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La pesante situazione degli scali merci ferroviari che emerge anche dai recenti articoli apparsi sulla stampa (diminuzione dei carri-merci ferroviari, scarso utilizzo degli scali merci di Diecimo e Bagni di Lucca) è un dato estremamente preoccupante che riguarda fortemente la questione della mobilità nella nostra provincia.
I più recenti studi sui flussi di traffico elaborati dalla Provincia confermano infatti un dato facilmente percepibile anche da qualsiasi cittadino comune: il problema principale che investe il nostro sistema viario è quello del traffico pesante che rende ingestibile la situazione dei principali "nodi critici" (Viale Europa a Marlia-Lammari, attraversamento della zona di Altopascio, circonvallazione di Lucca).
La scarsa attenzione rivolta al traffico merci ferroviario aumenta di molto il numero dei TIR in circolazione sulle nostre strade e quindi ingigantisce a dismisura tutti questi problemi viari rendendo impossibile qualsiasi serio tentativo di parlare di una mobilità sostenibile a Lucca.
Non a caso il "Documento d'intesa sul sistema della mobilità nella Piana di Lucca" siglato più di un anno fa dalla Provincia e dagli enti locali, ancor prima di parlare di realizzazione di nuovi assi viari, concordava ai punti A1 e A3 sulla necessità di potenziare le linee ferroviarie Firenze-Lucca-Viareggio e Lucca-Aulla e poneva come obiettivi necessari, ai punti A5 e A6, la realizzazione dello scalo merci del Frizzone (per il quale effettivamente i lavori sono partiti) e il potenziamento dello scalo merci di Diecimo-Pescaglia proprio per alleggerire il sistema viario dal traffico pesante.
Risulta evidente che questi obiettivi sono stati di fatto disattesi dalle amministrazioni locali che nulla hanno fatto per trattare con le Ferrovie Italiane e le molte aziende del nostro territorio interessate il potenziamento del trasporto merci su rotaia.
Questa situazione, alla luce dei pesanti problemi di mobilità ancora presenti in tante parti del nostro territorio, appare però paradossale e inaccettabile.
Occorre che la Provincia di Lucca e i Comuni si adoperino subito per invertire decisamente questa tendenza aggiornando e rendendo operativi su questo versante gli accordi presi più di un anno fa.
Ambiente e Futuro di Lucca