secolo xix
CAMION VERSO LE CAVE, IL PROGETTO GRONDA SPACCA LA VALVARENNA
NEL GIORNO in cui gli edili lanciano lallarme sui ritardi per le grandi opere (la Cassa Edile denuncia la perdita di 2mila posti di lavoro nel 2008 in provincia di Genova), la
danza dei bisonti va in scena sulle strade della Val Varenna: un passo avanti, uno indietro, e le auto in coda
in entrambi i sensi non possono far altro che attendere la fine del balletto fra i camion che si incrociano nelle
strette curve che portano alle cave.
È qui che sarà ospitato parte dello smarino ricavato durante
i lavoridi scavo per le gallerie della Gronda.
Ora la Valle si divide, fra coloro che considerano questa novità unopportunità e coloro che invece temono di
rivivere un incubo che sembrava terminato:
«Mica tanto assicura la signora Teresa, che abita nei pressi di una cava Sabato per andare a valle abbiamo contato quattordici camion.
La strada era stata costruita per i carri trainati dai muli: almeno rifacciano la strada».
La trattoria diGiovanni Parodi è il punto di incontro più vicino alle cave: «Il materiale di risulta non dà problemi,
ne dà di più quello che porta Amiu.
Se cè movimento abbiamo più clienti». Conferma la figlia Raffaella, che serve ai tavoli taglierini con sugo
di funghio di carne:«Se cè la possibilità di lavorare non è solo per noi.
Lunico disagio sono i camion».
Carlo Pandolfi, invece, si dice disperato: «È un disastro Invece di riempire laeroporto lo fanno qui? È assurdo.
Abbiamo già i camion dellAmiu». Ai tavoli, a mangiare
carne con le patate arrosto, cè anche il responsabile di una delle cave attive.
Si lascia solo sfuggire: «La Gronda la vedranno i nostri figli».Un operaio della cava confida: «Se la fanno èmeglio, cè più lavoro per noi.
È da 30 anni che qui passano camion per le cave.
Chi non vuole le cave sono i pensionati che abitano qui, ma per 30 anni anche loro hanno avuto lavoro dalle cave:».
Nel pergolato della trattoria, la discussione si anima, e ricorda quelle
fra don Camillo e Peppone.
Duilio Romei è consigliere del Municipio Ponente: «Parliamo di un milione di metricubi: non so dove possano metterli.
E la cava è già a rischio: se viene unaltra alluvione come nel 1993 tutto il materiale finisce a Pegli».
Insorge Francesco Traverso, del Comitato Val Varenna: «Abbiamo incontrato gli ingegneri di Spea, che realizzeranno i lavori.
Abbiamo una mappa che indica dove volevano smaltire i
detriti, e ci hanno assicurato che da noi non sarebbero venuti. Alla prossima alluvione finiamo come Messina
». Raffaella Guidi rincasa dopo aver fatto la spesa: «Non vogliamo altri camion. Siamo vicini al centro ma siamo nel verde, se arrivano altri camion è finita». È contrario anche
Fabrizio Migliore edile. E, a proposito di edili, i sindacati denunciano che sulla crisi incidono i ritardi in
opere come il polo degli Erzelli, la stradadelPonente e ilnodo ferroviario genovese. E il Pdl di Genova chiede a Berlusconi un commissario ad acta per la bretella autostradale
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