"La demolizione del Marchesi? Il riflesso di una crisi culturale" 0
Franco Bertolucci della Biblioteca "Franco Serantini": "Rischio di  
perdere un altro spazio a vocazione sociale in favore di logiche  
speculative"
Sul tema della demolizione e nuova destinazione d'uso dell'area del  
Concetto Marchesi interviene il Circolo Culturale Biblioteca Franco  
Serantini che da oltre sedici anni è ospite del Complesso scolastico.
Nell'articolo apparso sulla cronaca di Pisa de « Il Tirreno» del 13  
giugno alcuni architetti - tra cui un allievo del noto progettista del  
Concetto Marchesi, Luigi Pellegrin- sono intervenuti per protestare  
contro la decisione della Provincia di Pisa di demolire l'edificio a  
causa degli alti costi di manutenzione. Alla protesta si sono  
associati la Fondazione Zevi di Roma e l'urbanista Piero Pierotti, che  
hanno rilasciato un'intervista al quotidiano on-line «Pisanotizie.it».
Non entriamo nel merito del valore architettonico della struttura né  
dei motivi e tanto meno delle responsabilità che hanno potuto portare  
un edificio pubblico ad uno stato di degrado così avanzato, sarebbe  
una storia troppo lunga e complessa da raccontare.
Vogliamo invece soffermarci sull'importanza che l'edificio ha  
rivestito e riveste attualmente per la città nel suo complesso. Ci  
riferiamo in particolare all'uso ludico, ricreativo, culturale e  
politico, oltre che scolastico e didattico, da parte di centinaia di  
associazioni durante tutto l'arco dell'anno e da oltre un quarto di  
secolo.
Alla Provincia va dato sicuramente merito di aver garantito la  
fruibilità libera e gratuita della struttura, una delle poche se non  
l'unica in città con queste caratteristiche. E la cosa ha ancora più  
valore se si considera l'ubicazione del complesso: alle porte dei  
quartieri di Pisanova e Cisanello, quartieri dormitorio con la più  
alta densità di popolazione della città, concepiti come un'accozzaglia  
di palazzoni mal costruiti e privi di qualsivoglia struttura culturale  
o di spazi di aggregazione.
Nel Complesso del Concetto Marchesi trovano posto, oltre alle scuole e  
ad alcune realtà associative, importanti biblioteche come la  
Provinciale, la Serantini e quelle degli istituti scolastici,  
frequentate quotidianamente da centinaia di cittadini provenienti dal  
quartiere, dalla città e da ogni parte del mondo come dimostrano i  
registri d'ingresso o le tesi di laurea/dottorato di ricercatori di  
varie università. Senza contare le numerose attività sportive che si  
svolgono oltre che nei campi adiacenti, nelle palestre e nella  
piscina, benché tutti questi impianti non siano stati adeguatamente  
ammodernati e curati.
Tra l'altro non si può ignorare che decentrare le scuole  
allontanandole dai quartieri residenziali ha molti lati negativi tra  
cui quello di indurre l'uso di mezzi privati.
Eppure tutto questo sembra non esistere... nessuno nell'ambito di  
queste "varianti" urbanistiche che prevedono la demolizione  
dell'edificio si è minimamente posto il problema di spiegare come si  
pensa di affrontare il problema dell'ubicazione di queste attività, né  
si è curato di coinvolgere i cittadini, gli studenti, gli insegnanti,  
i bibliotecari che usufruiscono della struttura, né tanto meno di  
giustificare un "cambio di destinazione d'uso" di un'area strategica  
sul piano culturale e didattico per tutta la città e ormai fatta  
propria dalla comunità.
Il rischio chiarissimo a tutti è quello di perdere un ulteriore spazio  
a vocazione sociale/culturale nella città in favore di logiche  
privatistiche e speculative.
Oggi tutti concordano sul fatto che la crisi economica e sociale sia  
anche una crisi culturale, di idee e di capacità, di offerta ai  
giovani della nostra città di spazi e luoghi di attività e di incontro  
e se perderemo anche il Complesso Marchesi avremo perso un'altra  
occasione riducendo drasticamente l'opportunità per tutta la città di  
crescere.
L'analfabetismo funzionale che coinvolge gran parte degli italiani,  
come hanno dimostrato alcuni test condotti nell'ultimo anno, è un  
problema molto serio che i gestori della cosa pubblica dovrebbero  
tenere bene in mente quando fanno delle scelte strategiche, ponendosi  
nell'ottica di favorire la crescita di strutture che inducano i  
giovani ad incontrare la cultura nelle sue diverse forme in zone  
centrali o periferiche della città, facilmente fruibili da tutte le  
fasce di età e non di eliminare quelle poche esistenti.
La valorizzazione della storia e della cultura della comunità locale  
può rappresentare un'ottima occasione di crescita economica, oltre che  
civile, che può competere con il dilagare di iniziative per la  
gestione esclusivamente commerciale del tempo libero, come i luoghi di  
incontri limitati al consumo di alimenti e soprattutto di alcolici per  
i giovani.
La nostra idea è che se anche considerazioni di varia natura  
strutturale consigliano la demolizione dell'edificio, sia mantenuta  
totalmente la destinazione d'uso dell'area come sito destinato a  
scuole, biblioteche, sale per conferenze, seminari e iniziative dei  
cittadini e per lo sport.
Questa destinazione dovrebbe anzi essere potenziata e da un punto di  
vista strutturale dovrebbe avere tutte le caratteristiche della bio- 
eco sostenibilità, ovvero essere un edificio autosufficiente o quasi  
dal punto di vista energetico e che soddisfi il rimanente bisogno di  
energia tramite il ricorso alle energie rinnovabili, garantendo  
elevati livelli di comfort e di sicurezza agli studenti e agli utenti.
Così il pubblico potrebbe dare l'esempio ai cittadini.
Auspichiamo che tutti i cittadini, le forze politiche e sociali si  
esprimano e favoriscano un dibattito che sappia costruire una proposta  
costruttiva per la difesa dell'area del Concetto Marchesi.
Per il Circolo culturale Biblioteca Franco Serantini
Il presidente Franco Bertolucci
Pisa, 22 giugno 2009
********________********
Marcantonio Lunardi
http://www.marcantonio.eu
http://www.marcantoniolunardi.it
http://marcantonioart.blogspot.com/
http://www.facebook.com/marcantonio.eu
SKYPE: marcantonio68
e-mail: info@???  Mobile +39 347 6215223
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e
  conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente
limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati
di un sol passo.
(da Considerazioni filosofiche sul fantasma divino, il mondo reale e
l'uomo)