Mah, rispondo a p@sky un po' a tutte le sue email (scusate se non quoto).
Credo che stai un po' esagerando; per te sono tutti o servi dei servi o
rivoluzionari/radicali, attaccando chiunque non la pensi come te o non
abbia fatto una scelta di vita come la tua.
Io credo che la tua sia una visione slegata dalla realta'.
Anche io riconosco in certe categorie i servi dei servi, ma tu invece la
vedi ovunque.
I tuoi discorsi sono molto belli ed idealisti, ma hai mai pensato a
qualcuno che lavora per i servi dello stato per campare dignitosamente?
Non tutti si possono permettere scelte ideologiche di vita: molti devono
vivere, andare avanti, pensare ad una famiglia e quindi non posso
permettersi di fare gli schizzinosi e, seppur a malincuore, accettano
posti al comune, nei tribunali, nelle carceri, etc.
Poi ti faccio anche un discorso personale (mio): quando devi pensare
solo a te stesso, le scelte che dici tu ci stanno anche. Meglio sotto i
ponti che lavorare con i servi dei servi; ma quando il tuo stipendio e'
decisivo per il mantenimento del bilancio famigliare (=evitare di andare
a finire sotto i ponti TUTTI), allora inizi a guardarti in giro e prendi
quel che viene. Se sei fortunato fai un lavoro che rispecchia i tuoi
ideali, altrimenti devi fare un bilancio tra aspetti positivi e negativi.
Lavorare per i servi dei servi non vuol dire non avercela con loro o
tradire i tuoi ideali: si tratta di avere un piede nella realta' delle
cose, ovvero nel fare di tutto per vivere in questa societa' di merda
perche' che tu lo voglia o no la gente deve andare avanti se non per se
stessa almeno per moglie e figli.
Ripeto, c'e' gente che puo' permettersi filosofeggiare e discorsi
idealistici. Altri no.
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Anathema
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