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Comunicati:
- Le associazioni non sono un business
- Casa della Donna sugli spazi sociali
- Rispettare l'accordo del 26 gennaio
Video:
- 7 MAGGIO 2011 - da Franco Serantini al Distretto di Economia Solidale
Appuntamenti:
- 11 Maggio 2011 | Sindrome Cinese
- 11 Maggio 2011 | Scacchi - Corso per Principianti
- 15 Maggio 2011 | Buon Compleanno Emergency
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Le associazioni non sono un business
Chiediamo una modifica del Regolamento comunale sugli spazi
per aderire: rebeldia@???
In una fase di grave crisi economica, caratterizzata da tagli selvaggi 
al welfare e dal graduale peggioramento delle condizioni di vita di 
fasce sociali sempre più ampie, le difficoltà di chi lavora per tutelare 
i diritti e garantire l'integrazione sociale e l'accesso alla cultura 
sono sotto gli occhi di tutti. Oggi più che mai sarebbe da attendersi 
dalle amministrazioni un impegno speciale per favorire l'autonoma 
esistenza e la crescita di un tessuto associativo-culturale che assolve 
spesso a funzioni che gli Enti pubblici non riescono ad assolvere e che 
è garanzia di coesione e di solidarietà sociale.
Purtroppo le scelte compiute negli ultimi anni dal Comune di Pisa 
sembrano andare in altra direzione, ovvero sembrano voler decretare la 
fine di ogni iniziativa autonoma che nasca dal basso, rendendone di 
fatto impossibile la sopravvivenza. In tale direzione va la modifica 
dell'art. 15, comma 3, del luglio scorso, del Regolamento comunale per 
la gestione del patrimonio, che ha rivisto il tetto della riduzione 
massima del canone di affitto per gli immobili destinati ad uso sociale, 
portandolo al 50% del valore di mercato, tra i più elevati in Italia. In 
altre città infatti le agevolazioni raggiungono quote tra il 90% e il 
99% dei prezzi di mercato. A Pisa invece si persegue la "redditività" 
del patrimonio, ignorando le istanze dei vari soggetti sociali che in 
tanti, in questi mesi, hanno ricevuto richieste formali di arretrati per 
affitto, o altro, dell'ordine di migliaia e migliaia di euro, cifre 
insostenibili per i più, che di fatto ne decretano la cessazione.
L’Amministrazione promette di "compensare" gli elevati affitti sanciti 
dal regolamento con l'erogazione di contributi pubblici: qui sta il vero 
punto critico del nuovo modello di rapporto tra Amministrazione e 
associazioni che si intende imporre. Infatti i contributi non verranno 
erogati in base a criteri di presenza storica in città, né di utilità e 
validità delle attività. I contributi saranno diretti solo per quelle 
associazioni che verranno ritenute in linea con il Programma politico 
dell'Amministrazione stessa. Si verrà a instaurare un doppio legame tra 
Potere e Associazioni che renderà impossibile l'autonomia di queste ultime.
Si tratta di una logica miope e antistorica contraria a tutti gli 
orientamenti normativi europei ed anche regionali che favoriscono e 
sempre di più prevedono la partecipazione dei cittadini alla vita ed 
alle scelte politiche locali quale garanzia di un mantenimento della 
democrazia (oggi fortemente messa in crisi dalla crescente 
delegittimazione e sfiducia nelle istituzioni da parte dei cittadini) e 
che vedono nella crescita del livello culturale dal basso l'unico argine 
alla dilagante ignoranza e alla conseguente crisi di idee del nostro 
Paese. Certo in questi orientamenti e in queste norme non si parla di 
cittadini "in linea" con il Programma politico dell'amministrazione.
Non abbiamo intenzione di cadere nella logica della "guerra tra poveri". 
