Al proposito di fascismi vari,
qui trovate un articoletto per una micromappa, in cui figura bene anche 
la "coppia", ormai da tempo nota, fascismo-mafia.
http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/politica/neofascisti/neofascisti/neofascisti.html
Ciao, F.
Marco Zerbino ha scritto:
> Marco Pierfranceschi ha scritto:
>   
>> A me sembra, anzi, che tutta questa "agitazione" sui temi
>> dell'antifascismo, dell'antisessismo e chi più ne ha più ne metta, sia
>> solo un voler mettere "il cappello" su un'esperienza che negli ultimi
>> anni ha rappresentato quanto di più realmente libero mi sia capitato
>> di vivere.
>>   
>>     
> Quest'accusa, secondo cui chi pretende una doverosa chiarezza circa una 
> serie di valori fondanti e MINIMI si renderebbe autore del tentativo di 
> "mettere il cappello" alla cm, da' la misura di quanto un certo modo di 
> ragionare, fintamente tollerante e neutrale, sia diventato egemonico 
> nella societa' italiana. E' un'accusa che sa molto di opposti 
> estremismi, di "equidistanza", un concetto che oggi viene utilizzato a 
> tamburo battente, dalla destra estrema, quella clerico-fascista, ma 
> anche da quella moderata e liberale del Pd. Ma che, come dimostra il 
> dibattito che si e' scatenato qui in lista, fa proseliti anche 
> all'interno di una "nuova generazione" di frequentatori dei centri 
> sociali romani. E stupisce tanto di piu' se viene da qualcuno che e' 
> noto in lista come persona capace di raziocinio. Cosi' come stupisce che 
> un'altra persona dotata di raziocinio e certo non priva di formazione 
> politica come Atalared riproponga l'equazione "fascismo=comunismo".
>
> (Non c'e' veramente tempo per dilungarsi su quanto sia complessa e 
> sfaccettata la storia del comunismo e del movimento operaio, su quanto 
> sia storicamente infondato e sconsiderato mettere insieme cose tanto 
> diverse quanto il grandioso e generoso tentativo rivoluzionario degli 
> anni 1917-1923 e la sua successiva degenerazione burocratica, su quanta 
> e quale sia stata la varietà e la ricchezza dei "comunismi" e dei 
> "marxismi". Va detto comunque che il buon Atalared si salva in corner 
> aggiungendo, dopo la parola "comunismo", una parentesi contenente due 
> paroline magiche: "socialismo reale").
>
> La realta' e' che l'antifascismo non e' affatto un "cappello", un segno 
> distintivo, un qualcosa di fanatico e di unilaterale, ma e', o dovrebbe 
> essere, il requisito minimo (e ripeto: minimo) per una societa' che 
> voglia dirsi non comunista o socialista, ma semplicemente democratica e 
> tollerante. La tolleranza non e' considerare parimenti legittime, e 
> dunque mettere sullo stesso piano, opinioni fra loro inconciliabili 
> quanto quelle di chi si sforza di far avanzare l'umanita' verso sempre 
> maggiori traguardi di uguaglianza e di libertà, e quelle di chi NASCE e 
> CRESCE come agente prezzolato al servizio delle peggiori forme di 
> oppressione borghese-capitalistica, feudale e clericale. Perche' di 
> questo stiamo parlando: il "ne' rossi ne' neri ma liberi pensieri", l' 
> "oltrismo", cioe' l' andare oltre i "vecchi" concetti di destra e di 
> sinistra, slogan che tanta presa purtroppo hanno su ragazzi spesso 
> confusi e orfani di reali opportunita' di formazione politica, non sono 
> un'invenzione di Casa Pound e di Blocco Studentesco (organizzazione nata 
> nel 2006), ma sono PATRIMONIO GENETICO E COSTITUTIVO del fascismo sin 
> dalle origini, sin dai tempi del programma di San Sepolcro e dei Fasci 
> di combattimento del '19.
