[NuovoLab] Tre milioni di italiani in carcere, di Beppe Scie…

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Author: Sergio Casanova
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To: forumgenova
Subject: [NuovoLab] Tre milioni di italiani in carcere, di Beppe Scienza-











Chi ha tenuto il suo TFR in azienda ha avuto un rendimento del 3,5%. Chi, seguendo il consiglio dei sindacati, dei partiti e dei promotori finanziari, lo ha investito nei fondi pensione ha perso circa il 20%. Ed è solo l'inizio. Con la Borsa in picchiata, per i futuri pensionati la liquidazione servirà per il cappuccino e il becchime per i piccioni. Sindacati, Confindustria, Partiti e Banche si sono inghiottiti un altro tesoretto. Non rimane più quasi nulla da spolpare al cittadino. Possono solo taglare i servizi, la Scuola, la Polizia, la Sanità fino all'epilogo delle pentole argentine.
Tre milioni di italiani in carcere, di Beppe Scienza
"Per gli italiani la previdenza integrativa è come una prigione. Sindacati ed economisti di regime (Marcello Messori, Giuliano Cassola, Elsa Fornero ecc.) gli hanno tirato un brutto scherzo coi fondi pensione. Circa tre milioni di lavoratori hanno rinunciato al loro TFR e ora sono ingabbiati per sempre. Per giunta presi in giro da chi voleva arricchirsi alle loro spalle, come la società di gestione Anima che aveva l’impudenza di affermare: “L’investimento in un fondo pensione è una scelta intelligente”. Si è visto che razza di scelta è stata: dall’estate del 2007 una batosta dopo l’altra.La trappola è scattata a giugno dell’anno scorso. Da allora è andata prima male e poi malissimo nel 2008. Ne sanno qualcosa i lavoratori chimici (fondo Fonchim) che a fine settembre perdevano il 14,8% da inizio anno, i metalmeccanici (fondo Cometa) con un risultato negativo del 10% o i ferrovieri (fondo Eurofer) con un deficit del 17%. Questi sono i minus delle linee azionarie, ma anche le altre hanno fatto peggio del TFR.Però la cosa più grave è la mancanza di libertà. Chi ha aderito a un fondo pensione, soprattutto per le insistenze dei sindacati, è come condannato a vita. Finché lavora, il suo TFR continuerà a finire lì, volente o nolente. Ma anche andando in pensione otterrà soltanto la semilibertà. Metà di quanto si sarà salvato (il cosiddetto montante), non potrà ritirarlo perché verrà convertito in una rendita, a condizioni decise da altri.Purtroppo non può neanche sperare nella grazia del Capo dello Stato. Per la previdenza integrativa non è prevista. In compenso ogni due anni può cambiare cella. Cioè può passare per esempio da una linea azionaria e a una garantita, restando nello stesso fondo. Peccato che tali garanzie sia solo propaganda, con linee “garantite” in negativo del 3% da inizio 2008 (fondo Fonchim)! Volendo può anche cambiare prigione. Cioè non solo la linea di gestione, ma anche il fondo. Non può però riacquistare la libertà: l’ergastolo è l’ergastolo!È rimasto in libertà solo chi si è tenuto il TFR. Tranquillo e sicuro, lo vede crescere giorno dopo giorno (circa +3,5% da inizio 2008). Se cambia lavoro o va in pensione lo riceve tutto subito; ed è libero di farne cosa vuole.Quindi ha fatto bene chi ha ascoltato i consigli di Beppe Grillo, i miei o anche di Famiglia Cristiana.Per altro la faccia tosta dei sindacati non ha limiti. Non contenti delle figuracce collezionate col fondo per la scuola (Espero), pochi giorni fa Cgil, Cisl, Uil ecc. si sono incontrati per farne partire due per coprire tutto il settore pubblico (Sirio e Perseo). Sembra una barzelletta."
Beppe Scienza

RICEVO E VOLENTIERI INOLTRO QUESTA MAIL, VISTO CHE LA CAMPAGNA DI MENZOGNE SUI FONDI
PENSIONE CONTINUA. CLAMOROSO ESEMPIO LE DICHIARAZIONI DI EPIFANI, SECONDO LE QUALI NEI FONDI NON CI SAREBBERO TITOLI SPAZZATURA. FA FINTA DI NON SAPERE CHE NESSUNO CONOSCE L'ELENCO COMPLETO DI QUEI TITOLI, NEANCHE I MAGGIORI CONOSCITORI DI QUESTIONI INERENTI I MERCATI FINANZIARI INTERNAZIONALI. E QUESTO PER LA SEMPLICE RAGIONE CHE ESSI, A LORO VOLTA STANNO DENTRO LA COMPOSIZIONE DI ALTRI TITOLI ED E' PRATICAMENTE IMPOSSIBILE RICOSTRUIRE L'INTERA RETE DELLA METASTASI.
FAREBBE MEGLIO A CHIEDERE SCUSA PER AVER SOSTENUTO, ESULTANTE, CHE L'ACCORDO COL GOVERNO PRODI, COL QUALE SI TENTAVA L'ESPROPRIO DEL TFR, COSTITUIVA UN SUCCESSO CHE GARANTIVA UN FUTURO MIGLIORE ALLE GIOVANI GENERAZIONI. I SINDACATI CONFEDERALI HANNO SEMPRE, FALSAMENTE, SOSTENUTO CHE I FONDI CHIUSI GARANTIVANO DEL TUTTO DALLA BANCAROTTA. NEPPURE LA CONFINDUSTRIA SI E' MAI SPINTA A DIRE COSE DEL GENERE! NELLA GUIDA AI FONDI PENSIONE CURATA DA "IL SOLE - 24 ORE" SI SCRIVEVA CHIARAMENTE CHE IN MATERIA DI MERCATI FINANZIARI, NON SI POTEVA ESCLUDERE NULLA! DALTRA PARTE LA STORIA ECONOMICA E' MOLTO CHIARA IN MATERIA. L'ATTUALE CRISI FINANZIARIA NON ERA NE' IMPREVEDIBILE, NE' IMPREVISTA.

CIAO, SERGIO
















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