Esiste un preciso dovere da parte delle istituzioni di sostenere e 
supportare in modo concreto, senza pretese di controllo "politico", 
l'associazionismo. Il patrimonio immobiliare comunale è un bene comune 
di tutti e deve costituire un polmone a disposizione del tessuto 
associativo cittadino, da gestire con sensibilità e trasparenza.
L'applicazione del regolamento è un esempio di una politica ostile allo 
sviluppo della partecipazione e della libera associazione popolare: 
l'alternativa per le associazioni sarà quella di trasformarsi in 
soggetti imprenditoriali per potersi procurare il denaro necessario a 
pagare uno spazio in cui vivere. Per evitare questa deriva verso una 
chiusura senza precedenti invitiamo le istituzioni e in particolare 
l'Amministrazione comunale a rimettere in discussione le proprie 
decisioni. Questa vicenda riguarda la qualità della democrazia di questa 
città: chiediamo a tutte le associazioni, forze politiche e sindacali di 
impegnarsi per ottenere un deciso cambio di rotta da parte 
dell'Amministrazione comunale a partire da una modifica radicale del 
Regolamento in grado di alleviare il peso che grava sul mondo 
associativo-culturale cittadino.
Primi firmatari
Legambiente Pisa, Arciragazzi Comitato di Pisa, Circolo culturale 
Biblioteca Franco Serantini, Associazione Amici della Biblioteca Franco 
Serantini, Unione Inquilini, Circolo Agorà, Wwf Toscana, Partito della 
Rifondazione comunista,
Uaar, Associazione Aut Aut, ArciLesbica, Sinistra Ecologia e Libertà,
Progetto Rebeldìa (Acklab Pisa | Africa Insieme |Biblioteca Babil | BDS 
Pisa | Cabron | Chicco di senape | CiboLibero KC | Ciclofficina Pisa | 
CinemAltrove | Distretto di Economia Solidale | El Comedor Estudiantil 
Giordano Liva | Emergency Pisa | Equilibri precari | Fratelli dell'Uomo 
| Futbol Rebelde | Greenpeace Gruppo Locale Pisa | Gruppo d'Acquisto 
Solidale Pisano | Ingegneria Senza Frontiere | Klub Epikurus | LIPU Pisa 
| Caffetteria Critica Machu Picchu | Mezclar - Ambulatorio migrante | 
¡Mosquito! | Osservatorio Antiproibizionista | Laboratorio delle 
disobbedienze Rebeldía | Rebeldía Media Crew | Rebeltheater | 31k32 | 
Scacchi Insorgenti | Gruppo TNT - Lavoro non lavoro | Un Ponte Per...)
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Da tempo molte associazioni e gruppi sociali, attivi da anni sul 
territorio del Comune di Pisa, accusano forte inquietudine e ansia per 
la situazione di incertezza in cui si trovano riguardo agli spazi 
essenziali allo svolgimento della loro vita e attività.
Vogliamo esprimere la nostra solidarietà e condivisione per quelle 
preoccupazioni. E contribuire alla riflessione richiamando alcuni punti 
secondo noi nodali. Il primo è l´importanza della vita associativa e 
democratica nella città -in tutte le città, e a Pisa -dove la presenza 
di tanti giovani è così grande- in particolare.
Ricordiamo che la città ideale è il luogo dove ogni abitante dovrebbe 
poter `sentirsi a casa´. L´aggregazione spontanea di cittadine/i, frutto 
di scelta individuale e libera intorno a temi e obiettivi di impegno 
civile e/o di espressione creativa è un formidabile e insostituibile 
terreno e strumento di crescita democratica, di relazioni pacifiche e 
sviluppo fecondo di idee. Come ricordano le associazioni stesse, essa 
costituisce `untessuto associativo- culturale che assolve spesso a 
funzioni che gli Enti pubblici non riescono ad assolvere, e che è 
garanzia di coesione e di solidarietà sociale´. Il timore è che le 
scelte del Comune di Pisa riguardo al reperimento e alla gestione degli 
spazi associativi in città dimentichino questa realtà fondamentale e la 
sacrifichino, con danno di tutt*.
