[NuovoLab] Stadio accessorio ai centri commerciali

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Author: brunoa01
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CC: ambiente_liguria
Subject: [NuovoLab] Stadio accessorio ai centri commerciali
Con questa propsota di legge bipartisan si da' l'impulso a speculazioni edilizie con la scusa di fare campi da pallone.

antonio bruno
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secolo xix

Incentivi ai nuovi impianti, via libera del senato
la legge

Roma. La commissione Istruzione del Senato ha approvato in sede deliberante, all'unanimità, il disegno di legge bipartisan presentato dal senatore Alessio Butti e dal deputato Giovanni Lolli, sulla costruzione e la ristrutturazione di stadi, anche a sostegno della candidatura dell'Italia a manifestazioni internazionali. Ora il testo passerà all'esame della Camera dove potrà diventare legge entro l'anno. Il ddl dà ai Comuni l'opportunità di poter costruire gli impianti sportivi nel più breve tempo possibile, attraverso procedure snelle e veloci. Gli enti locali potranno ricevere, attraverso un piano triennale, un contributo dallo Stato per le nuove infrastrutture.

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PRESENTATO in PARLAMENTO DDL BIPARTISAN - BUTTI (PDL) LOLLI (PD) PER RILANCIOIMPIANTI SPORTIVI ITALIANI

L'impianto sportivo come complesso multifunzionale, con una pluralita' di destinazioni d'uso, da vivere sette giorni alla settimana sull'esempio degli altri stadi europei. E' lo spirito del disegno di legge bipartisan presentato ieri, 6 novembre, dal senatore Alessio Butti (Pdl) e dal deputato Giovanni Lolli (Pd) a Montecitorio. Il ddl che è stato depositato contemporaneamente al Senato e alla Camera, dimostra la comune volonta' politica di intervenire in modo incisivo per sostenere lo sport italiano partendo dalle infrastrutture che lamentano una crisi cronica.
Gli stadi e i palazzetti sportivi in generale sono strutture prevalentemente datate, poco confortevoli e a volte lontane dagli standard di sicurezza. Fino ad oggi si sono registrati solo interventi tampone mentre questo ddl vuole offrire un piano funzionale per rilanciare il settore, favorendo investimenti privati e puntando sulla semplificazione amministrativa. Inoltre il ddl interviene a livello urbanistico snellendo le procedure ed abbreviando i tempi. I firmatari del ddl pensano che lo stadio calcistico deve diventare produttivo, ovvero fonte di reddito, di occupazione e di riqualificazione urbana. Per questo la proposta firmata da Butti e Lolli coinvolge molti soggetti, dagli investitori privati alle societa' sportive, al Coni, alle federazioni e ai Comuni.
'In Italia - ha precisato il senatore Butti - ci sono piu' di ottomila Comuni e molti hanno gia' espresso la volonta' di intervenire per realizzare nuovi impianti o ristrutturare quelli esistenti'. Nel ddl si stabilisce che il governo deve definire entro sei mesi dall'entrata in vigore un piano triennale di interventi straordinari per l'impiantistica sportiva, tenuto conto della situazione economico-finanziaria e delle richieste pervenute dai Comuni. L'on. Lolli spiega che il presente ddl vuole avere pero' una valenza non solo economica ma anche culturale.

4) BUTTI- CON DDL IMPIANTISTICA SPORTIVA 85MILA POSTI DI LAVORO IN PIU'

(ASCA) - Roma, 6 nov - Un piano triennale per finanziare gli investimenti sulle infrastrutture sportive che coinvolgera' Governo, Istituto per il Credito Sportivo, Comitato per l'attuazione del programma straordinario per l'impiantistica sportiva (guidato da Luca Pancalli) e che, attraverso la Fondazione per la mutualita' negli sport professionistici, destinera' all'ammodernamento degli stadi e dei palazzetti una parte di quel 4% che gli spetta sul totale dei proventi derivanti dalla vendita centralizzata dei diritti Tv, come prevede la Legge Melandri-Lolli approvata nel gennaio scorso.
Ma, soprattuto, una legge che creera' 85 mila posti di lavoro.
A spiegare all'ASCA il ddl bipartisan presentato oggi alla Camera e' il Senatore del Pdl Alessio Butti che, insieme al deputato del PD, Giovanni Lolli, ha studiato il disegno di legge sull'impiantistica sportiva.
'Il ddl prevede un piano triennale di investimenti da finanziare in base ai Comuni che ne faranno rischiesta e in base alla situazione economica del Paese al momento dell'approvazione della Legge', ha detto Butti.
'Questo fondo andra' al Credito Sportivo, il quale provvedera' poi ad erogarla - ha aggiunto il senatore del Pdl -. Il Governo fara' da 'regia' mettendo attorno ad un tavolo il Credito Sportivo e il Comitato presieduto da Luca Pancalli, che ha il compito di decidere quali progetti possono essere dichiarati ammissibili alla concessione del finanziamento'.
Un ruolo fondamentale avra' la Fondazione: composta dal Coni, dalla Figc, dalla Fip e dalle leghe di appartenenza, dovra' impiegare una parte della somma che percepira' dalla vendita centralizzata dei diritti televisi per le infrastrutture sportive. 'Per quanto riguarda la questione urbanistica - ha continuato Butti - abbiamo deciso di snellire e velocizzare le procedure che occorrono per poter realizzare delle struttura multifunzionale: non solo calcio ma anche altri sport. Non solo altri sport ma anche ristorazione, bar e centri benessere. Insomma, tutto cio' che puo', nel piu' breve tempo possibile, rimborsare l'investimento effettuato dal privato'. I comuni italiani, infatti, ha sottolineato Butti 'non hanno soldi e possiedono patrimoni sportivi fatiscenti.
Quindi sono interessati a coinvolgere i privati. Ma i privati vogliono avere chiarezza nelle procedure urbanistiche'. Butti, infine, ha garantito che ci sono parecchi investitori interessati: 'Fondi, gruppi, banche ma anche le stesse societa' sportive', ha concluso.
luq/mcc/alf 062053 NOV 08 NNNN

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