Ciao,
asbesto writes:
> peccato che freenet sia scritto in quella merda di falso
> linguaggio chiamato GIAVA MERDA, che lo rende del tutto INUTILE
Sostanzialmente concordo, purtroppo :-/
La filosofia la sento MIA, ma se penso a quante volte l'ho
installato, ritestato speranzoso di constatare una velocizzazione
e poi disinstallato... :(
Se si vuole interattivita':
- o ci si accontenda del lavoro gia' enorme fatto fin'ora, che e'
rimarchevole, ma lungi dall'essere LA soluzione perfetta da
tutti i punti di vista (a meno che gli utenti evitino d postare in
partenza alcun dato sensibile, cosa irrealistica almeno x la mail)
- o si sogna qcosa tipo "freenet over netsukuku over qualcos'altro"
...soluzione onirica sicura, veloce e fruibile dall'utente (non
bisogna dimenticarsi ke freenet non gira esattamente in un browser,
nel senso ke richiedere una installazione, oltre al fatto ke e' slow)
- o qualcuno si mette ad assembrare qualche meccanismo basato su
software gia' collaudato che non sia lentissimo, tipo uno strato
"DRBD distribuito" (nota 1) su un layer p2p con "poca" latenza.
- oppure sono rimasto indietro e occorre ke qcuno qui mi illumini
nel caso fosse gia' stato pubblicato qualcosa di definitivo che
non conosco.
Immagino un filesystem distribuito (in javascript o plugin ffox o
alla "Opera" con webserver, chat, proxy, streaming ;) vedi nota 0)
in cui il visitatore diveta parte del servizio, aggiungendo parita'
e storage mano a mano che cresce l'utenza (definiendo utente non
tanto il visitatore occasionale, ma il sostenitore che alla_freenet
lascia il browser aperto sulla stessa macchina che ha il mulo in
download 24/24, per ovvie ragioni).
Oppure un amule/torrent/stealthnet/gnunet ke sia patchato per
prelevare da kademlia/dht/rshare/gnunet i dati in precedenza
crittati e chiamati con un nome-file anch'esso hashato x bene.
Una sorta di bridge smtp(s)-p2p e pop3(s)/imap(s)-p2p che grazie
alla crittografia non nasconde i dati, ma li butta in mezzo al
calderone assieme a tutto il resto (belli crittati ;)
...considerando ke non ci sarebbero code sui files della propria
posta, ma ci sarebbero per tutto l'universo web, per quest'ultimo
ci starebbe anke qcosa tipo dei gateway Isis (nota 2), soprattutto
x ridurre la latenza e migliorare l'esperienza d nagigazione.
Ovvio ke ci sarebbe da parlare se e' meglio utilizzare 1 clasico
server/s dedicato/i centralizzando le connessioni con il dns
puntanto secco (ma con il filesystem ditribuito in rete) o se
invece caricare codice (js o estensione del browser o altro ke
non sia eccessivamente invasivo/sbattimento) sul client e a quel
punto perdere (completamente ?) il concetto di server.
...alla fine temo che l'unica cosa sensata sia restare al primo
punto in cima alla mail, anke se mi piace sognare ;)
Anke se poi a sequestrare tutta internet li voglio vedere HAHAHHA
Ciao, GiPOCO.
P.S. Bibliografia minima
Nota 0:
http://unite.opera.com/applications/
Nota 1:
http://www.drbd.org/
Nota 2:
http://it.wikipedia.org/wiki/Osiris_%28Serverless_Portal_System%29
P.P.S. Mi rendo conto ke sono chiacchiare e che ci sarebbe da capire
se e come uno strato di cache potrebbe rendere piu' efficiente tutto
il meccannismo, previo inserimento di una lampada alogena da 1500W
tra i moduli di ram, attivabile allo shutdown, a comando da remoto e
all'apertura del case con un semplice microswitch o con 1 Arduino x
gli scimmiati (anke se Asbesto ed io certamente opteremmo per qualke
porta logica ;). Seriamente, a questi punti la ram va incasinata e
non lasciata libera di essere letta dopo il reboot, etc.
(vedi:
http://citp.princeton.edu/pub/coldboot.pdf)