[RSF] I: [CACAO DELLA DOMENICA] TRACOLLO IMMINENTE!

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Author: pilar
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Subject: [RSF] I: [CACAO DELLA DOMENICA] TRACOLLO IMMINENTE!
L'articolo della settimana


TRACOLLO IMMINENTE!
Ecco il movimento dei comuni che si danno strumenti concreti per affrontare l’
emergenza.

IL MOVIMENTO DELLA TRANSIZIONE.
E’ partita dall’Inghilterra l’esperienza concreta della creazione di nuove
forme di economia locale.
Un movimento che si pone innanzi tutto il problema di organizzare l’autodifesa
economica, energetica e alimentare contro la crisi del sistema petrolio.
E’ necessario che anche in Italia il Movimento metta al primo posto la
TRANSIZIONE dal sistema del petrolio al sistema del buon senso. In diversi
Paesi industrializzati in molti hanno gia' fatto questa scelta. Centinaia di
piccoli comuni stanno gia' convertendo la loro economia. In Italia si parla
soprattutto di organizzare cortei.

Perche' abbiamo bisogno subito di un movimento che organizzi la transizione.
Un anno fa il petrolio stava a 70 dollari al barile, oggi il prezzo del
petrolio si aggira intorno ai 140 dollari: e' raddoppiato. Le derrate
alimentari sono aumentate del 12-14%.
Sul mercato dei future gia' si scommette sul prezzo del petrolio a 200 dollari
a barile entro la fine del 2008. e' importante comprendere che la nostra
economia, il nostro stesso sistema sociale, non può reggere un prezzo del
petrolio a 140 dollari e tantomeno a 200 dollari al barile. L’effetto di questo
aumento del petrolio non si e' ancora visto perche' il mondo e' pieno di merci
prodotte quando il petrolio era a 18, a 30, a 70 dollari al barile.
Se a questi fatti aggiungiamo la crisi finanziaria e l’aumento dell’
inquinamento e del consumo di petrolio in Cina, India, Indonesia e altri paesi
emergenti nei prossimi mesi, abbiamo un quadro esplosivo. La crisi economica
che, salvo miracoli, dovremo affrontare entro l’inizio del 2009 rischia di
mettere in ginocchio l’economia e di colpire brutalmente i lavoratori.
Ascolto il Letta di sinistra su La7 che parla della crisi imminente e non dice
nulla di praticamente utile: l’inflazione concordata, sulla quale si muoveranno
gli adeguamenti all’inflazione degli stipendi e' troppo bassa rispetto all’
inflazione reale. Parole sante ma affrontiamo un’inondazione con una racchetta
da tennis e un secchiello.
In Inghilterra invece e' nato un movimento che cerca di combinare qualche cosa
di concreto per ammonticchiare sacchetti di sabbia cosi' da rafforzare gli
argini dell’economia del popolo contro l’inondazione. L’obiettivo dichiarato e'
quello di creare un ammortizzatore contro una crisi che potrebbe essere
violenta come quella del 1929.

Che cosa realizza in concreto il Movimento della TRANSIZIONE.
L’idea essenziale da cui parte questo movimento e' che le comunita' locali
hanno una grande potenzialita' di cambiamento: e' possibile razionalizzando le
economie locali in modo da creare benessere.
Questo movimento non ha nella sua agenda l’organizzazione di proteste di
piazza, ne' lo sviluppo di una semplice mobilitazione di opinione. Questo
movimento ORGANIZZA LA TRANSIZIONE DI PICCOLE COMUNITA’ su scala comunale o di
quartiere. E la cosa incredibile e' che dopo appena due anni dall’inizio del
Movimento sono gia' centinaia le comunita' che hanno iniziato la loro
TRANSIZIONE.
La strategia della transizione si basa su 5 linee di azione che ogni singola
comunita' mette in pratica adattandole alla sua particolare situazione (che
mille fiori fioriscano!).

1- La rilocalizzazione delle risorse fondamentali della comunita' (cibo,
energia, edilizia, sanita', oggetti d’uso primario).
Si tratta di analizzare le ricchezze della propria comunita' e costruire un
piano di transizione che miri al massimo dell’autonomia. Ad esempio a Totnes,
ridente citta' del sud ovest dell’Inghilterra, sull’estuario del Dart, dove da
decenni si sono piazzate alcune comunita' ecologiste, si e' riusciti a
coinvolgere buona parte della popolazione in un’impresa colossale. Si sono
sviluppati orti familiari su terreni pubblici e privati, sono stati piantati un
gran numero di alberi fruttiferi (noci, castagni) nei parchi pubblici e nei
viali, i balconi delle case sono diventati orti pensili, si sono sviluppate
fattorie collettive nelle campagne intorno alla citta', i contadini, gli
artigiani e le piccole imprese sono state incoraggiate a produrre tenendo conto
dei consumi locali più che dell’esportazione. Oggi circa il 60% del cibo che si
consuma in citta' e' ormai prodotto localmente. E contadini, artigiani e
imprenditori si sono resi conto di quanto sia vantaggioso sviluppare prodotti
che possono essere venduti direttamente sul posto senza dover essere gravati
dei costi dei sistemi di distribuzione e trasporto a lungo raggio. Si passa
direttamente dal produttore al consumatore saltando gli intermediari e
smettendo di bruciare carburanti fossili.
La rilocalizzazione prevede poi di intraprendere una serie di iniziative che
valorizzino la ricchezza di merci e di prodotti sul territorio. Le nostre
comunita' sono piene di ricchezze lasciate ammuffire. La semplice
organizzazione di mercati dell’usato e del baratto permette di reperire
quantita' enormi di tutti i beni primari. Abbiamo vestiti, forchette,
frullatori, scarpe, mobili, lenzuola, pentole e cacciaviti sufficienti per i
nostri bisogni per i prossimi 100 anni almeno. Per decenni la societa' dei
consumi ci ha indotto a comprare il superfluo e ad ammassarlo in armadi,
cantine e soffitte. Tiriamoli fuori.
Analogo effetto di EMERSIONE DELLA RICCHEZZA lo avrebbe l’organizzazione di
piccole imprese che si dedichino alla riparazione in loco degli
elettrodomestici e al riciclo di moltissime merci che attualmente ci limitiamo
a buttare via, magari solo perche' hanno un graffio. Chi come me e'
appassionato a fare il giro dei cassonetti e a caricarsi in macchina poltrone e
tavolini, ha idea del ben di Dio che la gente butta via insensatamente.
Rilocalizzare la produzione e' un’azione essenziale nel processo di
transizione dall’economia del petrolio all’economia verde. Solo se i beni di
prima necessita' saranno disponibili abbondantemente sul territorio eviteremo
che la popolazione possa risentire oltremodo della crisi.

