Secolo xix
 
G8, l'avvocato dello Stato chiede l'assoluzione per tutti
GENOVA
 
 
Genova. Vanno assolti tutti, generali e soldati semplici, picchiatori e  
calunniatori, chi ha abusato dei manganelli e chi ha fabbricato prove e  
verbali falsi. Per il ministro dell'Interno, rappresentato dall'avvocato  
dello Stato Domenico Salvemini, nessuno sbagliò quella notte del luglio  
2001, al termine del G8 di Genova, quando la polizia in assetto anti  
sommossa fece irruzione nel quartiere generale del Genoa Social Forum,  
arrestando ingiustamente 93 noglobal molti dei quali feriti in modo  
gravissimo. Nessuno degli imputati sbagliò e nessuno dovrà pagare i danni  
alle vittime delle violenze.
È la sostanza delle motivazioni con le quali lo Stato ha deciso di fare  
appello contro la sentenza sul caso Diaz, pronunciata dal giudice Gabrio  
Barone il 13 novembre 2008 e accolta dalle grida "vergogna! vergogna!"  
delle parti civili.
Il processo simbolo del G8 si concluse con 16 assoluzioni "eccellenti",  
tra cui quelle di tutti i vertici della polizia scesi sul campo davanti  
alla scuola Diaz-Pascoli; e 13 condanne "minori" (35 anni e 7 mesi di  
reclusione complessivi) a Vincenzo Canterini, il più alto in grado tra i  
funzionari ritenuti responsabili, e ai suoi uomini del reparto mobile di  
Roma, e ai due poliziotti protagonisti della storia delle bottiglie  
molotov. Per le false prove, raccolte in un luogo lontano chilometri dalla  
sede del Gsf e portate alla Diaz a supporto dell'arresto dei presunti  
black bloc, furono condannati Pietro Troiani e Michele Burgio,  
rispettivamente a 3 anni e 2 anni e sei mesi. Anche per loro l'avvocato  
dello Stato - che per primo rispetto a tutte le parti coinvolte ha  
depositato ieri il suo ricorso - ha chiesto l'assoluzione. Le motivazioni:  
«I due imputati non erano consapevoli dell'utilizzo calunnioso delle due  
bottiglie nei confronti di persone innocenti». Riguardo ai pestaggi la  
linea difensiva del ministero dell'Interno è chiarissima: «Non vi è  
corrispondenza tra le accuse e la decisione del giudice... Il giudice  
stravolge il capo di imputazione... Agli imputati non possono essere  
addossate responsabilità sulle singole aggressioni solo perché non le  
hanno evitate». La responsabilitàè personale e, a detta dell'avvocato  
dello Stato, «non è stata provata». Sulla calunnia contestata a Canterini:  
«Il giudice ha ritenuto veritiero l'episodio dell'accoltellamento a Nucera  
e Panzieri (l'episodio controverso avvenuto durante l'irruzione nella  
scuola) quindi - scrive l'avvocato dello Stato - non si capisce come possa  
essere falsa e calunniosa una relazione incentrata proprio su  
quell'aggressione, che va considerata come un tentato omicidio e una  
resistenza a pubblico ufficiale».
Graziano Cetara
cetara@???
-- 
Carlo 
Forum Per La Sinistra Europea - Genova 
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Coordinamento Genovese contro l'Alta Velocità 
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