in risposta a questa frase di rotafixa...
> addirittura ora c'è, maledizione all'istinto da sempre suicida della
> "sinistra", una differenziazione tra ciclofficine. che trovo orribile.
> oscena. a mio parere imbecille
nessun istinto suicida da sinistronzo attuale.
voglio solo ricordare a tutti i lettori della lista che:
-il processo di costituzione di una rete romana delle ciclofficine è
nato dallo sforzo delle ciclofficine che si dichiarano oggi popolari,
-la definizione di ciò che si è (ciclofficina popolare) non è escludente
in se, ma necessario per la costituzione di una propria identità e della
proposizione chiara di un modo di agire oltre che di un fine da
perseguire.
siamo una moltitudine varia,
le ciclofficine popolari lavorano per costruire una rete.
crediamo solo che
I MEZZI CHE SI USANO PER RAGGIUNGERE UN FINE
SONO FONDAMENTALI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEL FINE STESSO.
ricordo un'utopia che in alcuni luoghi è pratica:
Non saranno più scuole. Saranno accademie popolari, nelle quali saranno
sconosciuti sia i maestri che gli allievi, dove le persone entreranno
liberamente per avere istruzione gratuita, se a loro serve, e in cui chi
è ricco di esperienza propria insegnerà a sua volta cose ai professori
che portano le conoscenze di cui mancano. Sarà quindi un'istruzione
mutua, un atto di fratellanza intellettuale.
Mikhail Bakunin
da:
http://www.ciclofficinepopolari.it/book-n-bike/aforismi-e-citazioni/195-accademie-popolari.html