2- La ricostruzione di un florido sistema economico locale (chi gode dei soldi
che guadagni?)
La ricchezza delle comunita' si misura con due criteri: quanti beni
autoproduce e come gestisce la propria ricchezza finanziaria.
Consociazione degli acquisti.
Innanzi tutto la semplice consociazione degli acquisti di beni e servizi può
incrementare la ricchezza dei cittadini. Comprare tutti insieme cibo e beni
essenziali vuol dire risparmiare. Comprare collettivamente auto vuol dire poi
poter scegliere di organizzare a livello locale la conversione di auto a
benzina in auto elettriche o alimentate dal gas prodotto localmente con
biodigestori o gassificatori di scarti vegetali secchi. Comprare insieme
telefonia può portare a creare reti wimax locali…
Investire localmente!
Una quota enorme del risparmio delle famiglie e degli utili delle imprese
locali viene oggi investito in titoli di stato, fondi investimento o azioni di
imprese lontane centinaia o migliaia di chilometri dal luogo dove viviamo.
La prima azione su questo fronte e' quella di utilizzare il denaro degli
abitanti di un comune per arricchire il luogo dove vivono. Investiamo i soldi
qui, dove vediamo che uso ne viene fatto e possiamo essere più sicuri di non
cadere nella rete dei furbi.
Ad esempio, possiamo creare un sistema nel quale i risparmi dei cittadini
vadano a finanziare la costruzione o l’acquisto di case che verranno riscattate
dagli inquilini tramite una rata di poco superiore a quella di un semplice
affitto. In questo modo i nostri soldi sappiamo esattamente dove sono e a cosa
servono. E aiutando tutti i miei concittadini ad avere una casa di proprieta'
do una mano a rendere più florida la mia comunita', più sicure le economie
familiari, meno probabile l’esplodere della violenza legata alla disperazione
economica.
Oppure posso investire nello sviluppo di una rete di impianti di produzione di
energia da fonti rinnovabili che renda autosufficiente il territorio. E ancora
posso investire nel miglioramento delle case dal punto di vista del risparmio
energetico: isolamento dei tetti, tripli vetri, muri coibentati. Oppure posso
ottenere di far risparmiare a tutti somme enormi con il teleriscaldamento (ogni
abitazione ha un contatore del calore consumato e paga solo quello). E ancora,
consociando i consumi e la produzione di elettricita', posso creare un sistema
nel quale ogni famiglia possa vedere quanto costa l’energia elettrica nelle
varie ore del giorno sul mercato nazionale. In questo modo posso vendere l’
energia autoprodotta nelle ore nelle quali costa di più e consumarla quando
vale di meno. E posso anche dotare le singole case di elettrodomestici
intelligenti che entrano in funzione quando l’energia costa meno (la lavapiatti
si mette a lavorare di notte per conto suo, dopo aver controllato le quotazioni
di mercato).
Un altro aspetto essenziale della creazione di economie locali solide e' la
creazione di monete locali.
Le monete locali permettono di creare meccanismi di doppio prezzo: se spendi
denaro locale hai uno sconto sulle merci.
Il sistema del denaro locale può inoltre agire in sinergia con il sistema
delle Banche del Tempo, grazie alle quali si può pagare un bene o un servizio
tramite ore lavoro che diventano moneta locale che compra altre ore di lavoro.
Cosi' il pasticcere paga le lezioni di matematica per il figlio realizzando una
torta per una persona che dipinge la casa di una persona che ripara la
lavatrice al professore di matematica.
La potenzialita' delle banche del tempo e' stata ampiamente dimostrata durante
la crisi economica argentina. Milioni di persone organizzarono la loro economia
su queste basi.

3- La riqualificazione delle persone (quante cose sai fare che sono utili alla
tua comunita'?)
Si tratta di realizzare un’analisi dei bisogni della comunita' che potrebbero
essere soddisfatti in modo autonomo e vedere in quali settori converrebbe avere
più artigiani e professionisti. Quindi bisogna organizzare la formazione di
queste professionalita' riqualificando disoccupati e persone che al momento
sono costrette ad andare a cercare lavoro altrove.
Una seconda iniziativa dovrebbe incentrarsi sulla valutazione di quali merci e
servizi potrebbero essere prodotti localmente ed esportati nelle immediate
vicinanze. Nel caso dei servizi che possono essere offerti via internet questo
fattore della distanza diventa irrilevante. Sollecitare e sostenere la
creativita' della gente in questa direzione potrebbe essere una fonte di
ricchezza e solidita' per la comunita'. Oggi in Italia molti servizi non
esistono proprio. Ad esempio, sarebbe utile per tutti se esistessero, come
accade nei paesi anglofoni, imprese che forniscono informazioni di tutti i tipi
a pagamento. Potrebbero poi nascere societa' che offrano un servizio di
assistenza legale, finanziaria, edilizia, culinaria, scolastica e valutazioni
sulla qualita' dei prodotti e i loro prezzi. In Italia esistono associazioni
benemerite come Altro Consumo che informano sulla qualita' dei prodotti ma non
esiste un numero di telefono al quale posso chiamare mentre sto comprando un
cellulare per avere consigli immediati senza dovermi andare a studiare tutto in
rete (c’e' un problema di interfaccia utente-servizio).
Ci sono decine di professioni che oggi si possono esercitare sul web: grafico,
web master, correttore di bozze, insegnante, psicologo, scrittore commerciale,
ricercatore, segretario. Ma intraprendere queste attivita' non e' possibile per
i molti italiani che non hanno dimestichezza con la rete. Costituire portali
dei Comuni che aiutano i cittadini a proporre in rete le proprie competenze
professionali potrebbe sviluppare la soddisfazione di molti e la solidita'
economica della comunita'.
Si tratta solo di piccoli esempi di quel che si potrebbe fare nel settore del
telelavoro che oggi nel mondo impegna milioni di persone mentre in Italia e'
solo agli albori.

