Re: [NuovoLab] celebrare la grande guerra

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Author: Pierluigi Scotto
Date:  
To: forumgenova
Subject: Re: [NuovoLab] celebrare la grande guerra
forse potrebbe essere interessante accettare la provocazione:

la grande guerra fu una immensa carneficina (solo in italia 600.000 morti e centinaia di migliaia di mutilati ed invalidi... per capirlo è sufficiente guardare le lapidi presenti nelle piazze di ogni paese) senza una vera ragione se non quella del grande capitale armiero italiano (che fece incalcolabili guadagni), le mire esapansionistiche del nazionalismo, la necessità di distogliere operai e contadini dalla lotta di classe. fu l'occasione in cui l'italia fece il famoso "giro di waltzer" passando con un accordo segreto dall'allenza con austriaci e tedeschi a quella con francesi e inglesi aspirando ad annessioni territoriali poi mai ottenute (quando il semplice non interventismo avrebbe potuto comunque garantire l'annessione dei territori italiani controllati dagli austriaci).... tutte queste cose sono stranote, così come è noto che le condizioni dettate nel dopoguerra con il trattato di Versailles furono l'elemento scatenante di fascismo e nazismo in europa.

per ricordare cosa fu veramente la grande guerra sarebbe sufficiente dare un'occhiata a qualche film:

orizzonti di gloria (stanley kubrick)
uomini contro (francesco rosi)
e johnny prese il fucile (dalton trumbo)

infine un ricordo personale....

dopo l'affondamento dell'incrociatore garibaldi avvenuto nell'adriatico nel luglio del 1915 da parte di un sottomarino austriaco, mio nonno che era imbarcato su una nave che partecipava all'attacco, come altri suoi commilitoni si ammutinò: l'ammutinamento consistette semplicemente nel risalire in coperta dalla sala macchine perchè chi stava là sotto in caso di affondamento non aveva alcun scampo. ritornati al porto di Ancona gli ammutinati vennero sottoposti alla decimazione (uno ogni dieci fucilato). tutti gli altri vennero mandati per punizione in prima linea nella fanteria. mio nonno, che sopravvisse e partecipò attivamente al biennio rosso e poi alla resistenza, di questa "gloriosa" guerra non parlava volentieri...




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Date      : Wed, 22 Oct 2008 20:52:07 +0200
Subject : [NuovoLab] celebrare la grande guerra








