Author: ANDREA AGOSTINI Date: To: forumgenova Subject: [NuovoLab] i peccati dei cinghiali e quelli degli uomini
I PECCATI DEI CINGHIALI E QUELLI DEGLI UOMINI
E' indubbio che noi siamo uomini e loro animali.
E' indubbio che noi siamo civili e loro si muovono a branchi
E' indubbio che noi mangiamo a tavola e loro mangiano quel che trovano e dove possono
E' indubbio che i boschi sono nostri e le strade anche.
Quindi, siccome disturbano e spaventano....li ammazziamo a fucilate nei giardinetti sotto casa che cosi' imparano.
Ma noi che siamo ambientalisti, animalisti, pacifisti e difensori dei diritti - dei piu' deboli, degli animali - non ci stiamo. Noi stiamo coi cinghiali. Noi stiamo con la natura e cerchiamo di trarre vantaggio dall'immensa ricchezza che essa ci dona tutti i giorni.
Non possiamo per un grave peccato - l'immissione illegale di animali per cacciarli - fatto dagli uomini , prendercela con gli animali e ucciderli per giunta davanti a bambini e persone che vorrebbero averci a che fare conoscerli e giocarci.
E' evidente che i cinghiali sono troppi, che il loro sovrannumero è dettato dalla non cura con cui il nostro entroterra è stato trattato nei decenni passati e non parlo solo di animali, parlo di boschi abbandonati e poi incendiati, di frane e smottamenti legati al liberismo delle autorizzazioni a costruire in aree geologicamente fragili e altro ancora.
Prendersela coi cinghiali è un po' come prendersela coi clandestini, scarichiamo su di loro che non possono difendersi la responsabilità dei nostri egoismi, della corruzzione dei nostri cuori e delle nostre menti.
La soluzione della difficile coabitazione tra l'uomo e la natura e gli animali è una responsabilità tutta in capo agli uomini e alle autorità preposte a farlo, non si puo' agire sempre in condizione di emergenza mettendo mano ai fucili.
L'ultima volta tutti i giornali hanno pubblicato le foto dei cacciatori felici e orgogliosi di quella mattanza " a fin di bene " di quella insperata occasione per farsi belli con gli amici e magari coi loro figli.
Be non pensiamo che la questione del rapporto uomo natura possa risolversi con la violenza, ne quando piantiamo pali di cemento, ne quando asfaltiamo boschi o giardini ne quando intubiamo i fiumi e inquiniamo le acque. Meno che meno a fucilate.
E' una strada vietata dal nostro senso civile, è una strada che ha portato infinite storie di dolore e di sofferenze.
Sarebbe ora che le autorità si assumessero la responsabilità delle azioni loro e dei loro elettori, anche quando i guai arrivano molto tempo dopo, ma sempre prodotti da uomini, per negligenze e autorizzazioni degli uomini.
Lasciamo in pace i cinghiali e troviamo la maniera di convivere e arricchire il nostro bagaglio culturale con qualche idea nuova. Le pallottole e i salami sono idee vecchie.
Andrea Agostini
del circolo nuova ecologia legambiente genova