Author: ANDREA AGOSTINI Date: To: forumgenova Subject: [NuovoLab] ambientalsti. osservazioni nuovo protocollo gronda
Commissione TERRITORIO Comune di Genova
Giovedi 15 Ottobre 2009
"OSSERVAZIONI ALLA PROPOSTA N. 70 IN DATA 29/09/2009 DI SCHEMA DEL NUOVO PROTOCOLLO D'INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL NODO STRADALE E AUTOSTRADALE DI GENOVA"
Studiare il movimento sul territorio di persone e cose implica strategie di ricerca che riguardano economia, urbanistica, sociologia, logistica, salute dei cittadini, ecc.
È necessario dunque parlare non solo di viabilità e di traffico limitandosi a considerare la singola infrastruttura, ma collocare il problema in un'ottica complessiva che studi tutte le forme di pianificazione, uso del territorio e nel nostro caso di mobilità.
Il Dibattito Pubblico, aveva fatto capire, anche grazie alla spinta di Associazioni e Comitati, come fosse fondamentale che tutti i soggetti interessati si sedessero allo stesso tavolo, non solo per firmare protocolli ma per pianificare in modo coerente lo sviluppo del il territorio.
Attraverso il tavolo tecnico era emersa da più parti la necessità che gli Uffici comunali assumessero una posizione centrale nella programmazione, cosa che non si è verificata, e attraverso lo strumento del PUM coordinassero e pianificassero gli interventi anche in previsione della revisione del Piano Urbanistico Comunale.
Partendo da questi concetti-base, che già più volte abbiamo espresso durante le fasi del Dibattito pubblico ed in altre sedi argomentato nei dettagli anche tecnici, la proposta per lo schema del "Nuovo protocollo d'intesa tra Regione Liguria, la Provincia di Genova, Il Comune di Genova, Autorità portuale di Genova, Anas s.p.a., Autostrade per l'Italia s.p.a. e il ministero delle realizzazione del nodo stradale e autostradale di Genova" appare contraddittoria nelle affermazioni e nei contenuti denotando una completa mancanza, appunto, di una pianificazione urbanistica e della mobilità.
Le scriventi Associazioni non sono contrarie alle opere in generale, ma sono favorevoli a quelle che, inserite in una pianificazione complessiva a cui venga applicata in modo serio la VAS, risultino trasparenti in relazione allo loro gestione a partire dagli studi preliminari per finire alla fase di cantierizzazione.
A tutt'oggi resta ancora sconosciuto ad esempio lo Studio di Impatto Ambientale che ASPI cita, come fatto, già dai primi documenti presentati e che dovrebbe essere reso pubblico.
La mancata pianificazione ha prodotto di fatto sconcertanti sovrapposizioni di progetti in contrasto fra loro. Ne sono due esempi l'area di stoccaggio dello smarino amiantifero (prodotto degli scavi in galleria delle opere stradali ed autostradali previste dal citato Schema di Protocollo n.70) alla foce del Polcevera e lo stadio di calcio previsto nell'area ex Colisa di Campi, che interferiscono, entrambi, a vario livello, con proposte già presentate nel corso di uno continuo schizofrenico tentativo, da parte della Amm.ne comunale, di dare un nuovo volto urbanistico alla Città. Sovrapposizioni che vengono ignorate sia nel testo del protocollo d' intesa che nella proposta preliminare di Autostrade con il conseguente effetto di trasferire di fatto a futuri contenziosi la risoluzione dei problemi.
Allo stesso modo appare grave come sotto l'indicazione di nodo stradale ed autostradale di Genova compaia il Tunnel di Rapallo - Santa Margherita Ligure o la viabilità nella vallata dell'Entella, chiaramente non facenti parte del nodo genovese, mentre non vengano menzionate la strada a mare o la sopraelevata portuale, ampiamente in territorio comunale, il cui ruolo riteniamo sia fondamentale nel superamento dei problemi di traffico per i quali invece si indica come unica soluzione la costruzione della Gronda.
Infatti, coerentemente con quanto proposto durante il Dibattito Pubblico ("Ipotesi incrementale" pag. 51 Relazione Finale Commissione Bobbio), riteniamo, che la "strada a mare" (compresa la sopraelevata portuale) di Cornigliano, opportunamente connessa con l'attuale A10, sia destinata a migliorare sensibilmente la situazione del traffico. Pertanto sarebbe piu' saggio, come si dice sempre nella relazione citata, porre questa opera come prioritaria e, una volta in funzione, verificarne l'effetto sul traffico generale prima di procedere all'apertura degli altri cantieri in particolare quelli della Gronda.
Inoltre, in riferimento al nodo di san Benigno, sul quale incidono vari progetti, è necessario che si aprano adeguati tavoli istituzionali di discussione che, attraverso anche la partecipazione dei Cittadini, considerino l'intervento all'interno di una pianificazione più ampia di tutte le mobilità, in primis quella ferroviaria.
Per questo motivo le Associazioni richiedenti l' audizione in oggetto chiedono con forza la continuazione sotto nuova forma di strumenti partecipativi e tecnici (da non confondere con gli Osservatori) dove le Associazioni, ed i cittadini possano non solo essere informati ma partecipare fattivamente agli atti amministrativi.
Nonostante il dibattito e le conclusioni della Commissione, per il bene collettivo le Associazioni si attendono dagli Enti, che sottoscriveranno il protocollo, l'impegno di una fattiva, costruttiva e continuativa collaborazione tra di essi nel rispetto dei principi di partecipazione dei cittadini.