>
> Non voglio fare la lezioncina a nessuno ma, visto che il dibattito si e' 
> scatenato, e' bene ricordare che si tratta di un patrimonio che ha 
> cambiato nel tempo parole d'ordine e personalita' di riferimento, che è 
> riemerso nel corso del Novecento sotto sigle e nomi diversi, ma che 
> risponde ad una funzione ben precisa: quella di confondere le masse, di 
> solleticarne le pulsioni più reazionarie ed egoistiche, invece di farne 
> avanzare il grado di consapevolezza sociale e democratica.  Chi se ne 
> giova? Certo non le masse stesse (che, sotto il fascismo, vivevano in 
> condizioni di oppressione inaudite) ma la classe dominante. Creare 
> confusione, agire come elemento di disturbo, assumere toni 
> socialisteggianti, ma in chiave nazionalistica e razzista, fare sfoggio 
> di uno spirito repubblicano e anticlericale, e poi firmare il 
> Concordato, coniare "nuove" posizioni politiche, a seconda della 
> convenienza del momento, ma sempre in nome della "giovinezza al potere", 
> dell'andare "oltre" il vecchiume, le vecchie divisioni, i vecchi 
> "steccati". Gli esempi storici non mancano: oltre al gia' ricordato 
> programma dei fasci di combattimento del '19, il "fascismo di sinistra" 
> di Pino Rauti (quello delle stragi, quello che organizzava viaggi per 
> andare a prendere ripetizioni dai colonnelli greci), la "Terza 
> Posizione" degli anni Settanta ("né destra, né sinistra, morte al 
> sistema") e, piu' di recente, Movimento Zero, Forza Nuova (fondata da 
> uno dei leader di Terza Posizione) e Casa Pound.
>
> In molte persone, dichiarare chiuse e sorpassate epoche storiche e 
> identita' politiche un giorno si e l'altro pure, puo' essere frutto 
> semplicemente di faciloneria, di qualunquismo e di improvvisazione. Ma 
> attenzione: su questa faciloneria e su questo qualunquismo fa leva il 
> disegno egemonico e l'ansia di legittimazione di personaggi che, 
> politicamente parlando, sono molto avveduti e consapevoli. Personaggi 
> che magari hanno alle spalle trascorsi da stragisti. La fascistizzazione 
> delle maggior parte delle curve e dei gruppi di tifo organizzato in 
> Italia a partire dalla fine degli anni Settanta e' un chiaro esempio di 
> cio'.
>
> Tutto questo significa che, se ho l'occasione di parlare con un 
> ragazzetto un po' ignorantello e "socialconfuso" di Torbellamonaca, che 
> magari si dichiara fan di Forza Nuova, mi rifiuto di parlarci e passo 
> subito ad aprirgli la testa con il crick? Evidentemente no. Se posso, ci 
> parlo, magari gli do due o tre informazioni che gli mancano sui suoi 
> numi tutelari e, soprattutto, cerco di informarmi su chi e', che fa, 
> come e dove vive, perche' subisce la fascinazione di certe idee. E, se 
> ho tempo e modo, cerco magari di fare leva su alcune contraddizioni 
> insite nella sua condizione per spingerlo a fare alcuni ragionamenti 
> piuttosto che altri. Per spingerlo cioe' dalla PARTE GIUSTA. Pero' 
> (anche qui evitiamo facilonerie) devo trovare una persona che mi dia la 
> possibilita' di fare tutto questo (e penso che possa anche capitare), 
> che se invece trovo uno che mette mano al crick per primo, non posso che 
> difendermi. E il problema non e' poi tanto il crick suo, quanto quello 
> dei loschi individui quaranta-cinquantenni che gli stanno dietro.
>
> Vabbe', mo' basta...In fin dei conti, volevo solo dire al Pierfranceschi 
> che puo' dormire sonni tranquilli: un'esperienza come quella della cm 
> rimane libera e divertente anche se si chiede a chi ne fa parte di 
> prendere consapevolezza di alcune questioncine di non poco conto che 
> caratterizzano la societa' in cui viviamo. Anzi, affinche' si possa 
> conservare tutti (al di la' e oltre la cm) un grado decente di liberta', 
> sarebbe ora che su temi come quelli dell'antifascismo e 
> dell'antisessismo ci si cominciasse a confrontare e ad "agitare" il piu' 
> possibile.
> (anche su questa lista, perche' no? Se si parla solo di sellini 
> anatomici e rastrelliere, sai che palle...)
>
> m
> _______________________________________________
> Cm-roma mailing list
> Cm-roma@???
> https://www.autistici.org/mailman/listinfo/cm-roma
>
>