4- La riduzione del fabbisogno energetico e l’uso attento delle risorse.
Razionalizzare la produzione e il riciclaggio dei rifiuti. Ad esempio,
organizzando che nei negozi siano disponibili prodotti sfusi e alla spina.
La gestione razionale dell’immondizia e' in molte citta', anche grandi, una
fonte di guadagno. Alimenta imprese che si dedicano al riciclaggio e permette
di produrre energia elettrica e calore dal gas. Questa soluzione sfrutta l’
esistenza di meravigliosi batteri che si mangiano con volutta' il pattume
biologico e gli escrementi umani e animali all’interno di grandi silos. I
batteri dopo aver mangiato scoreggiano in modo selvaggio e le loro scoregge,
adeguatamente filtrate, diventano gas combustibile che alimenta generatori di
corrente. Il calore che viene prodotto in questo processo serve poi per
alimentare sistemi di teleriscaldamento. Esistono ormai migliaia di digestori
di biogas realizzati in tutto il mondo. In Italia pochissimi.
Razionalizzazione dei consumi energetici: organizzare il risparmio energetico
casa per casa (abbiamo gia' accennato all’autoproduzione di energia e all’
isolamento termico) e' una fonte enorme di denaro risparmiato e migliora la
qualita' della vita e dell’aria. E da' un maggiore confort: ad esempio, siamo
abituati ad aprire l’acqua calda per farci la doccia e poi dobbiamo brigare per
aprire al punto giusto anche la fredda per evitare di scottarci perche' i
sistemi domestici di produzione di acqua calda alimentati a gas o elettricita'
non permettono una regolazione efficiente della temperatura dell’acqua in
uscita. I sistemi di teleriscaldamento e di produzione di acqua calda con
pannelli solari termici invece permettono di avere acqua calda esattamente alla
temperatura che si preferisce.
Un altro settore riguarda la costruzione di servizi di condivisione e
consociazione. Mille famiglie che oggi possiedono mille lavatrici potrebbero
risparmiare un pozzo di soldi creando centri dove si può lavare, asciugare e
stirare collettivamente. Otterrebbero tecnologie più efficienti e veloci a
costi dimezzati. Vestiti e biancheria più pulita a minor prezzo e più
rapidamente. In tutto il nord Europa la maggioranza delle famiglie usa da
decenni lavanderie di caseggiato o di strada.
Ma affrontare la programmazione ecologica del territorio di una comunita'
permette anche un’analisi dettagliata delle risorse disponibili, delle aree da
bonificare, delle zone da convertire a bosco, a culture alimentari ed
energetiche (biomasse) in modo che i cittadini ottengano un ambiente migliore
dal punto di vista della salute, del benessere, dello svago e dell’
autosufficienza.

5- Ma l’effetto combinato di tutte queste iniziative e di altre che la
fantasia popolare sapra' elaborare, va oltre i singoli risultati. Mettere in
pratica queste misure sociali ed economiche non crea solo benessere. Innesca
anche una rivoluzione culturale. Come dice Cristiano Bottone, uno degli alfieri
del movimento della transizione in Italia, quello che cerchiamo e': “Una
rivoluzione che nasce dal basso, un percorso in cui la comunita' individua e
attua le soluzioni che ritiene più efficaci e progetta il proprio futuro
partendo da piccoli gruppi di cittadini”.

Costruiamo in Italia il movimento della Transizione!
L’Italia, che verra' colpita da una crisi economica ancor più grave che
altrove grazie al dominio di una casta di politici irresponsabili, ha urgente
bisogno che si sviluppi un movimento di comunita' che inizino a realizzare un
percorso di transizione verso l’economia verde.
L’organizzazione di un simile movimento pone problemi ben differenti dall’
organizzazione di un comitato locale di difesa dell’ambiente o per l’
organizzazione di attivita' politiche o culturali.
La cosa che mi piace in particolare del Movimento per la Transizione e' che
gli inglesi lo hanno organizzato come una vera e propria impresa che forma
quadri in grado di replicare le esperienze consolidate e idearne altre. La
formazione tecnica e' indispensabile per poter affrontare i problemi complessi
che i 5 punti del programma della Transizione prevedono. Rendere più
autosufficiente, razionale, solidale ed efficiente una comunita' non e' una
questione che si affronta con le tradizionali chiacchiere da sede politica.
Bisogna avere capacita' di comunicare, organizzare, progettare strutture
economiche che poi stiano in piedi.
Vogliamo quindi muoverci in due direzioni: un convegno nazionale che permetta
l’incontro di tutti coloro che in Italia si stanno interessando alla
Transizione e un primo corso per OPERATORI DELLA TRANSIZIONE.

Convegno a Alcatraz (26-28 settembre). In questo convegno vorremmo
confrontarci con le comunita' locali che hanno gia' intrapreso percorsi
analoghi (comuni Virtuosi, gruppi di gestione di monete locali, gruppi di
acquisto, Gas, eccetera) e con singoli che vogliono dar vita a esperienze
simili.

Si trattera' non di un semplice dibattito ma di un incontro di formazione nel
quale i singoli gruppi porteranno l’esperienza pratica realizzata fornendo le
chiavi tecniche per replicarla.

Dal venerdi' alle ore 21,30 alla domenica alle ore 16. Il costo e' di euro 250
in sistemazione base (camera a più letti).

Corso per Operatori della Transizione
Il 18/19 ottobre stiamo invece organizzando il primo Training per la
Transizione in territorio italiano. Un corso riservato a sole 22 persone. Il
corso verra' tenuto da formatori provenienti dal Transition Network inglese e
sara' in lingua inglese. Lo scopo e' di formare dal punto di vista tecnico e
organizzativo coloro che hanno intenzione di dar vita a iniziative locali di
Transizione. Si svolgera' presso la Libera Universita' di Alcatraz.
Il costo, dal venerdi' alle ore 21,30 alla domenica alle ore 16 e' di euro 376
in sistemazione base (camera a più letti).