Secondo: che anche il Comune di Pisa risenta e debba tener conto della 
situazione generale di crisi politica, sociale ed economica che il 
nostro Paese attraversa è inevitabile. Tuttavia la logica dell´utile 
immediato, materiale, che dimentica l´utile che viene dai beni 
`immateriali´ è in realtà non solo causa di sofferenza, ma rappresenta 
un vero pericolo di cattiva tenuta sociale, di deterioramento della 
qualità di vita cittadina. Oltre ad apparire curiosamente simile agli 
orientamenti politici-economici della coalizione cui il governo locale 
di centro sinistra si oppone. Insieme a molta parte della cittadinanza 
abbiamo chiesto che nella gestione degli spazi liberati, per esempio 
dall´ospedale Santa Chiara o dalle caserme dismesse si tenga conto delle 
esigenze delle realtà che per la loro stessa essenza sono fuori dalla 
logica del profitto e che dunque non sono in grado di sostenere `prezzi 
di mercato´ o costi comunque per loro troppo alti. Per molte 
associazioni è a rischio la sopravvivenza. Siamo convinte che lungi 
dall´essere uno spreco, l´ applicazione della buona politica di 
sussidiarietà sarebbe un buon investimento, non solo politico ma, a 
lungo termine, anche economico per la Città.
Auspichiamo pertanto che il dibattito sugli spazi associativi si 
allarghi il più possibile in tutta la cittadinanza e che nelle sedi 
istituzionali si avvii al più presto una formale e non rinviabile 
revisione e modifica di quei punti del Regolamento per la gestione del 
patrimonio immobiliare del Comune di Pisa, che, vietando ogni 
concessione a titolo gratuito e vincolando le concessioni di immobili di 
proprietà del Comune alle associazioni a una percentuale del prezzo di 
mercato non inferiore al 50% dello stesso, nei fatti compromettono la 
sopravvivenza del tessuto associativo cittadino.
Le dimensioni del dono e della solidarietà - riteniamo - sono elementi 
fondanti e ineliminabili della reciprocità sociale e del vivere comune 
che, proprio in tempi difficili come questi devono a maggior ragione 
essere preservate e difese.
Associazione Casa della donna
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Rispettare l'accordo del 26 gennaio: nota sull'incontro del Progetto 
Rebeldía con i quattro enti
Il Progetto Rebeldía chiede il rispetto degli accordi siglati in 
Conferenza dei Servizi nel gennaio scorso. Nei fatti e anche 
formalmente, essi sono stati traditi dal contenuto dell'avviso di 
manifestazione d’interesse per via Andrea Pisano, in cui si nega la 
possibilità di svolgere attività associative fino all’approvazione di 
una variante urbanistica riguardante l'area esterna adiacente gli spazi 
messi a bando. Il percorso di approvazione della variante, di cui 
peraltro non e' possibile garantire l'esito positivo, richierebbe un 
tempo stimato in non meno di un anno. Se dunque il patto pubblico era 
che il Progetto Rebeldía entrasse a pieno titolo nei locali di via 
Pisano entro il 15 maggio 2011, alle condizioni attuali, se anche 
avessimo partecipato alla manifestazione d'interesse, ciò non sarebbe 
avvenuto prima della primavera 2012. Tenere bloccato il lavoro delle 
associazioni per così tanto tempo significa condannarle a morte certa. 
Tutto questo perché l'Amministrazione ha pubblicato una manifestazione 
d'interesse che non rispetta il dettato della Conferenza dei Servizi.
