Author: Aldo Zanchetta Date: To: forumvalleserchio, forumlucca Subject: [Forumlucca] Chi (s)governa il mondo
Manlio Dinucci ha scritto:
JOHN MCCAIN IN LIBIA
La memoria corta dell'ex candidato repubblicano alla Casa bianca
Il senatore John McCain, già candidato della destra repubblicana alle ultime
presidenziali Usa, è andato in missione a Bengasi, da dove ha chiesto che
Washington riconosca il Consiglio nazionale transitorio quale legittimo
governo della Libia, aiutandolo a rovesciare Gheddafi. Memoria corta. Perché
appena venti mesi fa, il 14 agosto 2009, lo stesso McCain incontrava a
Tripoli Muammar Gheddafi, lodandolo per «il suo ruolo di artefice di pace in
Africa».
La delegazione guidata da McCain comprendeva altri tre senatori; quella
libica era composta da Muammar Gheddafi, suo figlio Moutassim (che, in veste
di consigliere per la sicurezza nazionale, aveva incontrato a Washington in
aprile la segretaria di stato Hillary Clinton), e tre alti funzionari. Da
parte statunitense, si definiva la Libia «un importante alleato nella guerra
contro il terrorismo», sottolineando che «avere un comune nemico rafforza l'amicizia».
Da parte libica, si chiedevano a Washington «garanzie di sicurezza», in
cambio della rinuncia di Tripoli a fabbricare armi di distruzione di massa.
Lo stesso Muammar Gheddafi «esprimeva il desiderio di veder fiorire le
nostre relazioni». McCain gli rispondeva che, a riprova del loro
rafforzamento, «ufficiali libici venivano addestrati nei comandi e nelle
accademie militari statunitensi».
Appena venti mesi dopo, il senatore McCain incontra a Bengasi Mustafa Abdu
Jalil e altri ex notabili del governo libico, che ora cercano di rovesciare
Gheddafi. Qualcosa però non è cambiato: il vero scopo di McCain.
Perché il senatore è l'uomo di fiducia delle grandi compagnie petrolifere
statunitensi: ExxonMobil, Chevron, ConocoPhillips e altre. Nella sola
campagna elettorale gli hanno fatto «donazioni» per milioni di dollari. In
cambio McCain ha sostenuto in Senato la necessità di intensificare le
trivellazioni offshore e di ridurre le tasse alle compagnie petrolifere,
facendo guadagnare loro decine di miliardi di dollari. Grazie ai
finanziamenti della Chevron integrati da quelli statali, è stato costituito
l'International Republican Institute, di cui McCain è presidente, impegnato
a «promuovere la democrazia», in realtà ad aprire la strada alle compagnie
Usa nei paesi ricchi di petrolio. Finora soprattutto in Iraq, della cui
invasione nel 2003 McCain è stato uno dei principali fautori. Stessa storia
e stessa posta in gioco oggi in Libia.