Jacopo Fo

PER APPROFONDIRE:

Visita il blog di Cristiano Bottone sulla Transizione
http://ioelatransizione.wordpress.com/

Video sulla transizione
http://ioelatransizione.wordpress.com/filmati/

Cos’e' la transizione
http://ioelatransizione.wordpress.com/cose-la-transizione/


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transizione


Dal BLOG di Jacopo Fo
*Il C**A**C**A**O** /della domenica/**
**a cura di Jacopo Fo e la redazione di Cacao** http://www.cacaonline.it

***
*Secondo uno studio olandese il consumo regolare di Cacao allunga la vita.
27 euro all'anno allungano Cacao...
Associati a Cacao e sostieni le buone notizie comiche!**
http://www.alcatraz.it/soci.html
*


*Comunicazione di servizio: il Cacao della domenica va in pausa estiva.
Le trasmissioni riprenderanno domenica 31 agosto.
La redazione di Cacao, Merci Dolci e Alcatraz vi augurano una buona estate.

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*17-19 ottobre 2008*
Corso sulla progettazione e installazione di IMPIANTI SOLARI TERMICI
http://www.jacopofo.com/corso-pannelli-solari-termici
*
*

*L'articolo della settimana
*

*TRACOLLO IMMINENTE! *
Ecco il movimento dei comuni che si danno strumenti concreti per
affrontare l'emergenza.

*IL MOVIMENTO DELLA TRANSIZIONE.*
E' partita dall'Inghilterra l'esperienza concreta della creazione di
nuove forme di economia locale.
Un movimento che si pone innanzi tutto il problema di organizzare
l'autodifesa economica, energetica e alimentare contro la crisi del
sistema petrolio.
E' necessario che anche in Italia il Movimento metta al primo posto la
TRANSIZIONE dal sistema del petrolio al sistema del buon senso. In
diversi Paesi industrializzati in molti hanno gia' fatto questa scelta.
Centinaia di piccoli comuni stanno gia' convertendo la loro economia. In
Italia si parla soprattutto di organizzare cortei.

*Perche' abbiamo bisogno subito di un movimento che organizzi la
transizione.*
Un anno fa il petrolio stava a 70 dollari al barile, oggi il prezzo del
petrolio si aggira intorno ai 140 dollari: e' raddoppiato. Le derrate
alimentari sono aumentate del 12-14%.
Sul mercato dei future gia' si scommette sul prezzo del petrolio a 200
dollari a barile entro la fine del 2008. e' importante comprendere che
la nostra economia, il nostro stesso sistema sociale, non può reggere un
prezzo del petrolio a 140 dollari e tantomeno a 200 dollari al barile.
L'effetto di questo aumento del petrolio non si e' ancora visto perche'
il mondo e' pieno di merci prodotte quando il petrolio era a 18, a 30, a
70 dollari al barile.
Se a questi fatti aggiungiamo la crisi finanziaria e l'aumento
dell'inquinamento e del consumo di petrolio in Cina, India, Indonesia e
altri paesi emergenti nei prossimi mesi, abbiamo un quadro esplosivo. La
crisi economica che, salvo miracoli, dovremo affrontare entro l'inizio
del 2009 rischia di mettere in ginocchio l'economia e di colpire
brutalmente i lavoratori.
Ascolto il Letta di sinistra su La7 che parla della crisi imminente e
non dice nulla di praticamente utile: l'inflazione concordata, sulla
quale si muoveranno gli adeguamenti all'inflazione degli stipendi e'
troppo bassa rispetto all'inflazione reale. Parole sante ma affrontiamo
un'inondazione con una racchetta da tennis e un secchiello.
In Inghilterra invece e' nato un movimento che cerca di combinare
qualche cosa di concreto per ammonticchiare sacchetti di sabbia cosi' da
rafforzare gli argini dell'economia del popolo contro l'inondazione.
L'obiettivo dichiarato e' quello di creare un ammortizzatore contro una
crisi che potrebbe essere violenta come quella del 1929.

*Che cosa realizza in concreto il Movimento della TRANSIZIONE.*
L'idea essenziale da cui parte questo movimento e' che le comunita'
locali hanno una grande potenzialita' di cambiamento: e' possibile
razionalizzando le economie locali in modo da creare benessere.
Questo movimento non ha nella sua agenda l'organizzazione di proteste di
piazza, ne' lo sviluppo di una semplice mobilitazione di opinione.
Questo movimento ORGANIZZA LA TRANSIZIONE DI PICCOLE COMUNITA' su scala
comunale o di quartiere. E la cosa incredibile e' che dopo appena due
anni dall'inizio del Movimento sono gia' centinaia le comunita' che
hanno iniziato la loro TRANSIZIONE.
La strategia della transizione si basa su 5 linee di azione che ogni
singola comunita' mette in pratica adattandole alla sua particolare
situazione (che mille fiori fioriscano!).

*1- La rilocalizzazione delle risorse fondamentali della comunita'
(cibo, energia, edilizia, sanita', oggetti d'uso primario).*
Si tratta di analizzare le ricchezze della propria comunita' e costruire
un piano di transizione che miri al massimo dell'autonomia. Ad esempio a
Totnes, ridente citta' del sud ovest dell'Inghilterra, sull'estuario del
Dart, dove da decenni si sono piazzate alcune comunita' ecologiste, si
e' riusciti a coinvolgere buona parte della popolazione in un'impresa
colossale. Si sono sviluppati orti familiari su terreni pubblici e
privati, sono stati piantati un gran numero di alberi fruttiferi (noci,
castagni) nei parchi pubblici e nei viali, i balconi delle case sono
diventati orti pensili, si sono sviluppate fattorie collettive nelle
campagne intorno alla citta', i contadini, gli artigiani e le piccole
imprese sono state incoraggiate a produrre tenendo conto dei consumi
locali più che dell'esportazione. Oggi circa il 60% del cibo che si
consuma in citta' e' ormai prodotto localmente. E contadini, artigiani e
imprenditori si sono resi conto di quanto sia vantaggioso sviluppare
prodotti che possono essere venduti direttamente sul posto senza dover
essere gravati dei costi dei sistemi di distribuzione e trasporto a
lungo raggio. Si passa direttamente dal produttore al consumatore
saltando gli intermediari e smettendo di bruciare carburanti fossili.
La rilocalizzazione prevede poi di intraprendere una serie di iniziative
che valorizzino la ricchezza di merci e di prodotti sul territorio. Le
nostre comunita' sono piene di ricchezze lasciate ammuffire. La semplice
organizzazione di mercati dell'usato e del baratto permette di reperire
quantita' enormi di tutti i beni primari. Abbiamo vestiti, forchette,
frullatori, scarpe, mobili, lenzuola, pentole e cacciaviti sufficienti
per i nostri bisogni per i prossimi 100 anni almeno. Per decenni la
societa' dei consumi ci ha indotto a comprare il superfluo e ad
ammassarlo in armadi, cantine e soffitte. Tiriamoli fuori.
Analogo effetto di EMERSIONE DELLA RICCHEZZA lo avrebbe l'organizzazione
di piccole imprese che si dedichino alla riparazione in loco degli
elettrodomestici e al riciclo di moltissime merci che attualmente ci
limitiamo a buttare via, magari solo perche' hanno un graffio. Chi come
me e' appassionato a fare il giro dei cassonetti e a caricarsi in
macchina poltrone e tavolini, ha idea del ben di Dio che la gente butta
via insensatamente.
Rilocalizzare la produzione e' un'azione essenziale nel processo di
transizione dall'economia del petrolio all'economia verde. Solo se i
beni di prima necessita' saranno disponibili abbondantemente sul
territorio eviteremo che la popolazione possa risentire oltremodo della
crisi.