È quanto abbiamo ribadito ieri, mercoledì 4 maggio, durante l’incontro 
con Comune, Provincia, Università e DSU, auspicando che non retrocedano 
dal riconoscimento del valore politico e sociale del Progetto Rebeldía, 
ora che i lavori della Sesta Porta sono partiti. Abbiamo anche precisato 
che i percorsi di legalità, quando si intraprendono, devono essere 
rispettati da entrambe le parti, non da una soltanto, e che la logica 
del "partecipate e poi si vede" non ci appartiene e non ci è mai 
appartenuta. Abbiamo rispettato punto su punto l'accordo per il rilascio 
degli spazi di via Battisti, per questo riteniamo grave che non sia 
stato riconosciuto alle associazioni del Progetto Rebeldía il pieno 
diritto a svolgere da subito le proprie attività nei locali di via 
Pisano. La vera sostanza è che al nostro senso di responsabilità verso 
la città non ha corrisposto il tener fede agli impegni presi da parte 
delle istituzioni. Carta canta e i documenti sottoscritti in Conferenza 
dei Servizi sono atti pubblici.
Per noi via Andrea Pisano resta la futura sede del Progetto Rebeldìa. 
Abbiamo svolto un percorso di partecipazione e di presentazione alla 
città, attraverso il CTP 2, del nostro progetto per l'area, che 
costituisce un impegno finanziario, sociale e culturale unico in città, 
che non può e non deve essere cancellato. Quel posto è abbandonato da 
anni ed è stato proposto come soluzione dal Progetto Rebeldía agli enti, 
che lo hanno valutato positivamente, tanto da vincolare l'avvio di una 
procedura di messa a bando dell'area solo e soltanto se fossimo usciti 
da via Battisti. Come si può pensare di far saltare un accordo avvenuto 
sotto gli occhi di tutta la città difendendo la necessità di una 
variante urbanistica inserita surrettiziamente e in contrasto con i 
tempi stabiliti dalla Conferenza dei Servizi?
Si tratta ora di una questione di coerenza e trasparenza. Agli enti, che 
hanno annunciato un nuovo incontro a breve, subito dopo la chiusura 
delle procedure relative al bando, chiediamo una seria assunzione di 
responsabilità, senza venire meno agli accordi presi.
Progetto Rebeldía
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7 MAGGIO 2011 - da Franco Serantini al Distretto di Economia Solidale
guarda il video qui: 
http://www.youtube.com/watch?v=ANnw5FOMqhU
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Mercoledi 11.05.2011 | ore 20:30
@ Cantiere San Bernardo - Pisa
CinemAltrove presenta per il ciclo CAUTION RADIATION AREA
SINDROME CINESE di James Bridges.
Kimberly Wells (Fonda), giornalista televisiva, e il suo operatore 
Richards Adams (Douglas) stanno effettuando un servizio sulla centrale 
nuleare di Ventana, in California. Proprio durante la loro visita aviene 
un incidente. Richards, contravvenendo alle disposizioni, filma tutto 
l'accaduto. Il direttore della rete televisiva però si rifiuta di 
mandare in onda il filmato. Kimberly si mette allora in contatto con 
Jack Godell (Lemmon), il tecnico che ha condotto le operazioni durante 
l'incidente, mentre Richard trafuga il filmato. Godell, resosi conto 
dell'effettiva pericolosità dell'impianto, si barrica nella centrale 
operativa facendosi intervistare dalla televisione.
"Sindrome cinese" è l'espressione gergale che indica il massimo rischio 
radioattivo. Solo dieci giorni dopo la sua uscita si verificò 
l'incidente alla centrale di Three Miles Island. Condotto abilmente dal 
regista James Bridges, si avvale di un ottimo cast di attori, tra cui 
spicca Lemmon in un ruolo drammatico che gli frutto la Palma d'oro a Cannes.
