Author: wiky Date: To: hackmeeting Subject: Re: [Hackmeeting] i linguaggi e la programmazione
Il giorno mer, 16/07/2008 alle 13.40 +0200, Elettrico ha scritto: > vecna scrisse:
> > ma questa e' esperienza e attenzione agli algoritmi, e queste due cose
> > si creano con il tempo e con l'esigenza. il tempo manca, e la diffusione
> > di java e' un segno della necessita' di avere branchi di programmatori
> > intercambiabili tra loro, che usano un linguaggio in grado distribuire
> > un progetto in mano a piu' persone. altrimenti, il vantaggio del lavoro
>
> questo si faceva anche col cobol.
guarda che da sto orecchio non ci sentono, anche se e' carino da parte
tua provarci.
Infatti il punto di questi thread e' "bisogna esser come me, che vado
bene", non interessa a nessuno parlare di realta' o di altro diverso
dalla cultura del proprio ego.
I thread sui linguaggi qui sono cosi': dal deficiente che dice che i
pattern sono una moda e il C e' troppo ++figo (come se non si fossero
inventati pattern anche per il C), a quello che dice che i compagni sono
babbi e i prof pure e sticazzi.
Arrivando purtroppo a posizioni un po' piu' articolate per cui la
realizzazione in tempi ragionevoli, e l'interoperabilita', riuso sono
solo omonimi di produttivismo e precariato coatto.
Quindi tutto cio' che non e' scritto DI MERDA da un PAZZO in C fa cagare
per definizione e bona :)
chissenefrega, si tenessero il C e se lo vendessero come l'unica
verita', tanto e' plausibile nessuno avra' mai modo di pestare troppo i
coglioni al prossimo, nel mondo del lavoro NOR altrove \o/