*2- La ricostruzione di un florido sistema economico locale (chi gode
dei soldi che guadagni?)*
La ricchezza delle comunita' si misura con due criteri: quanti beni
autoproduce e come gestisce la propria ricchezza finanziaria.
Consociazione degli acquisti.
Innanzi tutto la semplice consociazione degli acquisti di beni e servizi
può incrementare la ricchezza dei cittadini. Comprare tutti insieme cibo
e beni essenziali vuol dire risparmiare. Comprare collettivamente auto
vuol dire poi poter scegliere di organizzare a livello locale la
conversione di auto a benzina in auto elettriche o alimentate dal gas
prodotto localmente con biodigestori o gassificatori di scarti vegetali
secchi. Comprare insieme telefonia può portare a creare reti wimax locali...
Investire localmente!
Una quota enorme del risparmio delle famiglie e degli utili delle
imprese locali viene oggi investito in titoli di stato, fondi
investimento o azioni di imprese lontane centinaia o migliaia di
chilometri dal luogo dove viviamo.
La prima azione su questo fronte e' quella di utilizzare il denaro degli
abitanti di un comune per arricchire il luogo dove vivono. Investiamo i
soldi qui, dove vediamo che uso ne viene fatto e possiamo essere più
sicuri di non cadere nella rete dei furbi.
Ad esempio, possiamo creare un sistema nel quale i risparmi dei
cittadini vadano a finanziare la costruzione o l'acquisto di case che
verranno riscattate dagli inquilini tramite una rata di poco superiore a
quella di un semplice affitto. In questo modo i nostri soldi sappiamo
esattamente dove sono e a cosa servono. E aiutando tutti i miei
concittadini ad avere una casa di proprieta' do una mano a rendere più
florida la mia comunita', più sicure le economie familiari, meno
probabile l'esplodere della violenza legata alla disperazione economica.
Oppure posso investire nello sviluppo di una rete di impianti di
produzione di energia da fonti rinnovabili che renda autosufficiente il
territorio. E ancora posso investire nel miglioramento delle case dal
punto di vista del risparmio energetico: isolamento dei tetti, tripli
vetri, muri coibentati. Oppure posso ottenere di far risparmiare a tutti
somme enormi con il teleriscaldamento (ogni abitazione ha un contatore
del calore consumato e paga solo quello). E ancora, consociando i
consumi e la produzione di elettricita', posso creare un sistema nel
quale ogni famiglia possa vedere quanto costa l'energia elettrica nelle
varie ore del giorno sul mercato nazionale. In questo modo posso vendere
l'energia autoprodotta nelle ore nelle quali costa di più e consumarla
quando vale di meno. E posso anche dotare le singole case di
elettrodomestici intelligenti che entrano in funzione quando l'energia
costa meno (la lavapiatti si mette a lavorare di notte per conto suo,
dopo aver controllato le quotazioni di mercato).
Un altro aspetto essenziale della creazione di economie locali solide e'
la creazione di monete locali.
Le monete locali permettono di creare meccanismi di doppio prezzo: se
spendi denaro locale hai uno sconto sulle merci.
Il sistema del denaro locale può inoltre agire in sinergia con il
sistema delle Banche del Tempo, grazie alle quali si può pagare un bene
o un servizio tramite ore lavoro che diventano moneta locale che compra
altre ore di lavoro. Cosi' il pasticcere paga le lezioni di matematica
per il figlio realizzando una torta per una persona che dipinge la casa
di una persona che ripara la lavatrice al professore di matematica.
La potenzialita' delle banche del tempo e' stata ampiamente dimostrata
durante la crisi economica argentina. Milioni di persone organizzarono
la loro economia su queste basi.

*3- La riqualificazione delle persone (quante cose sai fare che sono
utili alla tua comunita'?)*
Si tratta di realizzare un'analisi dei bisogni della comunita' che
potrebbero essere soddisfatti in modo autonomo e vedere in quali settori
converrebbe avere più artigiani e professionisti. Quindi bisogna
organizzare la formazione di queste professionalita' riqualificando
disoccupati e persone che al momento sono costrette ad andare a cercare
lavoro altrove.
Una seconda iniziativa dovrebbe incentrarsi sulla valutazione di quali
merci e servizi potrebbero essere prodotti localmente ed esportati nelle
immediate vicinanze. Nel caso dei servizi che possono essere offerti via
internet questo fattore della distanza diventa irrilevante. Sollecitare
e sostenere la creativita' della gente in questa direzione potrebbe
essere una fonte di ricchezza e solidita' per la comunita'. Oggi in
Italia molti servizi non esistono proprio. Ad esempio, sarebbe utile per
tutti se esistessero, come accade nei paesi anglofoni, imprese che
forniscono informazioni di tutti i tipi a pagamento. Potrebbero poi
nascere societa' che offrano un servizio di assistenza legale,
finanziaria, edilizia, culinaria, scolastica e valutazioni sulla
qualita' dei prodotti e i loro prezzi. In Italia esistono associazioni
benemerite come Altro Consumo che informano sulla qualita' dei prodotti
ma non esiste un numero di telefono al quale posso chiamare mentre sto
comprando un cellulare per avere consigli immediati senza dovermi andare
a studiare tutto in rete (c'e' un problema di interfaccia utente-servizio).
Ci sono decine di professioni che oggi si possono esercitare sul web:
grafico, web master, correttore di bozze, insegnante, psicologo,
scrittore commerciale, ricercatore, segretario. Ma intraprendere queste
attivita' non e' possibile per i molti italiani che non hanno
dimestichezza con la rete. Costituire portali dei Comuni che aiutano i
cittadini a proporre in rete le proprie competenze professionali
potrebbe sviluppare la soddisfazione di molti e la solidita' economica
della comunita'.
Si tratta solo di piccoli esempi di quel che si potrebbe fare nel
settore del telelavoro che oggi nel mondo impegna milioni di persone
mentre in Italia e' solo agli albori.

