Author: annmedr@tin.it Date: To: forumlucca Subject: [Forumlucca] Alitalia e "nuove relazioni industriali"
mi ha impressionato il commento di Francesco Piccioni su "il manifesto"
di ieri pag 4 a proposito di Alitalia e delle relazioni industriali che
prefigura.
vi propongo la parte finale.
ciao
annamaria
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(...)
Confindustria, che ha messo il suo marchio su questa vicenda
impegnando il presidente Emma Marcegaglia all'interno di una cordata
fatta soprattutto di costruttori edili (...), sta provando a fare di
questa vicenda un format per le relazioni industriali future. Un format
in cui l'impresa espone le sue intenzioni e ascolta le obiezioni del
sindacato, ma poi procede secondo il suo progetto, senza nessuna
«trattativa» vera. Un format cui ripugna la molteplicità delle
rappresentanze dei lavoratori e pretende un interlocutore che si muova
come un soggetto - più che unitario - possibilmente unico. Nella
cultura del movimento operaio, l'unità è un valore forte, perché il
singolo lavoratore è nulla davanti al padrone. Ma qui i ruoli sono
rovesciati: l'impresa vuole trovarsi davanti una «rappresentazione» dei
salariati, non una loro «rappresentanza». Qualcuno che apponga la firma
sotto i contratti in loro nome, non su loro mandato. E in questa
direzione va da tempo spingendo la «cislizzazione» del sindacato
confederale (quattro soggetti diversi, al momento: Cgil, Cisl, Uil e
Ugl), che ha sponsor diversi, bipartisan, ma comunque potenti. Sulle
caratteristiche che dovrà avere questo «nuovo sindacato» una parola
definitiva l'ha già pronunciata Maurizio Sacconi, ex dirigente - guarda
caso - della Cisl e oggi ministro del welfare: un sindacato votato a
«relazioni complici» (parole sue!) con l'impresa e il governo. Nel nome
del supremo interesse del paese, ci mancherebbe. In fondo non è questo
che hanno in mente le aziende, quando decidono di mettersi in un
affare?