[Precari_roma] Quel bambino disabile annegato nel lago

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Author: Portale dei diritti
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Subject: [Precari_roma] Quel bambino disabile annegato nel lago
Fonte: www.ciardullidomenico.it
Un bambino di origini
asiatiche, e diversamente abile. La morte di un bambino annegato nel lago di Martignano, a
nord di Roma, è avvenuta a metà luglio e, nonostante qualche citazione nelle
cronache, potrebbe apparire quale uno dei tanti incidenti fatali che
possono verificarsi nel periodo balneare a danno di una delle tante persone
comuni.  Invece, non si tratta di una tragedia come tante altre.

Il bambino annegato faceva parte di un gruppo di
minori diversamente abili che, in quel momento, erano sotto la custodia di una cooperativa
sociale operante nel Municipio XIX di Roma. L'attività di accompagno era inserita in un progetto socio-educativo
finanziato dagli enti locali e consisteva anche in gite durante i
fine settimana.
Quel bambino con difficoltà psicomotorie era,
secondo quanto denunciato da una cugina, privo del giubbetto salvagente, ed è rimasto
troppo tempo sotto
l'acqua dopo essere sfuggito al controllo degli accompagnatori. 

Un altro episodio simile è accaduto il 3
luglio scorso in una piscina a Lucca dove un bambino di origini marocchine che
partecipava ad un campo estivo è annegato nonostante la vigilanza degli
operatori di una cooperativa. 

Continuano a ripetersi leggerezze, episodi di
cronaca che evidenziano grosse falle nella qualità dell'assistenza alle persone
svantaggiate e nei servizi offerti da cooperative e associazioni onlus quando le
stesse non dichiarano il dissesto finanziario o il fallimento ("Anni Verdi",
"Conforto", " ecc..").
L'autorità giudiziaria farà certamente bene il
suo lavoro d'inchiesta per accertare le responsabilità. Ma, al momento rimane comunque
il legittimo
dubbio che quella tragedia si sarebbe potuta evitare e che quella vita innocente non
si sarebbe dovuta spezzare. Al Presidente del Municipio XIX di Roma, Alfredo
Milioni, erano state rivolte un mese fa
10 domande,
molte delle quali vertevano proprio sulla qualità dei servizi sociali
esternalizzati nel suo municipio. Lo stesso Presidente aveva preannunciato una
risposta che però tarda ancora ad arrivare ma vogliamo sperare ancora prima di
parlare di "reticenza". Crediamo sia opportuno ed etico per quella vittima di
questo infortunio mortale sapere se il rapporto
numerico tra utenti e operatori sia stato rispettato e soprattutto se le qualifiche e
professionalità degli accompagnatori fossero conformi al progetto e alla convenzione stipulata
con l'ente locale. Da questo caso occorre partire, a nostro avviso, per iniziare
nel Municipio XIX e nel comune di Roma un capillare e totale controllo di
qualità dei servizi, della formazione e aggionamento, delle qualifiche impiegate e dei rapporti di lavoro
stipulati dalle cooperative sociali.
Domenico Ciardulli
Segretario Coord. Comitati Roma Nord