*** IN LINGUA ORIGINALE CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO ***
*** INGRESSO GRATUITO ***
altre info:
http://www.inventati.org/rebeldia/eventlist/6654.html
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Mercoledi 04.05.2011 | ore 21:30
@ Circolo Balalaika - Pisa
Scacchi Insorgenti organizza il Corso di Tattica e Strategia 
Scacchistica per Principianti
7° Lezione: La Scoperta
altre info:
http://www.inventati.org/rebeldia/eventlist/6727.html
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Domenica 15.05.2011 | ore 17:00
@SMS CAFE' - Pisa
Buon Compleanno Emergency
- ore 17:00 Attività per Bambini
- ore 19:00 Bandit
- ore 20:00 SaraDeiVetri
- ore 21:00 Entelechia, cover band di Fabrizio de Andrè
- ore 22:30 Terraccutiz, musica popolare del sud Italia
-Mercatino dell'usato
-La tua torta per Emergency
-Mostra Fotografica "Emergency in Sudan"
-Mostra Tematica "L'asrt. 11 vola verso Pisa"
-AREA DEDICATA ALLE ASSOCIAZIONI E AL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE
Il giorno 15 Maggio Emergency compie 17 anni e, per festeggiare al 
meglio, il gruppo di volontari pisani organizza una serie di eventi dal 
titolo "Buon Compleanno Emergency", con il patrocinio del Comune di Pisa 
e della Provincia di Pisa. Le attività si svolgeranno presso 
l'anfiteatro dell'area espositiva SMS in Via delle Piagge a Pisa. Sarà 
una giornata di divertimento, riflessione e condivisione.
Si partirà alle ore 17:00 con uno spazio dedicato ai più piccoli. In 
collaborazione con La Città del Sole di Pisa verrà svolto un laboratorio 
di origami assieme ad altri giochi. Alla conclusione delle attività i 
bambini riceveranno una merenda equo e solidale offerta dalla sezione 
soci Coop di Cisanello.
Alle ore 19:00 partirà "il Primo mercatino dell'usato del Gruppo 
Emergency Pisa" , all’interno del quale verranno messi in vendita 
oggetti donati ad Emergency. Contemporaneamente si svolgerà "La tua 
torta per Emergency", dove verranno messi all’asta dolci preparati e 
offerti da amici dell’associazione.
Sempre alle 19:00 il giovane cantautore milanese "BANDIT" aprirà la 
serata musicale esibendosi con il suo repertorio.
Alle ore 20:00 sarà la volta di "SARA DEI VETRI", rock d'autore pisano, 
che ci accompagnerà con la sua energia durante la "Cena per Emergency". 
In collaborazione con l'SMS cafè ci sarà infatti una cena a buffet dal 
costo di €8.50 di cui una parte sarà donata all'associazione.
Alle 21:00 andranno in scena gli "ENTELECHIA", famosa cover band di 
Fabrizio de Andrè che si è fatta apprezzare in tutta la Toscana per la 
sua capacità di ripercorrere e valorizzare il repertorio del grande 
cantautore genovese e della PFM.
Alle 22:30 i "TERRACCUTIZ", variegata band composta da 8 musicisti, ci 
faranno ballare e divertire con le sonorità tipiche del folklore del sud 
Italia.
Durante tutta la manifestazione saranno esposte una mostra fotografica 
intitolata "Emergency in Sudan" con le foto di Paolo Bonfanti e una 
mostra tematica dal titolo "L'art. 11 vola verso Pisa" in cui verranno 
ripercorse le attività che hanno costituito Pisa11.
I fondi raccolti durante tutta la giornata andranno a sostenere il 
progetto regionale dei volontari toscani di Emergency: l'acquisto di una 
macchina cuore-polmone da destinare al centro "salam" di cardiochirurgia 
in Sudan.
Ringraziando tutti gli artisti, le associazioni, le attività commerciali 
e le istituzioni che hanno reso possibile l'iniziativa, il Gruppo 
Emergency Pisa vi invita a trascorrere assieme una piacevole domenica 
per festeggiare i 17 anni di Emergency.
Gruppo Emergency Pisa
altre info: 
http://www.inventati.org/rebeldia/eventlist/6731.html