Salve a tutti,
ho appena visto al tg3 un servizio su questo software:
http://www.iphoneland.it/applicazioni-iphone/ilatitanti-i-most-wanted-italiani-su-iphone/
copio-incollo:
<<
*iLatitanti* permette di visionare la lista aggiornata dei *latitanti 
più pericolosi d’Italia*, consultare le *biografie* dettagliate sia dei 
latitanti che degli arrestati. E’ presente una sezione news 
costantemente aggiornata ed una sezione “segnala” in cui è possibile 
telefonare alle forze dell’ordine per segnalare un’eventuale presenza 
sospetta (disponibile solo per iPhone).
In parole povere si tratta di uno strumento nuovo per avvicinare le 
persone alle istituzioni ed aiutarle nella* caccia ai criminali 
*trasformando quest’ultima in un azione collaborativa e social.
 >>
Ora, premesso che non ho alcuna stima per mafiosi e criminali, mi sono 
chiesto quali risvolti può avere una tecnologia di questo tipo se il 
controllo venisse esteso inglobando completamente tutto ciò che è 
estraneo alla sfera della legalità (es. manifestazioni spontanee, 
occupazioni, caccia al clandestino, ecc).
Stiamo tendendo sempre di più verso una società poliziesca e sempre di 
più la tecnologia è uno degli strumenti più efficaci per realizzarla. 
Paradossalmente stavolta possono essere proprio i sistemi p2p e 
collaborativi, nati principalmente da una filosofia libertaria, ad 
essere utilizzati dalla polizia (che qui ingloba i cittadini) per 
alimentare controllo e conformismo.
Non so se questo tema è stato già affrontato o se, come a me sembra, non 
c'è molto da dire; eventualmente conoscete altri strumenti simili a 
questo o riflessioni a riguardo?
Saluti,
Francesco
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