Comunicato radio stampa del 21 maggio 2009
SOLIDARIETA' CON GLI 
OPERATORI E OPERATRICI DELLE COOP SOCIALI
DI RAVENNA IN SCIOPERO IL 22 
MAGGIO. 
COSTRUIAMO UN COMBATTIVO COORDINAMENTO NAZIONALE 
AUTORGANIZZATO 
L'Unione Sindacale Italiana e il Coordinamento 
operatrici e operatori 
del terzo settore (coop sociali, aziende ed 
enti e associazioni del 
terzo settore), strutture autorganizzate e di 
lotta presenti da anni 
sul territorio locale e nazionale, 
solidarizzano con le operatrici e 
gli operatori di sostegno in 
sciopero il 22 maggio a Ravenna.
Diventa importante mettere in piedi 
una RETE DI COLLEGAMENTO DIRETTO tra 
situazioni locali di lavoratrici 
e lavoratori del terzo settore e 
delle coop sociali per arrivare ad un 
efficace COORDINAMENTO 
NAZIONALE AUTORGANIZZATO. Proposta che abbiamo 
lanciato e sostenuto 
già l'anno scorso, in occasione dello sciopero 
del 4 aprile 2008 con 
manifestazione nazionale a Roma, che per la 
prima volta dopo anni 
vedeva cgil cisl e uil mobilitarsi nel settore 
delle cooperative 
sociali e con una presenza significativa in piazza 
del coordinamento e 
di realtè e singoli-e che si riconoscevano nella 
pratica 
dell'autorganizzazione sindacale e nella democrazia diretta. 
Situazione embrionale che arrivò in quella giornata fino ad operare 
una contestazione sonora (senza incidenti e senza nessuno 
"scivolato"...) in occasione dell'intervento di Podda della Cgil 
Funzione Pubblica, con uno spiegamento di un servizio d'ordine 
confederale dove in prima fila 
si riconoscevano molti esponenti della 
sinistra sindacale (quella con la quale molti di noi si ritrovano 
nelle trattative sindacali...) romana.
In quel frangente abbiamo preso 
diversi contatti con altre situazioni locali, ancxora deboli e 
frammentate che non ci permisero di 
fare alcun tipo di forzatura per 
mettere in piedi il coordinamento 
nazionale. 
Forse i tempi iniziano 
ad essere maturi perchè per lo meno 
si metta in piedi una rete di 
collegamento finalizzato ad un percorso 
di coordinamento di situazioni 
locali, come efficacemente si sta 
facendo con la rete nazionale per la 
salute e la sicurezza nei luoghi 
di lavoro.
Un passaggio che per 
esperienza diretta abbiamo rifiutato, 
perchè inutile e troppo 
controllato dai sindacati concertativi è stato 
il percorso delle Rsu, 
preferendo la messa in campo di comitati 
autorganizzati e strutture di 
lotta, che hanno avuto come sponda le 
strutture autorganizzate (come 
per esempio la Usi, ma non solo) e che 
hanno visto in molti casi il 
loro riconoscimento tramite RAPPORTI DI 
FORZA come Rappresentanze 
sindacali aziendali (Rsa) e con le procedure 
per la elezione in 
diverse cooperative dei RLS (Rappresentanti dei 
lavoratori per la 
sicurezza) anche se in alcune coop osteggiate dai 
Presidenti o da Cda, 
perchè non addomesticate e non pronte a firmare o 
a coprire 
inadempienze, sfruttamento o precarietà.
Nel ribadire che i lavoratori 
e le lavoratrici delle coop sociali e del terzo settore 
DEVONO 
RIPRENDERE LA PAROLA E AUTORGANIZZARSI, esprimiamo il nostro 
sostegno 
alle rivendicazioni del personale che lavora a Ravenna e allo 
Slai 
Cobas per il sindacato di classe, con il quale ci ritroviamo nel 
concreto delle lotte e in sintonia per una vera rappresentanza diretta 
degli interessi collettivi e di classe anche in questo settore.
Coordinamento terzo settore di Roma e mail coord.terzosettore@???
Unione Sindacale Italiana - commercio turismo e servizi nazionale - 
settore cooperativo e mail usiait1@???   info@???     
Segue comunicato dello Slai Cobas per il sindacato di classe di 
Ravenna 
Oggi tocca agli educatori di sostegno, e domani?
 