> Rete controg8
> per la globalizzazione dei diritti
>
> Ciao.
> Probabilmente saprete che il ministro della difesa Larussa intende
> "celebrare" l'ottantesimo anniversario della prima guerra mondiale;
> un'operazione da 6 milioni di euro.
> E' possibile che anche a Genova si organizzino alzabandiera e simili.
> Invitiamo chi fosse interessato/a ad organizzare iniziative di protesta
> ad un incontro alla casa per la pace e la nonviolenza, in piazza Palermo
> 10 b, martedì 28 ottobre alle 18.
> Ci rivolgiamo a tutti e tutte, ma in particolare agli studenti ed agli
> insegnanti in lotta contro i decreti Gelmini-Tremonti.
> Incollato di seguito, trovate l'articolo tratto da Repubblica.
> Norma Bertullacelli
> ---------------------------------------------------------------------------------------------
>
> www.repubblica.it
> 20 ottobre 2008
>
> La Difesa esalta i 90 anni del 4 Novembre nelle piazze d'Italia, ma tra
> i militari cresce il malumore
> Spesa di 6 milioni, il ministro ha chiesto alle aziende fornitrici un
> "obolo" per le celebrazioni
> Generali nelle scuole, concerti e carrarmati
> la Grande Guerra diventa un maxi spot
> di VINCENZO NIGRO
>
>
>
> Generali nelle scuole, concerti e carrarmati la Grande Guerra diventa un
> maxi spot
>
> COMANDO Supremo. Bollettino della Vittoria (...) i resti di quello che
> fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza
> speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza. Firmato:
> Diaz". Nelle piazze dei paesi d'Italia, sui monumenti ai caduti, nei
> cimiteri, corrosa dal tempo e dalla ruggine, oppure costantemente
> rinnovata dall'olio di gomito di un volenteroso, c'è sempre una lapide
> con queste parole.
>
> E' il "bollettino della Vittoria" con cui 90 anni fa, il 4 novembre del
> 1918, il generale Armando Diaz annunciava all'Italia la resa
> dell'Austria e la vittoria del Regio Esercito nella prima guerra
> mondiale. Quelle lapidi, quella vittoria, quella guerra stanno per
> essere riscoperte e forse strumentalizzate nella più imponente
> manifestazione di propaganda militare che l'Italia repubblicana abbia
> mai messo in piedi.
>
> Il ministro della Difesa Ignazio la Russa ha definito con un gruppo di
> studio una serie di iniziative per "celebrare la Vittoria nella Grande
> Guerra e risvegliare negli italiani i sentimenti di orgoglio e di unità
> nazionale". Si inizia da oggi, con lezioni di storia in 200 licei:
> Mariastella Gelmini ha accettato che ufficiali delle tre forze armate e
> dei carabinieri vadano nelle scuole a spiegare il significato della
> Grande Guerra, ma non solo. "Per volontà del ministro La Russa", dice il
> generale Giancarlo Rossi, portavoce del ministro, "verrà ricordato che
> il 4 novembre da 90 anni è anche il giorno dell'Unità nazionale e delle
> forze armate, oltre che quello della Vittoria nella Grande Guerra".
>
> Per questo La Russa ha pensato di fare le cose in grande: la festa sarà
> di fatto trasferita dal 4 novembre (un martedì) al week-end dell'8-9. In
> ventuno piazze italiane ci saranno innanzitutto la cerimonia
> dell'alzabandiera e poi dell'ammainabandiera. Ancora: sfilate, parate,
> mostre statiche di carri armati ed elicotteri, concerti di bande e
> fanfare, simulazioni di assalti militari, lancio di paracadutisti. Tra
> le 21 piazze ci sarà anche quella di Bolzano, dove ogni anno il 4
> novembre provoca tensione con i tirolesi austriaci. Ma il clou sarà a
> Roma: La Russa ha chiesto ai militari di dare il meglio di sé al Circo
> Massimo, con parate ed esibizioni varie, e poi a Piazza del Popolo, dove
> ci sarà un "concerto tricolore" di Andrea Bocelli.
>
> Non tutti i militari sono convinti che quello scelto da La Russa sia il
> modo giusto per celebrare la Vittoria. Innanzitutto per un problema di
> fondi: negli stati maggiori fanno notare che verranno spesi 6 milioni di
> euro, di cui più di 1 milione per l'evento-Bocelli. Il tutto nel momento
> in cui si rinuncia alle missioni all'estero e all'addestramento del
> personale. Sui fondi La Russa, oltre a utilizzare parte del bilancio
> della Difesa, ha fatto qualcosa che ha creato imbarazzo anche nel
> settore dell'industria: usando l'Associazione delle industrie della
> Difesa, il ministro ha chiesto ai fornitori del ministero di versare
> soldi per organizzare il week end tricolore. Da Finmeccanica in giù a
> tutti sono stati chiesti 30mila euro, un "obolo per la Grande Guerra".
>
> In una riunione all'Esercito è stato avvistato un altro problema: la
> "santificazione" dei 90 anni della Vittoria rischia di far apparire
> ancora una volta le forze armate strumento di parte, di metterle al
> servizio di un disegno di propaganda politica che non è nazionale, ma
> spesso di partito o magari del ministro in persona.
>
> Le prime insofferenze - in estate - ci sono state per l'uso di soldati
> per compiti al di fuori della loro missione naturale, come le operazioni
> anti-criminalità o anti-immondizia. E ora c'è il maxi-spot sul 4
> Novembre. "Con l'aggravante che mandare ufficiali nelle scuole d'Italia
> a parlare di qualcosa su cui non sono professionalmente preparati e
> titolati rischia di delegittimarci, di renderci strumento di
> un'operazione che potrebbe ritorcersi contro la Forze armate", dice un
> altissimo ufficiale.
>
> Il rapporto di La Russa con la Difesa ormai da settimane è diventato
> delicato: le continue gaffe pubbliche, la scarsa presenza al ministero
> per inseguire il compito di reggente di An, il metodo di lavoro che ha
> adottato (affidarsi a intuito e improvvisazione politica, non allo
> studio dei dossier), hanno scavato un solco tra lui e la dirigenza militare.
>
> "So bene di questo disagio, e sono sicuro che il governo saprà
> affrontarlo", dice il generale Enrico Del Vecchio, ex capo del Comando
> operativo interforze, oggi senatore del Pd: "Ma una cosa è chiara:
> celebrare in maniera strumentale la giornata in cui le Forze armate si
> aprono alla popolazione sarebbe un grave errore. Ben venga il
> riconoscimento per l'Unità d'Italia, ma nessuno può appropriarsi
> politicamente delle forze armate".
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