Author: Redcat* Date: To: nogelminispbo Subject: [Nogelminispbo] Anche Chimica è con noi!
Carissimi,
considerando che è passata inosservata, vi invio il testo, che spero sia di
vostro interesse, della mozione approvata all'unanimità dell'assemblea del
personale docente e non docente, dottorandi, assegnisti e degli studenti
della Facoltà di Chimica Industriale (circa 400 persone) riunitosi in data
15 ottobre sugli effetti della legge 133 (su scuola e Università).
L'assemblea, aperta e moderata dagli studenti ha visto la presentazione
dell'iter e dei possibili effetti della legge 133 da parte del Dott. Loris
Giorgini, ricercatore, per poi proseguire con una discussione generale,
nutrita di
diversi interventi da parti delle diverse componenti dell'assemblea.
Infine è stato votato all'unanimità il testo sotto riportato.
Ciao
Loris Giorgini
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Difendere l'Università pubblica, difendere le conquiste sociali
Il personale docente, non docente, dottorandi, assegnisti e gli studenti
della Facoltà di Chimica Industriale riuniti in Assemblea il 15 ottobre
2008, ribadiscono la propria
opposizione alla politica universitaria del Governo e alla filosofia che ha
animato i provvedimenti che colpiscono l'Università pubblica.
La legge n. 133 approvata il 6/8/2008 infatti è mossa da una pura logica di
taglio della spesa pubblica e non introduce alcun elemento di riforma,
nessun investimento per l'eccellenza e non rappresenta un progetto di
rilancio del sistema superiore e di ricerca in una fase di concorrenza
globale nei settori strategici della ricerca e in una fase di emergenza di
un mercato globale dell'insegnamento superiore.
A seguito della presentazione da parte del Dott. Giorgini Loris e
analizzando la legge 133 emerge chiaramente che l'Università e la scuola
nella politica governativa non sono strumenti strategici di costruzione di
capitale umano e di capitale sociale, ma mero problema di spesa.
L'università ha certamente bisogno che vengano incentivate la qualità della
ricerca, la produttività didattica e l'impegno delle persone, è necessario
anche che venga riformato il sistema di governance a livello centrale e
periferico. Ma questi tagli non sono volti a premiare la qualità e le buone
pratiche, non sono volti a incentivare la produttività, ma colpiscono in
modo indiscriminato tutte le Università, tutte le Facoltà, tutto il
personale e tutti gli studenti.
I cittadini, le famiglie e gli studenti devono sapere che l'applicazione dei
tagli al fondo di finanziamento ordinario devoluto dallo Stato alle
università, la trasformazione delle università pubbliche in fondazioni, il
taglio delle assunzioni nei prossimi 5 anni comporterà nel giro di poco
tempo una riduzione dei servizi e un aumento del costo degli stessi a carico
delle famiglie,
e un drastico aumento delle tasse universitarie potrebbe diventare
ineludibile.
La privatizzazione comporterà inoltre la nascita sul territorio nazionale di
2 differenti classi di università sul piano qualitativo.
In particolare, occorre ricordare che in questi anni abbiamo laureato e
abilitato studenti che aspirano a diventare scienziati, insegnanti e
educatori. I tagli alla spesa sociale e all'istruzione tolgono a questi
studenti e ai nostri laureati ogni prospettiva di lavoro nei prossimi anni.
Lo Stato non sta mantenendo la promessa fatta a questi ragazzi e alle
famiglie.
Difendere l'università e la scuola pubblica significa difendere il senso
delle più fondamentali conquiste sociali a base del patto costituzionale e
democratico.
L'assemblea delibera lo stato di agitazione permanente per chiedere che la
prossima legge finanziaria introduca profonde misure di correzione degli
effetti negativi della legge 133.
L'Assemblea pertanto, invita:
* i Presidenti di tutti gli organi collegiali a inserire come primo punto
all'ordine del giorno delle prossime riunioni la discussione della L.133/08;
* i Presidi dell'Università di Bologna a organizzare con gli studenti una
giornata di informazione e protesta in concomitanza con l'inaugurazione
dell'anno accademico e i docenti di dedicare parte della prima lezione del
proprio corso all'analisi delle conseguenze dei tagli sulla ricerca e
l'insegnamento;
L'Assemblea inoltre delibera la costituzione di un gruppo di lavoro che
individui ulteriori forme di protesta e coordini le iniziative volte a far
conoscere all'esterno lo stato della ricerca e del finanziamento del sistema
educativo anche in confronto con il resto del mondo.
Documento Sottoscritto e Approvato all'Unanimità
Le firme saranno consegnate agli Organi Accademici dell'Università di
Bologna nel corso della settimana.
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Dr. Giorgini Loris, PhD
Dipartimento di Chimica Industriale e dei Materiali
Università di Bologna
Viale Risorgimento 4
40136 Bologna
Italy
Tel. e Fax +39-051-2093688