Author: emivic@libero.it Date: To: precog, incontrotempo, pop Subject: [Incontrotempo] *SPAM* Spostamento assemblea cittadina verso il 17
ottobre
L'assemblea cittadina verso lo sciopero generale del 17 ottobre si terrà
MARTEDI' 14 OTTOBRE ALLE 17 al centro sociale EX SNIA VISCOSA, via Prenestina
173.
Di seguito l'appello corretto.
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NON
PAGHIAMO NOI!
Generalizzare lo sciopero, unire le lotte
Il 17 ottobre
tutte le
sigle del sindacalismo di base hanno convocato uno sciopero generale e
una
manifestazione nazionale contro le politiche del governo Berlusconi. Questo
sciopero però, a differenza degli altri anni, si colloca all'interno di un
contesto globale caratterizzato da una crisi economica e finanziaria senza
precedenti. Al fallimento di alcuni tra i più grandi colossi bancari
statunitensi ed europei si accompagna una dinamica di recessione le cui
conseguenze sociali ancora non siamo in grado di prevedere. Ma c'è di più.
Dopo anni di euforia capitalistica dove sembrava incontrastata la retorica
neoliberista sull'infallibilità del mercato, assistiamo in questi giorni ad un
strano spettacolo, riproponendo un vecchio canovaccio che vede lo Stato
"assistere" e salvare i disastri finanziari causati dal capitale globale. Ci
sarebbe da ridere se non fosse che i costi di questa crisi verranno scaricati
ancora una volta sulla vita delle persone.
Lo Stato rimette gli utili sul
mercato e fa pagare i costi alla società. È uno schema che conosciamo e che
abbiamo visto all'opera in questi giorni in Alitalia. Tuttavia nonostante il
governo di centro destra abbia già presentato provvedimenti che tagliano
indiscriminatamente la spesa pubblica, attaccano migranti e precari, colpiscono
duramente il Welfare e si apprestano a cancellare le seppur minime garanzie
della contrattazione sul lavoro, dalla società provengono segnali
incoraggianti.
Dai lavoratori dell'Alitalia che hanno rifiutato il vergognoso
accordo proposto dalla CAI, fino alla lotta degli insegnanti e delle famiglie
contro il "maestro unico" e i tagli alla scuola pubblica, passando per le
mobilitazioni dei migranti che hanno con forza reclamato la propria dignità di
cittadini e lavoratori a Castel Volturno, a Pianura e a Milano, così come degli
abitanti che difendono i propri territori e la propria salute dalle
speculazioni.
Questo sciopero, quindi, assume un significato particolare e si
inserisce all'interno di uno scenario di crisi economica che verrà usata per
comprimere ancora di più i diritti e l'autonomia delle persone. Schiacciamento
verso il basso dei salari, dequalificazione della formazione, segmentazione del
mercato e declassamento della forza lavoro sono le caratteristiche salienti di
questa controffensiva che, in Italia, vede nel governo Berlusconi l'interprete
principale. Allo stesso tempo, l'opposizione "ombra" di impronta istituzionale
è completamente subalterna alle politiche governative.
A fronte di questo si
assiste all'emergere di esperienze di lotta che mettono sempre più in crisi la
rappresentanza dei sindacati confederali, definendo nuovi spazi di autonomia e
autorganizzazione. Ma occorre fare i conti con la repressione mossa a Chiaiano
e a Vicenza, disinnescare il meccanismo perverso della "guerra tra poveri" che
si sta mediaticamente alimentando, avere la forza di rispondere al disastroso
asservimento di Cigl, Cisl, Uil visto in Alitalia.
Occorre quindi costruire
una giornata di mobilitazione che sappia parlare la lingua del conflitto
sociale a partire dalla constatazione che le lotte nei "luoghi di lavoro"
devono superare il loro perimetro ed estendersi alla società per essere
efficaci. L'estensione della giornata lavorativa, la nuova qualità del modo di
produrre, l'investimento dell'intera vita all'interno del lavoro rischiano di
far venire alla luce la limitatezza delle tradizionali forme di lotta. C'è
bisogno di una stagione di sperimentazione che sappia costruire nuove forme di
conflitto adeguate al presente che viviamo.
Per questo la Rete dei centri
sociali romani, i movimenti di lotta per la casa, le reti studentesche ed
universitarie intendono promuovere un percorso cittadino di discussione e di
organizzazione per estendere la pratica dello sciopero alla città e ai diversi
soggetti sociali che vivono sulla propria pelle le conseguenze della
precarietà, del caro vita, della negazione di diritti inalienabili.
Un
progetto ambizioso, certo, ma segnato dall'urgenza di mettere al centro della
nostra attenzione e della nostra pratica la generalizzazione delle vertenze e
delle lotte sociali. I centri sociali in questi anni hanno sempre più animato
ed incrociato i percorsi delle reti sociali in lotta nella nostra città. Questo
terreno di sperimentazione va oggi messo in comunicazione. Per questo invitiamo
i comitati del No e le reti per la difesa dei beni comuni, degli studenti, dei
migranti, dei precari, degli occupanti di case, a partecipare all'assemblea
pubblica di martedì 14 ottobre alle 17 al centro sociale Ex Snia Viscosa, via
Prenestina 173. Per costruire un'iniziativa comune nella giornata dello
sciopero generale e generalizzato e per dire alla città che non siamo disposti
a pagare la loro crisi.
LA NOSTRA DIGNITA' NON è NEGOZIABILE
REDDITO E DIRITTI
PER TUTTI!
>>Rete dei centri sociali - Rete dei movimenti di lotta per la casa