europride Roma 2011. Spezzone autodeterminato
> Message-ID: <4DEF834C.8090701@???>
> Content-Type: text/plain; charset="utf-8"; Format="flowed"

>
>
> Europride Roma 2011
> La nostra identità non è nazionale!
>
> Il coordinamento Facciamo Breccia sfilerà per le vie di Roma durante
> l'Europride 2011 rivendicando autodeterminazione, liberazione, laicità,
> antifascismo, antirazzismo e antisessismo.
> Nel giorno in cui i movimenti LGBTIQ europei si danno appuntamento in
> Italia per la consueta sfilata dell'orgoglio, pensiamo sia quanto mai
> necessario partecipare a questo percorso rilanciando i ragionamenti
> politici che abbiamo sempre prodotto e dai quali ci posizioniamo come
> femministe, lesbiche, trans e gay di fronte al pensiero unico del
> neoliberismo, all'Europa dei mercati, al trattato di Schengen e alle
> politiche razziste e securitarie. Essere europee/i in questo momento
> significa essere coinvolte/i, nostro malgrado, nella difesa ad oltranza
> dei confini del continente per impedire la possibilità di circolazione di
> tutte le persone che fuggono dalla miseria e dai propri paesi di origine,
> alla ricerca di una vita migliore, degna di essere vissuta.
> Essere cittadine/i europee/i ci investe delle più grette retoriche sui
> nostri corpi chiedendoci il conto della nostra partecipazione al bene
> comune, attraverso politiche razziste e neofasciste. Il neoliberismo
> risponde ad una delle più grandi crisi che lo abbiano mai investito,
> distruggendo le ultime possibilità di welfare e rafforzando, insieme al
> contributo delle gerarchie vaticane, l'ideologia della famiglia.
> Rivendichiamo quindi la nostra laicità come sottrazione al potere
> teologico ed etico espansionista del vaticano, ma anche come sottrazione
> al potere economico, politico e militare degli stati europei. Entrambi
> perseguono il medesimo scopo: perpetuare la supremazia dell'Europa ?bianca
> e civilizzatrice?. I diritti di cittadinanza delle soggettività LGBITQ,
> all'interno di quelle che abbiamo definito "democrazie sessuali", passa
> direttamente per la negazione dei diritti di cittadinanza di altre
> soggettività che sono poste al di fuori dei meccanismi di inclusione,
> perchè appartenenti ad altre culture, ad altre religioni, ad altre etnie,
> soprattutto perché soggetti ?destinati? allo sfruttamento. Il
> rafforzamento e la difesa dell'identità di un'Europa bianca, cristiana,
> eterosessuale e borghese, passa attraverso i meccanismi della paura e
> dell'assedio e attraverso l'esclusione, il respingimento, la detenzione
> nei CIE (veri e propri lager del ventunesimo secolo) di chiunque attenti
> ad essa. E' attraverso le politiche securitarie, basate sulla retorica
> della difesa di quelle categorie considerate "vittime", in particolare
> proprio le donne e le soggettività LGBTIQ, che la difesa della Fortezza
> Europa viene fatta passare sui nostri corpi. La ?guerra al terrore? passa
> tanto attraverso il bombardamento dei paesi in cui le donne portano il
> burqa, quanto attraverso i bombardamenti mediatici sull' ?allarme stupri?
> o sull' ?emergenza omofobia?. Questi ultimi, anziché denunciare la
> violenza dell?eterosessismo, strutturale nelle nostre società,
> criminalizzano i migranti, disegnati tutti come maschi, adulti, sessisti e
> omofobi e ci conducono direttamente alle sfilate ?contro tutte le
> violenze? a braccetto con un sindaco che porta al collo la croce celtica,
> o alla richiesta di più controlli, più sorveglianza, più polizia, più
> repressione.