Ci 
vuole 
lo 
sciopero di tutti i lavoratori delle cooperative sociali
a 
sostegno 
della vertenza degli educatori nelle scuole ma che abbia al
centro la 
lotta contro la precarietà di chi lavora nelle coop sociali 
 
Lo 
Slai cobas per il sindacato di classe di Ravenna (cooperative 
sociali) 
è
a fianco degli educatori di sostegno che scenderanno in 
piazza il 22 
maggio
a Ravenna.  E necessario lottare fino al 
ripristino del 
precedente appalto
che riconosceva i 5 giorni di 
copertura agli 
educatori di sostegno in caso
di assenza dei bambini e 
dei ragazzi 
assistiti. 
Ma non basta. 
L'attacco al salario degli 
educatori di 
sostegno delle cooperative sociali
di Ravenna è 
l'ennesimo attacco alla 
condizione di chi lavora nelle
cooperative 
sociali, fatta di tagli 
precarietà e bassi salari, contratti e
accordi 
sindacali firmati al 
ribasso.
 
Questa è la situazione dei 
lavoratori delle coop sociali 
che lavorano nei
servizi socio-
assistenziali-educativi di Ravenna, 
fiore allocchiello di
quest
amministrazione comunale! 
E allora 
diciamo chiaramente ai politici 
del  Comune di Ravenna (che
partecipa 
al Consorzio dei servizi 
sociali) che non li voteremo alle
prossime 
elezioni se non 
accoglieranno le richieste dei lavoratori delle
coop 
sociali!
 
Questa vertenza degli educatori di sostegno ha bisogno di 
uno sciopero
totale di tutti i soci delle cooperative sociali, per non 
lasciare 
soli
questi lavoratori che vivono sulla loro pelle una 
condizione di 
precarietà
che la logica degli appalti estende a tutti i 
lavoratori. 
Sono le stesse cooperative sociali come Il Cerchio e 
Progetto 
Crescita,
aderenti al Consorzio Selenia, che firmano gli 
accordi: 
perchè quindi
lasciarle fuori dalle proprie responsabilità? 
Noi 
pensiamo che la lotta vada fatta esplicitamente anche contro di 
loro. 
Ma dobbiamo una volta per tutte fare chiarezza se vogliamo 
qualche 
risultato
e avanzare. Ci vuole  una nuova rappresentanza 
sindacale 
dei 
lavoratori
delle coop sociali, togliendo il velo 
dell'ipocrisia 
ai 
sindacati
confederali. Se si continua a delegare ai 
confederali, 
la 
nostra condizione
lavorativa non potrà cambiare: i 
salari bassi 
sono 
frutto della loro linea
concertativa, sono loro che 
firmano i 
contratti con le direzioni delle coop,
sono loro che non 
combattono 
il 
sistema delle gare d'appalto, sono loro che
non si 
oppongono ai 
contratti a termine nelle coop sociali, sono loro che
dal 
1992 non 
hanno più indetto le elezioni RSU nelle coop sociali. 
In una 
parola 
cogestiscono lo sfruttamento di noi lavoratori mantenendoci
nella più 
totale precarietà. Da questa vertenza i confederali hanno 
tagliato
fuori persino gli educatori di sostegno degli altri comuni 
fuori 
Ravenna: se
per loro oggi hanno appalti migliori vivono comunque 
una 
condizione
precaria.
Noi dello Slai cobas per il sindacato di 
classe 
lanciamo un appello ai
lavoratori delle coop sociali in sciopero 
il 
22 
maggio a Ravenna ad
organizzarsi con noi da subito per 
riprenderci 
con 
la lotta questa vertenza
e costruire COBAS in ogni coop 
sociale.
 
SLAI Cobas  per il sindacato di classe cooperative sociali-
Ravenna
Sede legale e nazionale: Taranto v. Rintone, 22  telefax 
099/4792086 
347/5301704  e mail:  <
mailto:cobasta@fastwebnet.it> 
cobasta@???
Sede provinciale: Ravenna  v. G. Di Vittorio,
32.  Tel: 339/8911853 
e mail: cobasravenna@???
 
 
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