*_COMUNICATO STAMPA_*
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*Asgi, Arci e Cgil inviano una lettera aperta al governo*
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*Appello al governo*
*per estendere e prorogare*
*la regolarizzazione dei lavoratori stranieri*
 
 
L'*ASGI *(Associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione), 
l'*ARCI *e la *CGIL*, pur manifestando la contrarietà al sistema delle 
regolarizzazioni -- in quanto occulta che la ragione principale 
dell'irregolarità degli stranieri, e dunque la necessità delle 
periodiche "sanatorie", deriva innanzitutto dal rigido ed anacronistico 
sistema dei decreti flussi, insufficienti per l'entità delle quote e che 
soprattutto pretendono l'incontro a distanza tra il datore di lavoro ed 
il lavoratore straniero -- evidenziano *il parziale* *fallimento della 
attuale regolarizzazione in corso nonché l'illegittimità e 
l'irrazionalità delle* *sue condizioni.*
 
Secondo i dati del Ministero dell'interno, al 24 settembre sono state 
presentate 183.858 dichiarazioni di regolarizzazione, nonostante le 
stesse prudenti previsioni ministeriali si aggirassero intorno alle 
300.000 (secondo stime delle ONG il numero è ben superiore).
 
Una delle ragioni di tale insuccesso è, senza dubbio, la paura dei 
datori di lavoro di avere comunque delle conseguenze negative a proprio 
carico, nel caso non vada a buon fine la regolarizzazione; paura frutto 
del clima terroristico creato dal Governo intorno all'immigrazione ma 
che deriva anche dal ambiguità della legge con riguardo ad esse.
Ma un'altra spiegazione è certamente da rinvenirsi nelle 
*irragionevolezza delle condizioni poste dalla legge n. 102/2009 di 
regolarizzazione*, che pretende la denuncia e la prosecuzione di 
rapporti* *di lavoro domestico o di assistenza alla persona di almeno 20 
ore settimanali presso un unico datore di* *lavoro, quando è notorio che 
sono assai poche le famiglie italiane che possono permettersi un onere* 
*economico così pesante, mentre è assai più diffusa la realtà di singoli 
rapporti di lavoro, con un numero* *di ore limitato ma che si cumulano 
con altri.**
Forse il legislatore e il Governo hanno voluto una regolarizzazione solo 
per poche famiglie ricche, tralasciando di consentire anche alle altre, 
maggioritarie, una analoga possibilità di mettersi in regola?
 
Inoltre, è irragionevole e *contrario al principio di non 
discriminazione *limitare la regolarizzazione al solo settore del lavoro 
domestico, non essendoci una ragione che giustifichi il vantaggio solo 
per quest'ultimo ed essendo questa limitazione *contraria al principio 
di parità di trattamento tra lavoratori* previsto dall'art. 9 della 
Convenzione OIL n. 143/75 (ratificata e resa esecutiva con legge n. 
158/1981), il quale favorisce anche la scelta di ogni Stato di concedere 
alle persone che risiedono o lavorano illegalmente nel Paese il diritto 
di rimanervi e di esservi legalmente occupate .
 
Infine, risponde ad un *approccio schiavistico subordinare la 
regolarizzazione alla sola volontà del datore di lavoro*, in contrasto 
con i principi costituzionali in materia di tutela del lavoro "in tutte 
le* *sue forme ed applicazioni" (art. 35 Cost.) e di dignità del 
lavoratore (art. 36 Cost.).
* *
*PERTANTO ASGI, ARCI e CGIL CHIEDONO CHE IL GOVERNO EMANI SUBITO UN 
DECRETO-LEGGE, CHE PROVVEDA A:*
1) riformare l'art. 1-/te/r della legge n. 102/2009, estendendo a tutti 
i datori di lavoro e a tutti i lavoratori stranieri non in regola e 
privi di permesso di soggiorno, la facoltà di regolarizzare la propria 
posizione;
 
2) modificare l'art. 1-/ter /della legge n. 102/2009 consentendo che, 
per il lavoro domestico di sostegno e per il lavoro di cura alla 
persona, sia possibile regolarizzare anche gli stranieri che svolgono 
contestualmente più rapporti di lavoro a tempo parziale;
 
3) prorogare il termine per accedere alla regolarizzazione.
 
25 settembre 2009
A.S.G.I. - Associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione
Segreteria Organizzativa  - Udine - tel/fax  +39.0432.507115 - cell. 
3470091756 - e-mail, info@??? <
mailto:info@asgi.it>
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Sede legale -- Torino -- via Gerdil 7 -- tel/fax +39.0114369158 -- 
e-mail, segreteria@??? <
mailto:segreteria@asgi.it>
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Le pulci sognano di comprarsi un cane,
e i nessuno di smarrire la miseria:
sognano un giorno magico 
che piova d'improvviso la fortuna,
che la fortuna piova a catinelle.
Ma la fortuna non piove mai, 
né ieri, né oggi, né domani, 
nemmeno a goccioline, 
per tanto che la invochino i nessuno, 
o gli pruda la mano sinistra, 
o scendano il letto col piede destro, 
o comincino l'anno nuovo rinnovando la scopa.
I nulla: figlio di nulla , padroni di nulla.
I nessuno: i niente, gli annientati, i senza fiato, 
morti di vita, fottuti, fottutissimi.
Quelli che ci sono senza essere.
Che non parlano lingue, ma dialetti.
Che non professano religioni, ma superstizioni.
Che non fanno arte, ma artigianato.
Che non fanno cultura, ma un folklore.
Che non sono esseri umani, ma espedienti umani.
Braccia senza volto.
Numeri senza nome, 
che non figurano nella storia universale,
ma nella cronaca nera della stampa locale.
I nessuno, 
che costano meno della pallottola che li uccide.
"I nessuno" di Eduardo Galeano
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