*4- La riduzione del fabbisogno energetico e l'uso attento delle risorse.*
Razionalizzare la produzione e il riciclaggio dei rifiuti. Ad esempio,
organizzando che nei negozi siano disponibili prodotti sfusi e alla spina.
La gestione razionale dell'immondizia e' in molte citta', anche grandi,
una fonte di guadagno. Alimenta imprese che si dedicano al riciclaggio e
permette di produrre energia elettrica e calore dal gas. Questa
soluzione sfrutta l'esistenza di meravigliosi batteri che si mangiano
con volutta' il pattume biologico e gli escrementi umani e animali
all'interno di grandi silos. I batteri dopo aver mangiato scoreggiano in
modo selvaggio e le loro scoregge, adeguatamente filtrate, diventano gas
combustibile che alimenta generatori di corrente. Il calore che viene
prodotto in questo processo serve poi per alimentare sistemi di
teleriscaldamento. Esistono ormai migliaia di digestori di biogas
realizzati in tutto il mondo. In Italia pochissimi.
Razionalizzazione dei consumi energetici: organizzare il risparmio
energetico casa per casa (abbiamo gia' accennato all'autoproduzione di
energia e all'isolamento termico) e' una fonte enorme di denaro
risparmiato e migliora la qualita' della vita e dell'aria. E da' un
maggiore confort: ad esempio, siamo abituati ad aprire l'acqua calda per
farci la doccia e poi dobbiamo brigare per aprire al punto giusto anche
la fredda per evitare di scottarci perche' i sistemi domestici di
produzione di acqua calda alimentati a gas o elettricita' non permettono
una regolazione efficiente della temperatura dell'acqua in uscita. I
sistemi di teleriscaldamento e di produzione di acqua calda con pannelli
solari termici invece permettono di avere acqua calda esattamente alla
temperatura che si preferisce.
Un altro settore riguarda la costruzione di servizi di condivisione e
consociazione. Mille famiglie che oggi possiedono mille lavatrici
potrebbero risparmiare un pozzo di soldi creando centri dove si può
lavare, asciugare e stirare collettivamente. Otterrebbero tecnologie più
efficienti e veloci a costi dimezzati. Vestiti e biancheria più pulita a
minor prezzo e più rapidamente. In tutto il nord Europa la maggioranza
delle famiglie usa da decenni lavanderie di caseggiato o di strada.
Ma affrontare la programmazione ecologica del territorio di una
comunita' permette anche un'analisi dettagliata delle risorse
disponibili, delle aree da bonificare, delle zone da convertire a bosco,
a culture alimentari ed energetiche (biomasse) in modo che i cittadini
ottengano un ambiente migliore dal punto di vista della salute, del
benessere, dello svago e dell'autosufficienza.

*5- Ma l'effetto combinato di tutte queste iniziative e di altre che la
fantasia popolare sapra' elaborare, va oltre i singoli risultati.
*Mettere in pratica queste misure sociali ed economiche non crea solo
benessere. Innesca anche una rivoluzione culturale. Come dice Cristiano
Bottone, uno degli alfieri del movimento della transizione in Italia,
quello che cerchiamo e': "Una rivoluzione che nasce dal basso, un
percorso in cui la comunita' individua e attua le soluzioni che ritiene
più efficaci e progetta il proprio futuro partendo da piccoli gruppi di
cittadini".

*Costruiamo in Italia il movimento della Transizione!*
L'Italia, che verra' colpita da una crisi economica ancor più grave che
altrove grazie al dominio di una casta di politici irresponsabili, ha
urgente bisogno che si sviluppi un movimento di comunita' che inizino a
realizzare un percorso di transizione verso l'economia verde.
L'organizzazione di un simile movimento pone problemi ben differenti
dall'organizzazione di un comitato locale di difesa dell'ambiente o per
l'organizzazione di attivita' politiche o culturali.
La cosa che mi piace in particolare del Movimento per la Transizione e'
che gli inglesi lo hanno organizzato come una vera e propria impresa che
forma quadri in grado di replicare le esperienze consolidate e idearne
altre. La formazione tecnica e' indispensabile per poter affrontare i
problemi complessi che i 5 punti del programma della Transizione
prevedono. Rendere più autosufficiente, razionale, solidale ed
efficiente una comunita' non e' una questione che si affronta con le
tradizionali chiacchiere da sede politica.
Bisogna avere capacita' di comunicare, organizzare, progettare strutture
economiche che poi stiano in piedi.
Vogliamo quindi muoverci in due direzioni: un convegno nazionale che
permetta l'incontro di tutti coloro che in Italia si stanno interessando
alla Transizione e un primo corso per OPERATORI DELLA TRANSIZIONE.

*Convegno a Alcatraz (26-28 settembre).* In questo convegno vorremmo
confrontarci con le comunita' locali che hanno gia' intrapreso percorsi
analoghi (comuni Virtuosi, gruppi di gestione di monete locali, gruppi
di acquisto, Gas, eccetera) e con singoli che vogliono dar vita a
esperienze simili.

Si trattera' non di un semplice dibattito ma di un incontro di
formazione nel quale i singoli gruppi porteranno l'esperienza pratica
realizzata fornendo le chiavi tecniche per replicarla.