> I nuovi fascismi si stanno assumendo il ruolo di paladini nella difesa
> delle "vittime", presentando l'occidente come il migliore dei mondi
> possibili in procinto di essere travolto dalla barbarie e dall'inciviltà,
> e presentando loro stessi come gli strenui difensori di quelle categorie
> che non sono capaci di difendersi autonomamente, perché deboli e
> costituzionalmente inadatte. Per stare dentro ai canoni della cittadinanza
> viene chiesto alle donne e alle soggettività LGBTIQ di non avanzare
> pretese di autodeterminazione, di essere decorose e rispettabili, di stare
> al proprio posto, di sventolare il tricolore e cantare l'inno di Mameli,
> di avere fiducia nell'Europa delle banche e della moneta unica. In una
> parola: di essere innocue/i, docili e brave/i cittadini/e. All'interno di
> questa situazione dobbiamo fare un discorso a parte per le persone trans,
> escluse a priori da qualsiasi possibilità di cittadinanza, escluse dalla
> possibilità di avere un lavoro e, molto spesso, rinchiuse esse stesse
> dentro i CIE, perché senza documenti, perché esse stesse
> migranti/immigrate. Le persone trans si trovano ad incarnare e a vivere
> sulla propria pelle la trasgressione dalla norma eterosessuale e
> l'incasellamento binario dei generi, per essere poi perseguite attraverso
> il ricatto del permesso di soggiorno o della non appartenenza alle etnie e
> alle classi sociali dominanti.
> Rifiutiamo radicalmente ogni forma di vittimizzazione e ogni forma di
> cittadinanza e di inclusione delle donne e delle soggettività LGBTIQ in
> nome di politiche razziste e fasciste che creano ad arte un clima di paura
> e di intolleranza, criminalizzando le persone migranti/immigrate e
> lasciando a noi le briciole dell'elargizione di diritti finora mai
> effettivamente realizzata. Ad una politica omo-nazionalista basata sulla
> nostra adeguatezza alle categorie dei mercati, alla nostra capacità di
> consumo, alla nostra rispettabilità e alla nostra innocenza e bianchezza,
> rispondiamo: no grazie!
> Alla retorica della nostra possibile inclusione in una società familista
> ed eteropatriarcale, che trova la sua ragione d'essere nell'esclusione
> delle persone migranti/immigrate, preferiamo la pratica politica
> dell'autodeterminazione e della liberazione, partendo da noi stesse/i, dai
> nostri corpi, dalla nostra capacità di costruire relazioni e percorsi di
> liberazione.
>
> La nostra identità non è nazionale!
> Appuntamento l'11 Giugno 2011 alle ore 15 in Piazza dei Cinquecento per
> uno spezzone auto-determinato, antisessista, antifascista, antirazzista
> Coordinamento Facciamo Breccia
> --
>
> http://www.facciamobreccia.org
>
>
>
> _______________________________________________
> Facciamobreccia mailing list
> Facciamobreccia@???
> https://liste.indivia.net/listinfo/facciamobreccia
>
>
> -------------- parte successiva --------------
> È stato filtrato un testo allegato il cui set di caratteri non era
> indicato...
> Nome: Parte allegato al messaggio
> URL: <
> http://lists.autistici.org/list/sexyshock.html/attachments/20110608/ccc2de42/attachment.ksh
> >
>
> ------------------------------
>
> Message: 2
> Date: Wed, 8 Jun 2011 17:37:48 +0200 (CEST)
> From: astronauta <xamerica@???>
> To: sexyshock@???
> Subject: [Sexyshock] a gay girl in damascus?
> Message-ID:
>        <1525044.2678811307547468167.JavaMail.defaultUser@defaultHost>
> Content-Type: text/plain;charset="UTF-8"

>
> http://www.repubblica.it/esteri/2011/06/08/news/giallo_amina-17390775/?
> ref=HREC1-8
>
>
> ------------------------------
>
> _______________________________________________
> Sexyshock mailing list
> Sexyshock@???
> https://www.autistici.org/mailman/listinfo/sexyshock
>
>
> Fine di Digest di Sexyshock, Volume 87, Numero 4
> ************************************************
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