Author: Alessio Ciacci Date: To: intergas, politica, organizzazione, mani tese Lucca mani tese Lucca, forumlucca@inventati.org, Tavolo Lucchese Acqua, listamt@manitese.it, hyperlink@lists.riseup.net, noinc@yahoogroups.com, villaggioecosolidale@googlegroups.com Subject: [Forumlucca] Fwd: martedì 21 APRILE: Don Santoro si confronta con Sinistra per Capannori
*martedì* *21* *APRILE*
ore 21 - Sala riunioni
COMUNE DI CAPANNORI
*La solidarietà è sicurezza dei diritti*
con Don Alessandro*
SANTORO*
prete operaio, fondatore della Comunità di base Le Piagge (FI)
Sinistra per Capannori*
confronta il programma sociale
*interviene il Sindaco *GIORGIO DEL GHINGARO
*
[ volantino in allegato]*
_______________________________________________________________*
*la sinistra c'è*
*con GIORGIO DEL GHINGARO*
*
DIFFONDIAMO E PARTECIPIAMO!
*
Alla domanda se temesse di essere accusato di fare politica attiva Don
Santoro ha risposto: *“spero bene di essere accusato di fare politica
attiva. Credo sia un elemento fondamentale dell’essere cristiano,
dell’essere uomo quello di lottare per il bene comune. Perciò è importante
che quello che decidiamo di vivere insieme sia un atto politico, non solo
simbolico; un atto per costruire occasioni di cambiamento reale”.*
Don Alessandro Santoro, prete della diocesi fiorentina, nasce a Livorno nel
1965.
Nel 1994 viene inviato come delegato arcivescovile nel quartiere popolare
delle Piagge, alla periferia di Firenze.
Con alcuni abitanti del quartiere, dà vita alla *Comunità di Base delle
Piagge* come luogo dove “*le persone possano riappropriarsi della
possibilità di costruire la propria realtà”. “Se prima pensavo d’essere
colui che potesse guidare verso l’uscita di una situazione di disagio, ora
comprendo che è importante imparare a non essere colui che guida ma colui
che accompagna, e quindi compagno della vita delle persone”*.
Nella Comunità delle Piagge sono gli abitanti stessi che si auto-formano e
si auto-organizzano per la crescita di un’autentica comunità territoriale,
dove si intersecano i vari piani del vivere umano e civile.
La Comunità ha il *centro sociale ‘Il Pozzo’ *che si trasforma in chiesa per
le celebrazioni.
L’impegno sociale e politico alle Piagge investe scuola, lavoro, economia e
ambiente.
La *scuola* è intesa come una situazione ‘esistenziale’ permanente, nella
quale le persone sono chiamate a sperimentare nuovi modi di rapportarsi: si
sviluppano perciò esperienze di scuola popolare per adulti, di doposcuola
per i ragazzi e di percorsi di autoformazione sociale e culturale.
La comunità, mediante *forme cooperative di lavoro *e di intervento di tipo
associativo, cerca di incidere nella vita del quartiere, attraverso progetti
quali l’Isola del riciclaggio dove il riciclo è inteso come etica e
filosofia di vita contro gli sprechi del nostro modello di sviluppo.
L’ambito dell’*economia* viene affrontato soprattutto in forma critica: “se
si ha si ha per dare”: da questi presupposti è nato il *Fondo Etico e
Sociale delle Piagge*, un progetto di microcredito di prossimità:
un’occasione per decidere in prima persona cosa fare dei propri soldi. I
prestiti vengono concessi a favore di persone residenti o domiciliate alle
Piagge con impellenti necessità o scadenze, ad aziende che operano nel
quartiere e a progetti che favoriscano la nascita di nuove attività
economiche e di sviluppo sostenibile nel territorio delle Piagge.
Un'altra iniziativa è la pubblicazione del *periodico l'Altracittà* -
giornale della periferia concepito come Laboratorio Sperimentale di
Informazione, aperto a chiunque voglia prendere parte a un modo diverso di
scegliere e trattare le notizie, fuori dall’agenda dei mass media
tradizionali.
Un particolare percorso della comunità è il *Progetto Villore*: recuperando
i terreni, gli oliveti e i castagneti abbandonati da anni, si sono
sviluppati progetti di *agricoltura e di allevamento naturali*.
Villore è diventato il "polmone verde" delle Piagge, dove ognuno può
recarsi.
Nel settembre del 2007 Don Santoro ha indetto una protesta clamorosa
attraverso uno *sciopero della fame, contro l'ordinanza sui lavavetri* di
Palazzo Vecchio.
Il 19 marzo scorso ignoti hanno fatto irruzione nel centro sociale
mettendolo a soqquadro, rubando e lasciando sul pavimento un *manganello con
scritte fasciste*.
La comunità ha così risposto: *“C**hiediamo a tutti quanti condividono con
noi questo sogno di continuare a operare, ognuno nella propria realtà ma
anche tutti insieme, per la costruzione di una società più giusta”.*