Author: norma Date: To: controg8, forumgenova@inventati.org Subject: [NuovoLab] 324° ora in silenzio pe la pace
Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti.
Riportiamo e condividiamo il comunicato del Centro di ricerca per la
pace di Viterbo nbawac@???
EDITORIALE. CONTRO LA GUERRA, E SENZA IPOCRISIE
Occorre opporsi alla guerra nel Caucaso. Occorre opporsi a tutte le guerre.
E chi si impegna anche per salvare una sola vita, e chi si impegna anche
contro una sola violazione dei diritti umani, gia' per questo merita di
essere elogiato. Per questo. Ma non basta.
*
Dall'Italia levare la voce contro la guerra del Caucaso (o contro il regime
birmano, o contro l'occupazione del Tibet o dei Territori palestinesi, o
contro i fascismi in Colombia o in Iran, o contro l'imperialismo di Bush o
di Putin, o contro i terrorismi fondamentalisti e le mafie transnazionali e
gli stati-mafia) e' possibile farlo credibilmente solo a condizione di
opporsi anche alla guerra in Afghanistan cui l'Italia sta partecipando, solo
a condizione di opporsi anche al dispiegarsi della violenza razzista e
assassina nel nostro paese, solo a condizione di opporsi ai poteri criminali
e all'eversione dall'alto in Italia: altrimenti e' un predicar bene e
razzolar male.
*Mercoledì 13 agosto dalle 18 alle 19 sui gradini del palazza ducale di
Genova, 324° ora in silenzio per la pace.*
Verrà distribuito il volantino incollato di seguito, già diffuso durante
l'iniziativa di protesta contro il presidio leghista della Commenda di Pre
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*Dalla Costituzione della Repubblica Italiana:
Art. 8: Tutte le confessioni religiose sono ugualmente libere davanti
alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno
diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non
contrastino con l’ordinamento giuridico italiano
*
A Genova vivono molte persone di religione islamica, per la maggior
parte stranieri. Sappiamo bene che purtroppo molti/e genovesi sono
fortemente ostili all’arrivo di immigrati. *MA IMPEDIRE LORO DI AVERE UN
LUOGO DOVE INCONTRARSI E PRATICARE LA LORO FEDE NON AVREBBE CERTO COME
EFFETTO QUELLO DI FARLI RITORNARE AL PROPRIO PAESE: SAREBBE SOLO UN
INUTILE SOPRUSO.
*
*RISCHIO TERRORISMO?*
C’è chi afferma che la moschea potrebbe diventare un luogo dove
pianificare operazioni terroristiche ed attentati. Basta riflettere un
momento per rendersi conto dell’assurdità di questa affermazione. I
terroristi e gli stragisti non possono amare i luoghi aperti al pubblico.
*MANCATA RECIPROCITA’?*
C’è chi sostiene che la moschea non va costruita perché nei paesi
islamici non è consentito costruire chiese. Un’affermazione facile da
smentire: nella maggior parte dei paesi di religione islamica esistono
chiese e sacerdoti cristiani. E comunque gli antimoschea che si rifanno
al vangelo dovrebbero ricordare l’insegnamento cristiano “ ama il
prossimo tuo…riponi la spada…beati i misericodiosi….e via citando …..”
*COSTI?*
La comunità islamica di Genova ha partecipato ad una colletta per
costruire la propria moschea. A noi italiani, invece, parte del denaro
per il culto cattolico è prelevato direttamente dalle tasche. Anche
quanti di noi sono atei, agnostici o appartenenti ad altre religioni
devono sostenere i costi dei finanziamenti alle scuole cattoliche e le
mancate entrate dovute al fatto che numerose attività economiche svolte
da enti cattolici sono state nel recente passato esentate dall’ICI. A
proposito, quanto è costata la recente visita del papa?
*TRAFFICO?*
Un problema oggettivo, in una città come Genova. E del quale si dovrà
tenere conto, nell’individuare il sito adatto per la moschea. Ma
qualcuno ha tenuto conto del problema traffico quando è stata
organizzata la visita del papa? O quando è stata progettata la Fiumara?
O quando lo stadio del calcio è stato ricostruito proprio al centro
della città?
*LA COMMENDA E’ CRISTIANA E NON SI TOCCA?*
Alla Commenda erano ricoverati i guerrieri in partenza o in arrivo dalle
crociate. Un’encomiabile opera di pietà, oggi come ieri (Ricorda il
catechismo delle prima comunione, on. Borghezio? Lo mette in pratica?
“Dar da mangiare gli affamati. Dar da bere agli assetati. Vestire gli
ignudi. Alloggiare i pellegrini. Visitare gli infermi. Visitare i
carcerati. Seppellire i morti”…..)
Ma qualcuno è in grado di sostenere che le crociate furono guerre
cristiane? Per farle cessare un cristiano DOC, Francesco di Assisi,
partì senza armi per incontrare il sultano Melek el Kami…….
Per la Genova di allora indubbiamente le crociate furono un buon affare,
visto che, noleggiate a caro
prezzo, erano genovesi le navi che trasportavano i crociati (mosse da
galeotti islamici, è facile supporre).
Come per i produttori di armi di oggi le guerre in corso sono un ottimo
affare; altro che alloggiare i
pellegrini.
I Cavalieri di Malta, che rivendicano la “cristianità” della Commenda
continuino pure a baloccarsi con mantelli e spade, ma il Comune di
Genova rispetti la legge ed indichi subito un luogo idoneo alla
costruzione della moschea di Genova (col minareto)