Dal venerdi' alle ore 21,30 alla domenica alle ore 16. Il costo e' di
euro 250 in sistemazione base (camera a più letti).

*Corso per Operatori della Transizione*
Il 18/19 ottobre stiamo invece organizzando il primo Training per la
Transizione in territorio italiano. Un corso riservato a sole 22
persone. Il corso verra' tenuto da formatori provenienti dal Transition
Network inglese e sara' in lingua inglese. Lo scopo e' di formare dal
punto di vista tecnico e organizzativo coloro che hanno intenzione di
dar vita a iniziative locali di Transizione. Si svolgera' presso la
Libera Universita' di Alcatraz.
Il costo, dal venerdi' alle ore 21,30 alla domenica alle ore 16 e' di
euro 376 in sistemazione base (camera a più letti).

*Jacopo Fo

PER APPROFONDIRE:*

Visita il blog di Cristiano Bottone sulla Transizione
http://ioelatransizione.wordpress.com/

Video sulla transizione
http://ioelatransizione.wordpress.com/filmati/

Cos'e' la transizione
http://ioelatransizione.wordpress.com/cose-la-transizione/


*Vuoi commentare questo articolo?
http://www.jacopofo.com/movimento-della-transizione*


*Dal BLOG di Jacopo Fo*

*5000 persone vedono in un giorno IL VIAGGIO di Jacopo Fo su You Tube!*
Questa mattina siamo finiti al primo posto nella classifica "Featured
Italy" di You Tube.
In questo momento siamo al secondo posto. Ringraziamo tutti gli amici
che ci hanno lincato e che hanno lasciato commenti e votazioni,
provocando questo risultato.
Complessivamente i nostri video pubblicati su You Tube e altri portali
sono stati visti più di 60 mila volte.
Per vedere tutti i video di Jacopo http://www.youtube.com/user/videojacopofo

*Cento operai contaminati in incidente nucleare in Francia. Il terzo in
2 settimane.*
Berlusconi è proprio sfigato. Appena ha iniziato a parlare di nucleare
ci sono stati una serie di incidenti in varie centrali nucleari.
Guarda i video su http://www.jacopofo.com/nucleare_centrali_incidenti

*Uranio impoverito: vergogna italiana.*
Uranio impoverito. Nonostante le denunce e gli allarmi da noi lanciati
all'inizio della guerra nella ex Jugoslavia, con una lettera aperta a
D'Alema, allora capo del governo (che solo il Corriere pubblicò) i
nostri soldati furono mandati in maglietta e calzoncini nelle zone
contaminate dai proiettili all'uranio impoverito.
Ecco alcuni video sul film "L'Italia chiamò", film di Matteo Scanni,
Leonardo Brogioni, Angelo Miotto. Ovviamente si tratta di un film che ha
molta difficoltà a girare...
Continua su
http://www.jacopofo.com/uranio_impoverito_soldati_italiani_crimini_guerra

*Dario Fo imita Berlusconi*
Dario Fo in un'imperdibile imitazione di Silvio Berlusconi.
Guarda su http://www.jacopofo.com/Dario-Fo-imita-Berlusconi

*Video Buone Notizie: Cannabis terapeutica*
Il THC contenuto nella marijuana è un ottima medicina.
Guarda il filmato su http://www.jacopofo.com/cannabis-terapeutica

*Cronache terrestri, di Jacopo Fo*
Sgargiante geniale sit com-cartone animato sulle stranezze del mondo di
oggi, animato da cacciatori di Frodo, da barattoli-robot extraterrestri,
da scanzonate tivù che annunciano indifferentemente crolli di borse e
crolli di aerei, e che prevedono metei di onde anomale e alluvioni...
Guarda il video su http://www.jacopofo.com/cronache-terrestri

*Hai bisogno di una bella risata! Clicca sull'immagine. Ridere fa
benissimo ed è contagioso!*
Partecipa anche tu al movimento risate scatenate! Mandaci la tua risata
più irresistibile! (riprendila, pubblicala su youtube e segnalaci il
link con un commento a questo blog)
Guarda il video su http://www.jacopofo.com/risata-contagiosa-bambino

*Monnezza a Napoli. Beppe Grillo pubblica una lettera e un video di Alex
Zanotelli.*
Sul sito di Beppe Grillo è uscita una lettera del missionario comboniano
Alex Zanotelli sulla tragica situazione delle discariche in Campania e
sulle oscure manovre dei politici per costruire inceneritori, finanziati
come se fossero impianti di produzione elettrica da fonti rinnovabili,
invece di promuovere la raccolta differenziata che li renderebbe in gran
parte superflui.
Guarda il video su
http://www.jacopofo.com/acerra_rifiuti_diossina_immondizia_speculazione_napoli_campania

*Arcano Pennazzi for president!*
Oggi vorrei parlarvi del blog di Arcano Pennazzi che da tempo gestisce
un suo spazio molto interessante e divertente. E' pieno di articoli,
video, audio, immagini sui temi della pace, l'ecologia e la cooperazione
tra gli uman, e certamente potrai trovarci ragionamenti e segnalazioni
insoliti. Inoltre Arcano è un amico e una persona squisita e scambiare
idee con lui l'ho sempre trovato interessante e stimolante. Ed è anche
sposato con una ragazza simpaticissima e insieme hanno prodotto un
grufolino meraviglioso.
Ma questo sito, insieme a molti altri come
Life in Italy citato giorni fa, ha anche una caratteristica particolare.
E' realizzato da una persona generosa che ha capito che in rete conviene
allearsi e collaborare invece di farsi la guerra.
Continua su
http://www.jacopofo.com/scambio_banner_recensioni_visibilita_blog_migliorare_promozione

*Video comici: Stazione congelata*
Più di 200 persone congelate nella Stazione Grand Central di New York.
Guarda su http://www.jacopofo.com/stazione-congelata

*Quadri e opere di Eleonora Albanese - parte I*
Guarda su http://www.jacopofo.com/opere-eleonora-albanese

*Tutti i video del blog (aggiornati quotidianamente!):*
I video di Jacopo Fo http://www.jacopofo.com/taxonomy/term/45
Video Buone notizie http://www.jacopofo.com/taxonomy/term/44
Video comici/Funny video http://www.jacopofo.com/taxonomy/term/43
Video azioni impossibili http://www.jacopofo.com/taxonomy/term/42
Video teatro comico http://www.jacopofo.com/taxonomy/term/46
Video Scienza http://www.jacopofo.com/taxonomy/term/48
Video censurati http://www.jacopofo.com/taxonomy/term/49


*C**A**C**A**O** **E**LEFANTE** Il meglio delle buone notizie comiche**
**a cura di Simone Canova, Jacopo Fo, Gabriella Canova, Maria Cristina
Dalbosco
**http://www.cacaonline.it <http://www.cacaonline.it/> o
http://www.jacopofo.com <http://www.jacopofo.com/>

*

***La guerra e' finita*
La buona notizia arriva dal Burundi, dove 3000 ribelli del Fronte
nazionale di liberazione (Fnl), l'unico gruppo rimasto attivo dopo gli
accordi di pace del 2003, hanno deposto le armi.
"Tocca ora al governo fare un altro passo, precisando i posti riservati
al nostro movimento nelle istituzioni, nell'esercito o altrove. Ma d'ora
in poi, vi posso dire che la guerra e' finita" ha dichiarato Pasteur
Habimana, portavoce del movimento.
(Fonte: misna.org, segnalata da Daniele)
Vuoi commentare questa notizia?
http://www.jacopofo.com/burundi-guerra-finita

*No ai matti in Parlamento*
In Gran Bretagna il governo si appresta ad abolire una serie di vecchie
leggi, oggi addirittura giudicate discriminatorie.
Fra queste ce n'e' una che impedisce ai "matti" (persone capaci soltanto
di alcuni momenti di lucidita') e agli "idioti" (incapaci di accedere
alla ragione) di candidarsi in Parlamento.
In Italia abbiamo abolito questa legge tre legislature fa.
(Fonte: Ansa)
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http://www.jacopofo.com/parlamento-vietato-matti-e-idioti
*
La cravatta si', la camicia anche no...*
E' la singolare forma di protesta adottata dal consigliere regionale
toscano dei Verdi Fabio Roggiolani per manifestare contro l'obbligo di
indossare la cravatta, anche in luglio e agosto, durante i consigli
regionali.
La cravatta fa innalzare la temperatura corporea di 2 gradi e mezzo, si
aumenta l'aria condizionata e di conseguenza le emissioni inquinanti.
Il regolamento prevede che la si debba indossare ma non si cita la
camicia. E cosi' Roggiolani si e' presentato alla seduta si' con giacca
e cravatta, ma a nudo petto villoso. Aveva freddo.
(Fonte: Repubblica)
Vuoi commentare questa notizia?
http://www.jacopofo.com/roggiolani-cravatta-inquinamento

*Storie di ladri*
Una signora entra nell'ufficio postale di Edenfield, nella contea
inglese del Lancashire, per effettuare alcune commissioni e appoggia sul
banco dello sportello un sacchetto di carta con all'interno alcuni
cestini di fragole.
Irrompono nel locale due rapinatori che si fanno riempire un sacchetto
di carta con alcuni mazzetti di banconote.
Un attimo di distrazione e i malviventi se la danno a gambe.
Si saranno fermati a rubare la panna montata?
(Fonte: Internazionale n. 753)
Vuoi commentare questa notizia? http://www.jacopofo.com/ladri-fragole

*Svelato il segreto dei Masai*
Per oltre 40 anni gli scienziati si sono interrogati sul perche' i Masai
della Tanzania, nonostante una dieta ricca di grassi animali, non
soffrano di malattie cardiovascolari. Tutta l'attenzione era rivolta
alla genetica, invece ora uno studio svedese, norvegese e tanzanese
rivela che il merito e' tutto dell'attivita' fisica costante. Correre
nella savana inseguiti dai rinoceronti fa bene alla salute.
(Fonte: Ansa)
Vuoi commentare questa notizia? http://www.jacopofo.com/segreto-salute-masai

*Truffe in salsa*
I Carabinieri di Roma hanno arrestato madre e figlia, entrambe
pregiudicate, per estorsione. Fingevano di venire investite da ignari
automobilisti in manovra e per rendere il tutto più credibile spargevano
a terra e sui vestiti liquido rosso che simulava il sangue. A quel punto
chiedevano un immediato risarcimento danni minacciando di adire alle vie
legali.
Sono state scoperte quando hanno chiesto una trasfusione di passata di
pomodoro gruppo A+.
Vuoi commentare questa notizia?
http://www.jacopofo.com/donne-truffa-falsi-incidenti

*Nuova luce in Senato*
E' stata approvata l'installazione di pannelli solari fotovoltaici sui
tetti dei magazzini in uso al Senato (area del Trullo).
Forniranno un megawatt di idee brillanti.
Vuoi commentare questa notizia?
http://www.jacopofo.com/pannelli-fotovoltaici-senato

*Il 26 luglio l'FBI (Federal Bereau of Investigation) compie 100 anni*
Per celebrare la ricorrenza Bush ha proclamato l'FBI Day, un'intera
giornata dedicata al terrorismo.
Come al solito si e' spiegato male.
Vuoi commentare questa notizia? http://www.jacopofo.com/100-anni-fbi-bush

*Supercolla contro i cambiamenti climatici*
Per protestare contro il progetto di allargamento dell'aeroporto di
Heathrow, a Londra, Daniel Glass, universitario di 24 anni, si e'
incollato al premier inglese Gordon Brown.
Il giovane si e' cosparso la mano sinistra di colla e si e' attaccato al
braccio del primo ministro. Ha avuto circa mezzo minuto di tempo per
spiegare che si trattava di una manifestazione pacifica per ricordare al
premier le promesse ecologiste fatte in campagna elettorale.
La questione e' stata risolta velocemente, c'era solo un po' di sangue
ovunque.
(Fonte: Corriere.it)
Vuoi commentare questa notizia? http://www.jacopofo.com/gordon-brown-colla

*Il teatro comico di Sanjib Saha*
Siamo a Kolkata, in India. Sanjib Saha si presenta in tribunale per
divorziare dalla moglie, ma invece della vera signora porta un'attrice.
Alle autorita' che lo hanno scoperto ha dichiarato che voleva un
divorzio consensuale e rapido.
(Fonte: Reuters)
Vuoi commentare questa notizia?
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